In vista della mobilitazione davanti al palazzo della Regione contro il Partito del Cemento che sta soffocando la Liguria
Molti pensano
che una trasmissione in diretta tv dei lavori del Consiglio Regionale
sia la "trasparenza" delle decisioni? Poveri ingenui. Ora che si
ha l'identikit del volto del Partito del Cemento ligure - lo
abbiamo pubblicato "in esclusiva" questa mattina - forse qualcuno
si sveglia... e forse ci si deciderà ad aprire gli occhi. Noi, come
anche gli autori del Partito del Cemento, avevamo da tempo detto che
le sedi di decisione non solo più quelle istituzionalmente preposte,
dalla Legge, bensì altre. Avevamo detto che i Consigli (regionale,
provinciali e comunali) ratificano quanto deciso in altre sedi dando
"legittimità" a patti scellerati fatti altrove. Sulla Liguria
domina il "Maestrale", l'associazione promossa da Burlando, dove
vi è una commistione di interessi pubblici e privati, che
costituiscono quel blocco di potere che è il vero "decisore" ed
è il punto di contatto, ad esempio, con soggetti inquietanti
coinvolti in molteplici inchieste giudiziarie per corruzione, voto
di scambio con le cosche, infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici e nell'edilizia,... sino ai traffici di rifiuti ed ai distrastri ambientali.
A questi oligarchi si aggiungono alcuni
fedeli funzionari, con ruoli dirigenti, pronti nel piegare le norme
ed i pareri ai desiderato dei faccendieri legati ai politici ed
amministratori. Questa burokrazia, asservita al Potere ed alle sue
collusioni e commistioni d'interessi, è poi ben protetta, premiata
per i servigi dimostrati... sicuramente nella "carriera" e forse
con "extra".
Di questo vi sono ormai tracce pesanti in carte
che scottano. Alcune già alla base di inchieste giudiziarie altre
che lo saranno, salvo insabbiamenti come quelli già pesantemente collaudati nel recente passato...