Avevamo già parlato di questa cittadina…
”Una cittadina, tra raffineria ed usura
La vallata dominata dalla Iplom di Busalla, quella dove malattie cancerogene hanno una diffusione abnorme rispetto alla media e dove operano non solo il “buon vecchio” Luigi Mamone (“noto professionista” come lo chiama qualche organizzazione sociale ma soprattutto “noto agli uffici” dell’antimafia), ma anche la nuora Ines (impiegata anche della EcoGe del consorte Gino) con la sua EcoTrans per i trasporti, continua ad essere oggetto di attività d’usura. Infatti tra un camion e l’altro che si muovo nella terra della Iplom (che “da tanto lavoro” come dicono Sindacati e Istituzioni, anche se sembrano molto esigenti, visto che vogliono operai con il pedigree…un lavoro che si passa da fidato padre a fidato figlio), con carichi di fusti proprio come quelli usati per i trasporti illeciti di cocaina – mista ad un altro toccasana: l’arsenico -, tra le tante banche che assistono ai traffici lungo le strade della vallata (in una concentrazione che manco nel centro della City lombarda), le attività d’usura restano una costante.”...
E ci eravamo già tornati perché il nostro preparato e coraggioso Prefetto Romano (eja eja alalà) Giuseppe, aveva avuto un’idea rivoluzionaria…
“A Busalla si era preso l’impegno di dare soluzione al problema di una raffineria, la Iplom che inquina e intossica producendo patologie cancerogene e che è ad alto rischio di incidente, ovvero di disastro ambientale e strage. La soluzione lui l’ha trovata in un batter d’occhio: mettere le trombe per avvisare del pericolo! Peccato che se scoppia, scattano le “trombe prefettizie” ma si hanno sempre solo una manciata di minuti per scappare dalla vallata (non dal circondario!) Un genio. (E comunque le “trombe prefettizie” a Busalla non si sono ancora viste).”
Ma ora siamo costretti a tornare su questo bellissimo esempio di cittadina dell’entroterra “verde” della provincia di Genova che è anche attraversato dalla vecchia “Milano Mare” (ora la Milano –Serravalle-Genova, costruita da Marcellino Gavio, le cui quote della Provincia di Genova sono state vendute allo stesso Gavio per 1,60 euro dall’Amministrazione di SuperMarta - Marta Vincenzi del centro-sinistra - nel 1999, e poi – dopo un po’ di scandali ed inchieste giudiziarie, il Gavio le ha rivendute a 8,93 euro alla Provincia di Milano – Filippo Penati, sempre centro-sinistra).
Infatti, la Iplom , raffineria di petrolio a due passi dal salotto di casa, pensa alle energie rinnovabili. No, non pensa di chiudere quel toccasana di raffineria che fa la tinta alle acque dello Scrivia ed agli organi interni della popolazione. Bensì, con un po’ di ampliamento dei propri confini (sul territorio di Sarissola), vuole costruire in nuovo impianto. No, tranquilli, questo è per le “energie rinnovabili o assimilabili” che garantiscono l’accesso ai contributi statali frutto del 7% delle nostre bollette Enel. Un nuovo impianto a biomassa, dove bruciare olio di colza. Innovativi, davvero, sic! Comprare da paesi lontanissimi l’olio di colza (quello più economico viene dal sud est asiatico) per importarlo con navi e tir che vanno, entrambi a gasolio, per alimentare il nuovo “impianto pulito”. D’avvero possono andare, come dice Beppe Grillo, a fare in cu_o!
I Sindaci dei due Comuni hanno già alzato le difese. Il Presidente della Provincia, Alessandro Repetto, ricandidato per le prossime elezioni di fine maggio, invece tace. E quello della Regione, Claudio Burlando, pure, ma probabilmente era, come sempre, troppo impegnato con l'amico Claudio Scajola. Chissà cosa pensano?
Nota:
La citazione di Beppe Grillo non è casuale, lui, con l’aiuto di due scienziati, ha denunciato la truffa degli inceneritori, ops termovalorizzatori, e delle biomasse…spacciati per impianti puliti – che piacciono tanto alle nostre amministrazioni rosse – e che invece ci provocano il cancro.
Per vedere i video vai alla sezione video