Quelli del M5S (piu' seri) si dimostrano irresponsabili, ed i danni li paga un Giornalista libero

Quelli del M5S (piu' seri) si dimostrano irresponsabili, ed i danni li paga un Giornalista libero

Giovedì 21 Febbraio 2013 18:09 Ufficio di Presidenza
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Beppe Grillo... ed il MoVimento che si dimostra irresponsabileUn altro capitolo si aggiunge a questa storia. Un altro tassello che dovrebbe, laicamente, far ragionare, per capire e valutare. Loro, i "5 Stelle", anche questo, lo vivono come un “attacco”, sintomo pericoloso dell'assenza di capacità critica e tolleranza al confronto ed all'indipendenza e diversità di pensiero. Noi, che non abbiamo mai avuto e mai avremo padroni o padrini, raccontiamo anche questo...

In Liguria, lo abbiamo già documentato e scritto, la terra di Grillo, di problemi seri il M5S ne ha tanti... Uno su tutti: l'immobilismo! Il non disturbare sulle cose che contano e dedicarsi alla propaganda. Ma se è vero che i “mali” non sono causati da loro, la “cura” non può essere questa... e quando si sbaglia cura i mali peggiorano, non si guarisce! Se di Genova abbiamo già ampiamente parlato (vedi qui e qui) le cose non sono cambiate in meglio.

Non è cambiato nemmeno il M5S nell'estremo ponente ligure... 

Lì, nell'imperiese, davanti ad un panorama devastante di corruzione, devastazione del territorio, di mafie dilaganti tra economia e pubbliche amministrazioni, loro che ti promuovono come battaglia delle battaglie? Quella per i “defibrillatori”! Iniziativa lodevole, per carità... ma quando sei sommerso, circonado da illegalità, mafia, distruzione del territorio e della cosa pubblica, forse la priorità di azione politica, di un'azione politica seria, dovrebbe essere altra, rispetto ai "defibrillatori"...
Si calcoli che si son fatti superare persino da Claudio Scajola (quel Claudio Scajola) nel denunciare pubblicamente le pesanti ombre di Eugenio Minasso parlamentare uscente e ricandidato del PDL, per i suoi rapporti con gli esponenti della 'ndrangheta per i pacchetti di voti ottenuti, come dimostrano diverse inchieste giudiziarie. Su questo loro tacciono... Nulla anche sull'ingerenza della 'ndrangheta sui Comuni del ponente... dai già sciolti Bordighera e Ventimiglia, a quelli sotto l'occhio di inquirenti e Prefettura perché “roccaforti” delle 'ndrine (come Vallecrosia, ma anche Camporosso, Arma di Taggia, Diano Marina ed oltre). Silenzio e immobilismo pure sulla vicenda della maxi truffa del Porto di Imperia... o sullo scandalo del Porto di Ospedaletti, per citare un altro colossale esempio... Niente anche su AREA 24... Silenzio assordante... ma la ragione di un impegno: il "defibrillatore"!

Genova, tanto per fare un esempio, uno soltanto, del silenzio assordante, tralasciando la questione PANDORA che avrebbe dovuto far scattare un'indignazione ed azione senza precedenti, vediamo l'appalto assegnato alla nota ECO-GE SRL dei MAMONE (seconda la DOCK-LANTERNA su cui diversi elementi sono emersi dall'indagine “La Svolta”) per gli spurghi. Ebbene da mesi e mesi quell'appalto è bloccato. Il Comune non ha il coraggio di annullarlo e ripeterlo, sulla base della misura di interdizione “atipica” antimafia alla ECO-GE (emessa dal Prefetto di Genova quando ancora, tra l'altro, non erano giunte: la condanna in primo grado a Gino MAMONE per corruzione, il rinvio a giudizio per il filone di indagine sulle false fatturazioni o la chiusura indagine per “Pandora”). Ecco, da allora ad oggi per gli spurghi, ad esempio nelle scuole, diventano pazzi i funzionari comunali e devono procedere a spezzettamenti di incarichi ed assegnazioni caso per caso, con ritardi ed aggravio di costi. Ecco, su questa ennesima surreale “bazzecola” il M5S genovese tace... Grandi parole sulle questioni “mediatiche”... Grandi proclami, come nella miglior tradizione delle opposizioni che cercano consenso senza proporre soluzioni, latitanza sulle questioni chiave - pur se eclatanti -, perché lì, su quel terreno, non è gradito che se ne parli!
Noi, nel nostro piccolo, interpellati da alcuni funzionari comunali, lasciati allo sbando, abbiamo dato il nostro suggerimento: annullare subito la gara, così come fatto (prima di ritrattare) dalla Provincia di Savona, con i FOTIA per l'appalto relativo allo spazzamento neve, e quindi procedere a nuova gara, sulla base delle più restrittive norme del Codice Antimafia e con il criterio della massima economicità che garantisce (a differenza del massimo ribasso) la possibilità di prevedere maggiori "paletti" e maglie più strette nel bando di gara. Bene, abbiamo saputo che ora, sulla base di quell'indicazione data, il Comune avrebbe annullato quella Gara e starebbe procedendo (o forse ha già proceduto) per un nuovo bando (che auspichiamo con quei criteri restrittivi, necessari per una efficace azione preventiva).
Ma loro, quelli del M5S in Comune, a Genova, queste cose perché non le affrontano? Dovrebbero essere, stando ai proclami, i primi ad affrontare tali questioni... ma a Genova non lo fanno di certo, purtroppo. 

E vediamo Savona, quella che sembrava la realtà “seria” del M5S ligure, dopo la scivolata delle Regionali quando, allineati al gruppo genovese, silurano la candidatura di Paolo Franceschi, che avrebbe scombinato gli accordi del grande patto dei “B”, Burlando e Biasotti, minacciando seriamente, quindi, il grande inciucio color cemento che caratterizza, trasversalmente, la gestione della cosa pubblica in questa regione.

Qui, come abbiamo già detto e scritto, il M5S aveva iniziato a superare certe timidezze e mostrarsi attivo anche in quei campi e temi che “disturbano”Poi deve essere successo qualcosa... e sono divenuti, volenti o meno, strumento per sferrare l'attacco definitivo ad una testata libera, quella SavonaNews diretta da Mario Molinari, che aveva osato rompere con la cultura omertosa che per lungo tempo aveva tenuto il bavaglio all'informazione in quel territorio.

Vediamo punto per punto... anche perché, è proprio qui, su questo, che, sotto gli occhi di tutti hanno dimostrato, loro e non altri, che il motto del M5S “noi facciamo ciò che ci chiedono i cittadini” non è altro che propaganda, privo di ogni concretezza e reale coerenza (proprio come per gli altri che loro accusano)...

Massimo ZUNINOIl M5S di Savona riesce ad avere, nell'ambito dell'attività del gruppo consiliare del COMUNE DI SAVONA, gli atti che dimostrano forti interessi della famiglia del parlamentare Pd Massimo ZUNINO nell'ambito della gestione delle Piscine comunali, quella struttura sulla cui realizzazione la Procura della Repubblica ha già aperto un fascicolo... La gestione della piscina vede un ruolo centrale della moglie di Massimo ZUNINO, Patrizia GIALLOMBARDO. Con le carte (pubbliche) avute dal M5S di Savona emergerebbe una gestione non proprio trasparente dei conti e dei privilegi – come ha già ricordato Mario Molinari su SavonaNews – della società “DILETTANTISTICA” savonese... E' la stessa GIALLOMBARDO che dice che preferisce SAVONA come impianto da usare, rispetto a Roma, perché “a Savona ci andiamo per una questione economica... Savona, perché conosco di più eccetera... di conseguenza riusciamo ad avere agevolazioni diverse...” (vedi il finale del ).

Ebbene Atti (pubblici) pesanti che cinque mesi fa (non due giorni, 5 mesi fa!) hanno fatto balzare sulla sedia alcuni attivisti del M5S savonese. E così decisero di presentare un Esposto alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti.

Il M5S fa dichiarazioni pubbliche. Vaghe nel merito, ma annuncia l'Esposto, così che viene anche “annunciata” la prossima presentazione sulle pagine locali de Il Secolo XIX e de La Stampa. Poi, quelli del M5S di Savona, fanno leggere quell'Esposto, con gli allegati, al giornalista Mario Molinari, dicendo che lo presentavano alla Procura.

Mario Molinari, direttore di SavonaNews, non si preoccupa del fatto che siano “potenti” i soggetti al centro dell'esposto predisposto dal M5S di Savona, pubblica la notizia...

Molinari è già al centro del “mirino” perché da quando è arrivato a Savona il suo fare il giornalista di inchiesta in modo libero ed indipendente da fastidio. Da fastidio alla cultura e pratica omertosa che avvolge da lungo tempo quella provincia... Ha rotto quella cappa di silenzio e ossequiosa acquiescenza verso i “potenti”, verso l'ombra massonica che soffoca quella provincia da decenni... come se lo scandalo Teardo non avesse insegnato nulla alla comunità, e verso quella commistione tra politica e affari, quando negli affari ci sono, al centro, speculazioni edilizie, devastazioni ambientali, riciclaggio di faccendiere, ma anche tanta 'ndrangheta.

Mario MolinariQui, dobbiamo, quindi aprire una parentesi. Molinari andava fermato. Ci hanno provato in tutti i modi, ma il colpo di grazie è arrivato, come vedremo, “grazie” proprio al M5S savonese...

Con Molinari SavonaNews era diventato un giornale online con la “G” maiuscola. Non era in vendita e non era chino ad alcuna pressione, velina o intimidazione... Il primo ad aprire le “danze” (di guerra) contro SavonaNews è stato l'Amministrazione BERRUTI (il "renziano") del COMUNE DI SAVONA. I pochi fondi istituzionali che vengono assegnati agli organi di stampa ed informazione locale ci sono per tutti tranne per SavonaNews, e quindi i loro vengono tagliati! Come dire, in modo molto netto e inequivocabile: non ti allinei ed io ti cancello!
E' quindi la volta degli inserzionisti... così il Commerciale della testata lancia l'allarme sul calo e l'Editore quindi si preoccupa... Per i giornalisti, niente fondi, risultato: senza stipendio... Qualcuno forse sperava che cedessero davanti a questo. Mario, invece, va avanti: la sfida di portare nel savonese un informazione indipendente, capace di inchieste scomode (e documentate) deve andare avanti!
Ecco che arrivano le querele, come quella del sindaco di Andora, Franco FLORIS (con un amministrazione segnata dal Pd prima, ed ora da Pd e Pdl), perchè sarebbe stato diffamato dalla pubblicazione di un intercettazione telefonica in cui (lui stesso, intercettato, sic) raccomanda la figliola (intercettazione agli Atti di una maxi inchiesta della Procura di Genova con la Guardia di Finanza)... 
Ecco che partono le pressioni ed intimidazioni per via legale dei FOTIA (tanto “amati” dal Pd, recentemente anche dal Pdl e soprattutto con tanti incarichi dall'amministrazione di Andora del FLORIS)... Le pressioni perché si taccia arrivano a tutti. Anche, ad esempio, con telefonate di Pietro FOTIA al blog savonese UominiLiberi, come racconta a molti il suo animatore. I FOTIA schierano sul campo gli operai (con le bandiere CISL) contro l'interdizione antimafia della Prefettura e contro gli “attacchi” mediatici e quelli di DIA e Procura, arrivano a pubbliche intimidazioni e tantetivi di aggressione anche verso di noi, senza pudore... A Savona si allineano al desiderato dei FOTIA praticamente tutti, fa eccezione uno solo: Molinari con SavonaNews. Da quelle pagine online, Molinari gli risponde per le rime, indicando gli Atti che li smentiscono. La cosa non è gradita...
Stessa sorte tocca ai GULLACE-FAZZARI, e per loro si scomoda il capogruppo in Regione del Pdl, Melgrati... 
L'essere giornale indipendente, che fa inchieste, che cita gli atti ed i fatti, a Savona non è tollerabile...
La pressione aumenta, ma Molinari non cede. Anzi... Querela arriva anche da FERRANDOSindaco di Quiliano, perché Molinari non cede nemmeno sul fronte della Tirreno Power, del documentare l'inquinamento letale della centrale e le inerzie ed acquiescenze delle Amministrazioni Pubbliche davanti alle emissioni inquinanti spaventose, conclamate e documentate...
Arriva la "diffida" del gruppo VERUS che non vuole si parli di loro, dei loro affari e degli incarichi pubblici che li riguardano... loro, i VERUS, che già coinvolti nello scandalo della prima Rifiuti Connection ligure degli anni Novanta, hanno poi continuato ad avere rapporti (d'affari, ovviamente) con i GULLACE-FAZZARI nella cui cava di Balestrino hanno continuato a conferire.
Molinari non si ferma. Incalza, continua a monitorare, ad esempio, i lavori di sversamento a mare per la Piattaforma Maersk, per documentare chi fa i conferimenti e che cosa viene buttato in mare... insomma un lavoro utile che, ad esempio, non pare essere svolto dai locali Carabinieri di Vado Ligure... Ed ecco che i Carabinieri di Vado Ligure ti fermano proprio Mario Molinari! La ragione: ha uno scanner radio (in libera vendita, da qualche decina di euro) in auto, spento, con antennina pure andata. Un agente della Municipale: sottolinea che è spento. Niente, l'agente dei CC lo porta in Stazione a Vado Ligure, praticamente tutto il pomeriggio, dove procedono al sequestro penale dello scanner e gli contestano che “avrebbe potuto” ascoltare le comunicazioni sui canali riservati delle Forze dell'Ordine, e prevedono di consegnare alla Cancelleria della Procura il materiale sequestrato alla “prima occasione utile”. Delirio... Surreale... anche perché, prima di tutto, per uno scanner in libera vendita al massimo si può fare un sequestro amministrativo e poi perché per un sequestro penale e la parallela denuncia deve esserci la fragranza di reato dell'ascolto delle comunicazioni sui canali riservati (ed essendo spento e pure senza frequenze memorizzate, diciamo proprio che non c'è)... e poi, ancora: il sequestro penale deve essere convalidato entro 24 ore dalla Procura e non “alla prima occasione utile”... Non conta: Molinari bisogna stancarlo, isolarlo e possibilmente pure screditarlo...
E poi, forse l'ultimo "oltraggio" di lesa omertà, Molinari lo ha consumato rilanciano il video che abbiamo pubblicando con l'audio di Don Rebagliati, ex economo della Diocesi di Savona-Noli. Rebagliati, qui, racconta che ha paura di essere ammazzato perché ha denunciato tutto... parla dell'indagine sulla SCAVO-TER (che fa venire giù tutto) e che porta al riciclaggio della 'ndrangheta tramite lo IOR, parla dei Carabinieri mandati ad intimidirlo... degli affari indicibili che stanno dietro alla gestione amministrativa dei beni e finanziamenti della Diocesi... Rebagliati, il grande accusatore di mons. CALCAGNO, recentemente chiamato - dal card. BERTONE - a nuovo incarico nello IOR, teme per sua vita, racconta dei tentativi di colpirlo, screditarlo...
Anche questa pubblicazione non è andata giù, probabilmente, a chi domina su Savona (e ben oltre)... 

E la “mazzata” a Mario Molinari arriva... Ed è arrivata con un'istanza in sede civile d'urgenza, un ex Art. 700, che prelude ad una causa di merito. Arriva dallo stesso studio legale da cui erano giunte le missive dei FOTIA, lo studio ROMANI., di quel ROMANI legatissimo agli uomini del PD ma anche alla Presidenza delle FONDAZIONE DE MARI (quella della CARISA), citata anche nelle carte di REBAGLIATI... I ricorrenti, che accusano Molinari di averli diffamati, sono il deputato Pd Massimo ZUNINO e la sua consorte Patrizia GIALLOMBARDO. Non è andata giù alla coppia l'articolo “Tutto in famiglia...” che Molinari aveva pubblicato per informare i cittadini di quanto scoperto dal M5S di Savona e denunciato con l'Esposto alla Procura della Repubblica...

E' chiaro che quando contro una piccola testata, che già è nel mirino, si spara con le corrazzate, questa viene inesorabilmente schiacciata, non fosse altro perché le spese legali per difendersi pesano... Ed è così che chi vuole il silenzio, chi vuole cogliere un qualasiasi pretesto per ridurre al silenzio, può partire all'attacco. Non conta che un politico debba rispondere ai cittadini e che, se chiamato in causa, dovrebbe, nel caso, dare la propria versione dei fatti, con semplice richiesta di "replica"... Non valgono gli appelli di giornalisti (...), non vale il richiamo al rispetto del lavoro di informazione, ancor meno quello per le inchieste che spetta ai giornalisti... Ancora meno vale il valore del lavoro promosso da Molinari con SavonaNews (sintetizzato in questo o, più in breve nel nostro... o, ancora, come emerso nell'incontro alla Ubik di sabato scorso, )... Molinari va fermato e qualche cosa che lo può mette in difficoltà, che può far pendere una causa pesante alla piccola testata giornalistica savonese, c'è... l'Esposto del M5S su cui si basava l'articolo di Molinari il M5S poi non ha presentato!!! Il M5S pur conscio della responsabilità di tale scelta, ricaduta sulle spalle di Molinari, non ha pensato nemmeno di rimediare depositandolo all'istante, quell'Esposto... assolutamente no, lo hanno tenuto e continuato a tenere nel cassetto, ben chiuso!
 

Ecco, l'Esposto quindi... Quell'Esposto che poi, invece dall'annunciato, dal detto e documentato direttamente a Molinari, quelli del M5S di Savona non hanno mai presentato né alla Procura della Repubblica, né alla Corte dei Conti... Ed è così che, alla fine, Molinari ha scritto il vero, ma è mancato il “presupposto” su cui poggiava il suo articolo (con elementi veri)... l'Esposto che i “grillini” si sono tenuti nel cassetto, insieme ai documenti che provano la fondatezza di quanto scritto da Molinari!!!


E la storia continua... L'esposto lo stanno preparando, come detto, dalla fine della scorsa estate (!!!). Hanno le delibere, le determine... tutti gli Atti di quella “partita”... lo hanno annunciato (cosa già di per sé fuori luogo se vuoi colpire), lo hanno fatto leggere ad un giornalista, Mario Molinari, annunciando: lo presentiamo!

Bastava presentare l'Esposto come annunciato, coerentemente... o, almeno, appena deciso di non presentarlo era sufficiente avvisare Molinari (a cui lo si era fatto leggere dicendo lo presentiamo) per dire: abbiamo cambiato idea! Nulla!!!! Invece il M5S di Savona, senza alcun rispetto della propria parola e del lavoro degli altri (in questo caso di Mario Molinari), non dicono nulla, così come dopo il "danno" non sentono minimamente un briciolo della responsabilità per l'accaduto. Niente, imperturbabili... le loro responsabilità non esistono! 

Il comportamento del M5S di Savona ha messo in difficoltà Molinari ed ha permesso di portare l'affondo per mettere a tacere la testata di cui era direttore (già bersaglio di attacchi, andati a vuoto, da parte del gruppo FOTIA, del Sindaco di Andora, ecc ecc).

Per questo serviva, che prima della prossima udienza, ci fosse quel “dannato” Esposto depositato, con i documenti allegati, così che fosse evidente che Molinari non si era inventato nulla!!!

E qui la ragione cardine per cui sabato scorso una sala piena di cittadini alla Libreria Ubik, alla presenza dei rappresentanti del M5S di Savona, si è detto, molto semplicemente, ma nettamente, in modo unanime: voi del M5S siete quelli che dicono che fate ciò che vi chiedono i cittadini? Bene allora entro lunedì mattina depositate questo “dannato” Esposto con tutti gli Atti pubblici sulla questione in allegato. C'è stato un voto unanime... un'indicazione unanime. (C'è anche il video di questa proposta semplice e lineare, ). Abbiamo ascoltato (e le si può sentire dal video) scuse contradditorie da parte di Eric FESTA, a nome del M5S... e poi un intervento di Milena DEBENEDETTI, consigliera comunale a Savona del M5S, che ci ha detto che loro però sono bravi. Non una scusa per l'accaduto, non un'assunzione di responsabilità, non un "faremo ciò che ci avete chiesto"... Nulla, solo uno svicolare via dalla questione (e dalle proprie responsabilità) come tutti gli altri! 

Ora la questione è questa:

1) Che senso ha, a parte la mancanza di rispetto per il lavoro di Molinari, questo ritardo nel depositare un Esposto con cui si depositano Atti pubblici chiarissimi? Non lo si comprende per alcuna ragione logica. Vediamo perché...
Dopo l'annuncio con tanto di Esposto pronto e documenti allegati, hanno cambiato idea senza dire nulla. Poi tante scuse... Hanno detto che loro hanno tre avvocati a disposizione... ma poi ti dicono che non hanno esperti e ci vuole tempo per sistemarlo. Poi ti dicono che la notizia è uscita perché in diversi, per conto loro, di testa loro, avevano fatto leggere varie bozze di Esposto dicendo che erano l'Esposto, ma poi ti dicono che no, che loro sono organizzatissimi e che avevano una sola bozza che hanno fatto leggere così, in “amicizia”... Poi ti dicono ancora che c'è “gola profonda” che potrebbe dargli altre info e che quindi devono aspettare (così se “gola profonda” li tiene appesi per un anno – e siamo già a cinque mesi! - loro attendono), ma poi ti dicono che hanno già tutto il necessario ma devono spiegarlo bene, in modo chiaro, come se alla Procura di Savona fossero tonni e non sapessero leggere le delibere e le determine...
In ultimo: lo vogliamo fare completo completo, quindi se poi troviamo qualcosa d'altro, è meglio aspettare per presentare anche quello, tutto insieme... Follia pura, un Esposto si presenta e poi, nel caso vi siano nuovi elementi, si fanno delle integrazioni. Così è da sempre... anche perché dopo che hai avvisato gli "interessati", pure con un interrogazione in Consiglio Comunale, più tempo attendi che la Procura possa acquisire i documenti ed eventuali testimonianze, significa solo: tutto a vantaggio di chi non vuole che ci sia un'indagine!

2) Che senso ha avere in mano documenti che dimostrano gli interessi pesanti per la famiglia dell'On. ZUNINO Massimo (Pd) sulle concessioni e fondi per la Piscina comunale e tenerli lì, fermi, soprattutto quando (con ogni evidenza, visto l'annuncio pubblico dell'Esposto) il fine primo era la “denuncia politica” di quegli interessi??? Che senso ha farlo con calma dopo la campagna elettorale??? Ma come?... Hai documenti importanti in mano che dimostrerebbero come governa il PD, con un vantaggio alla famiglia di un suo massimo esponente e non lo dici agli elettori prima del voto? Di nuovo illogicità pura...

3) Alla illogicità di questo “regalo” a ZUNINO ed al suo Partito del Cemento (ed in parallelo alla “mazzata” che hanno contribuito a dare a Molinari) che succede sempre in provincia di Savona? Che Beppe Grillo, anziché mandare una diffida ad usare in nome “MoVimento 5 Stelle Andora” ad un gruppo legato ai principali costruttori di quel territorio, con l'amministrazione (maggioranza PD) e sindaco FLORIS, si fa fotografare proprio con loro a Savona... Eppure sia lui, Beppe Grillo, che il M5S di Savona sapevano di quel gruppo che indica pure come attività del “M5S Andora” quella delle “costruzioni”... Strana coincidenza vero?
E non si dica che la questione non era ben nota e risaputa... Noi l'avevamo documentata nell'ottobre scorso... Tutti sapevano... In allora l'articolo in questione finiva così: “Ora, Beppe Grillo e staff, che sanno di questa situazione, potrebbero anche dire se quel gruppo andorese rappresenta il “MoVimento 5 Stelle” oppure se usa impropriamente quel nome, perché chi è in contraddizione con i contenuti del MoVimento (ed il punto sul "CEMENTO" ci pare chiaro!) non può promuoverne una lista alle elezioni.
Attendiamo risposta, sul Gattopardo andorese... anche perché Grillo dovrebbe comprendere che, ben oltre al controsenso evidente in terra di Andora, la questione potrebbe essere dirompente. Infatti, per cercare di frenare il buon lavoro portato avanti dal gruppo in Comune a Savona, una situazione come quella di Andora, appare perfetta per compromettere pesantemente anche la credibilità del MoVimento a Savona, dove sta dando più che un fastidio alla pessima gestione della cosa pubblica ed alle interessenze e commistioni degli interessi privati con alcuni esponenti politici.”
5-BETONIERE-ANDORESI-GRILLODa allora cosa è cambiato? Come si è sviluppata la questione? Il “M5S Andora” gestito dai costruttori Zerbone non faceva attività sul territorio... ma ora è nato un nuovo “Meetup” con la “promessa” (a parole): sarete voi i certificati e così questi neo "grillini" iniziano ad impegnarsi nel fare campagna elettorale sul territorio in vista delle elezioni politiche... Il M5S degli Zerbone continua ad avere (nonostante la diffida, se c'è stata davvero) negli indirizzi internet del , della pagina , di e di la dicitura del “MoVimento 5 Stelle di Andora”... gli altri (quelli che hanno avuto la promessa – a parole – di investitura) no! Grillo si mostra con la squadra, in foto, degli Zerbone... (e non si dica che le foto degli altri valgono ma se le fa lui è solo una casualità, perché se vale la “casualità” vale per tutti e non solo per lui... un pochino di coerenza almeno su un punto non fa male).
Ma qualcosa d'altro è cambiato... se dicevamo che il M5S di Savona “sta dando più che un fastidio alla pessima gestione della cosa pubblica ed alle interessenze e commistioni degli interessi privati con alcuni esponenti politici”, oggi sul M5S di Savona registriamo, dai fatti, che questo fastidio hanno ben pensato di non darlo più (vedesi il sopra descritto caso ZUNINO con l'Esposto nel cassetto) ed hanno, anzi, servito su un piatto d'argento un elemento decisivo utile per colpire Mario Molinari!

E non si dica che erano soli... Noi ed altri abbiamo detto che eravamo disponibili a dargli una mano. Abbiamo detto, sia noi che altri, che avremmo anche presentato noi l'Esposto se non se la sentivano o altro, e bastava che ci dessero le Delibere, Determine ed atti vari (tutti pubblici ovviamente!) per poter procedere. Ci hanno risposto prima che non si poteva perché c'è il “timbrino sopra con scritto rilasciate al gruppo M5S” (ma come la trasparenza??? prendiamo i documenti e li mostriamo ai cittadini??? slogan che loro chiamano solennemente "impegni" svaniti nel nulla!), poi “no” e basta! Anche sabato la risposta è stata no, tanto è vero che ne a noi, ne agli altri che si sono resi disponibili, è stata data copia degli Atti Pubblici in questione da parte del M5S di Savona.

L'Esposto non lo hanno presentato, dunque, nemmeno dopo l'unanime richiesta dei cittadini, fatta chiaramente, davanti ai loro occhi, sabato scorso alla Ubik. Così loro stessi hanno dimostrato, ben oltre al loro essere irresponsabili e inaffidabili, che il M5S non è diverso dagli altri, che quando afferma “noi siamo diversi, noi facciamo ciò che ci dicono i cittadini”, questa non è altro che una bufala, priva di concretezza e coerenza. Qualcuno ha ventilato una risposta: ma qui cittadini che hanno votato sabato alla Ubik erano sì cittadini, ma non erano “cittadini attivi”, ovvero quelli che si iscrivono al M5S, partecipano alle riunioni loro, fanno propaganda per loro... Ma scherziamo? I Cittadini son Cittadini e chi fa politica, in un qualsiasi organismo elettivo, in qualsivoglia Pubblica Amministrazione, deve rappresentare i cittadini, non i propri militanti! Il principio per cui i cittadini che contano sono solo i propri, “certificati”, è un vecchio concetto, molto vecchio e molto inquietante e pericoloso!



NOTA:
Come  sempre abbiamo parlato di fatti. Elementi oggettivi. Nessun aspetto "soggettivo" o di interpretazione.
Da sabato scorso, pur nonostante richieste pubbliche su fb o persino sms, dal M5S di Savona è calato un silenzio assoluto. Una fuga evidente. Che tutto questo dimostri l'irresponsabilità ed inaffidabilità di quel gruppo del M5S di Savona, che in Liguria, appariva l'unico "serio", è un elemento oggettivo e preoccupante. Raccontarlo è doveroso!
Sappiamo che la reazione, sarà dalla base "grillina", quella dell'urlo al "complotto" contro si loro, poveri santi e pii. Non ci possiamo fare nulla... Si facciano una ragione che li si applaude quando fanno cose serie e li si critica quando fanno cavolate, così come si fa con tutti!
Sappiamo che ufficialmente non giungeranno risposte, abitudine preoccupante per un MoVimento politico che rifiuta contradditori e confronti... che rifiuta di rispondere alle domande e critiche che gli pongono. Rifugiarsi nel silenzio davanti a chi pone fatti è intollerante in politica, così come la minaccia di querela per far tacere certe domande. E' un arroganza giù vista e intollerabile!
Recentemente Antonio Amorosi ha pubblicato un'inchiesta serie, fondata su dati e fatti, non su "opinioni" politiche, sul vociare o idee "complottiste". La trovate a e nel video qui sotto... Ma anche qui Grillo ha sancito: nessuna risposta deve essere data! Grave, molto grave per chi un Movimento politico che si candida ad essere forza determinante nel futuro Parlamento!