Massimo Baudone (nella foto con la PAITA), intervistato da “”, dichiara quando gli chiedono della 'ndrangheta a Sarzana dichiara: “Io non ho avvertito questa forte presenza della mafia”. Aggiunge: “Ci saranno sicuramente mafiosi, perché ormai purtroppo sono insediati dappertutto . E’ giusto che la DIA faccia le sue indagini, ma io queste presenze non le avverto”. Poi per ribadire il concetto: “A Sarzana non vedo questa grande presenza della mafia, insomma”. Baudone non è uno qualunque. Non solo è uno dei supporter che ha portato alla vittoria la PAITA Raffaella alle Primarie del PD in quella terra di Sarzana che ha visto annullare il voto per gravi irregolarità di un intero seggio dalla Commissione dei Garanti, Baudone è anche Assessore ai Lavori Pubblici del COMUNE DI SARZANA...
Come sia possibile che un Assessore ai Lavori Pubblici non veda quello che ha davanti agli occhi tutti i giorni è inquietante ed intollerabile. Ma visto che lì la presenza della 'ndrangheta è conclamata (anche da recenti ordinanze di custodia cautelare e misure preventive) è inverosimile che il Baudone non la noti proprio questa mafia. Quindi le ipotesi sono tre:
1) non la vede perché non ci vede;
2) non la vede perché non vuole vederla;
3) non la vede perché così non deve affrontare le collusioni politiche ed economiche che la 'ndrangheta ha da lungo tempo (anche) con il suo partito.
Qualunque sia l'ipotesi che spieghi il perché l'assessore Baudone non la vede la strada è solo una: si dimetta dalla carica pubblica che ricopre! Questo è davvero l'unico gesto responsabile che può compiere (così come stessa sostanza può produrre un immediato ritiro della degela di Assessore da parte del Sindaco in carica).
Le arrampicate che seguono da parte del Baudone, per giustificare tali sue affermazioni, fanno sì che caschi male. Per la serie: la pezza è peggio del buco!
Sempre il Baudone: “Non vorrei che passasse l'idea di una sottovalutazione del fenomeno, tutt'altro, ho letto attentamente anch'io i documenti a cui fate riferimento e sono preoccupato quanto voi ma, non vorrei neanche che si dipingesse Sarzana per quello che non è!”. Ancora: “C’è un’associazione che si occupa di queste cose, abbiamo fatto un protocollo, abbiamo la Consulta della Legalità”. E poi raggiunge l'apice: “Ho letto alcuni documenti, ho partecipato a degli incontri, alla presentazione di un libro, abbiamo anche conferito importanti onoreficenze a personaggi dell’Antimafia”.
Con le consulte, le parate, i premi la mafia non la si combatte. Lo sanno anche i bambini. Fanno finta di non saperlo, ma lo sanno benissimo, anche quelli che devono incassare vagoni di soldi pubblici per fare ste robe nel nome dell'antimafia.
Dovrebbe anche poi sapere l'amministratore pubblico di Sarzana che spesso la mafia (sia Cosa Nostra, che 'ndrangheta e camorre) partecipano pure alle mobilitazioni antimafia. Ci sono territori (da nord a sud) dove i mafiosi si fanno direttamente promotori di iniziative "antimafia" proprio come quelle che elenca Baudone. Serve ai mafiosi per garantirsi “paraventi”. E' una strategia che hanno adottato da lungo tempo... In Sicilia l'indicazione di fare così venne data direttamente da Bernanrdo Provenzano.
Se alla magistratura compete la repressione (arresti, condanne, misure preventive patrimoniali o personali) ed alle Forze dell'Ordine e Reparti investigativi quello di promuovere al meglio le indagini, nell'azione di contrasto efficace alle mafie il compito più pesante spetta alla comunità.
E come può fare la comunità per assolvere a questo compito? Semplice: indicare il problema, non in generale ("la mafia è brutta" o "la mafia fa schifo" sono slogan che persino Totò Cuffaro ha stampato sui manifesti affissi in Sicilia), bensì facendo nomi, cognomi e indirizzi. Indicare gli 'ndranghetisti (nel caso di Sarzana) e quindi isolarli e fargli sentire il disprezzo sociale più assoluto. Ecco: porgli addosso l'attenzione e tagliare quelle reti di relazioni che sono il "capitale" vero e profondo della 'ndrangheta (così come delle altre organizzazioni mafiose).
Serve rompere la cappa di omertà (e la spirale derivante dalla forza di intimidazione) non solo denunciando quanto si viene a sapere (e non solo quindi ciò che si subisce direttamente), ma iniziando con il non aver timore dal nominarla, per nomi e cognomi, isolando uno ad uno i luntruni che costituiscono i sodalizi mafiosi. Serve rifiutare ogni rapporto e relazione con chi appartiene a quei nuclei familiari e non si sia dissociato ed allontanato dal nucleo familiare stesso... perché è il nucleo familiare che rappresenta le fondamenta dell'organizzazione 'ndranghetista e quindi o ne esci (e tagli i ponti) o se ci resti ne sei parte, complice.
Ora il Baudone afferma che lui non la vede... quando a Sarzana la 'ndrangheta c'è (lo dice la DNA, la D.I.A, lo SCO, il GICO, il ROS… lo ha detto la DDA di Genova, così come anche altre Distrettuali. Lo hanno detto collaboratori di giustizia ritenuti attendibili. Lo ha detto persino, da lungo tempo, la Commissione Parlamentare d'Inchiesta sul fenomeno mafioso.
Davanti a questo, quindi il fatto che Baudone dica che crede e sostiene la magistratura nel contrasto alle mafie ma poi, di fatto, con quel suo "non la vedo", classifichi in un sol botto come “visionari” tutti i settori preposti dello Stato, è davvero un'altra pezza che prova a mettere ma che rivela ancora una volta peggiore del buco!
Ma Baudone li ha presente i ROMEO, quelli legati ai SIVIGLIA ed affini? Li ha presente gli IEMMA? Li ha davanti agli occhi tutti i giorni! Eppure, pur avendoli davanti tutti i giorni, dice che "non la vede". Probabilmente pensa che si sia tutti disposti a tacere e mostrarsi acquiescenti a questo negazionismo ed a questa minimizzazione perversa (e complice perché logica rispondente proprio alle esigenze di "mimetizzazione" perseguita dagli 'ndranghetisti).
Ora visto che Baudone svolge un ruolo importante (Assessore ai Lavori Pubblici) e non vede quello che ha davanti agli occhi ogni giorni e non ne sente nemmeno il puzzo, per il bene della comunità, come abbiamo detto, può fare una cosa semplice: dimettersi! Poi attacchi pure tutte le pezze che vuole per precisare, con tutti i ricami che più gli garbano, le sue dichiarazioni negazioniste e quindi inacettabili.
P.S.
Sarebbe bene che, una volta per tutte, varie associazioni, fondazioni (o come volete chiamarle) che si professano "antimafia" smettessero di tenere rapporti e farsi paravento di Amministrazioni pubbliche come quelle di Sarzana, dove un Assessore ai Lavori Pubblici nega l'evidenza e - non a caso - sfrutta i rapporti con quelle realtà (indicando le iniziative che hanno fatto e che faranno insieme) come esempio del loro (comunque) agire (farlocco) contro le mafie.
Per chi non fosse informato sulla realtà di Sarzana:
- il dossier "SARZANA. Tra sinistra, 'ndrangheta, speculazioni (e l'omicidio in famiglia)"
(formato .pdf)
- dall'ultima Operazione della D.I.A. contro la rete della 'ndrangheta facente capo ai ROMEO
Ordinanza cautelare (formato .pdf) clicca qui
Decreto di Sequestro (formato .pdf) clicca qui