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La mappatura della Liguria
con le famiglie di 'Ndrangheta
e le radici di Cosa Nostra.
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Quella realtà di Diano Marina
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oscurando noi. Tutta la storia.
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Le cementificazioni hanno un
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Apprendiamo che Maria Grazia Laganà non sarà più componente della Commissione Parlamentare Antimafia e crediamo che questo sia un segnale importante, ma non sufficiente in quanto la signora resta parlamentare della Repubblica. Ringraziamo l'On. Angela Napoli per l'interrogazione, che riportiamo integralmente di seguito, promossa in merito alla vicenda delle "telefonate" del fratello, Fabio, della Leganà, dal cellulare intestato alla vedova Fortugno, con l'ex Sindaco di Gioia Tauro, Giorgio Dal Torrione, arrestato per concorso esterno in associazione mafiosa con la cosca dei Piromalli. Ringraziamo altresì anche il Sen. Beppe Lumia per aver richiesto da subito di fare chiarezza ed eliminare ogni ombra su questo caso in quanto nella lotta alle mafie ed alle collusioni non vi possono essere santuari intoccabili.
Apprendiamo altresì dal blog di un ottimo e preciso giornalista, Roberto Galullo, che dovrebbero entrare in Commissione Antimafia altri personaggi le cui ombre rappresentano nuovamente inquietudine e allarme. Tra questi Tassone dell'Udc (a cui si è evidenziato essere legato il Giorgio Dal Torrione) e Nicola Cosentino, sottosegretario del Governo Berlusconi, indicato nelle inchieste della DDA di Napoli come punto di riferimento politico del clan casalese Bidognetti...
Atto Camera - Interrogazione a risposta scritta 4-01382
presentata da
ANGELA NAPOLI
martedì 21 ottobre 2008, seduta n.069
ANGELA NAPOLI. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:
nella scorsa settimana è stata effettuata una importante operazione della DDA e della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Reggio Calabria, contro l'asse politico-mafioso che avrebbe gestito alcuni Comuni della Piana di Gioia Tauro;
nella citata operazione sono stati arrestati, insieme al boss Gioacchino Piromalli ed al suo omonimo nipote (entrambi considerati ai vertici di una delle più potenti cosche della 'ndrangheta calabrese), l'ex sindaco del Comune di Gioia Tauro con il suo vice ed il sindaco di Rosarno, questi ultimi tre con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa;
l'indagine che ha portato all'operazione in questione ha evidenziato lo strapotere della cosca Piromalli esercitato su quel territorio: dallo svincolo autostradale alle società di servizi nel Porto, dal controllo sugli appalti alle varianti al piano regolatore ed ai programmi di sviluppo economico ed urbano;
il Comune di Gioia Tauro è stato sciolto per infiltrazione mafiosa il 24 aprile 2008 e nel relativo decreto di scioglimento si parla di ingerenza della criminalità organizzata con pressanti condizionamenti destinati a compromettere la libera determinazione degli organi elettivi e il buon andamento della gestione del Comune; il sindaco arrestato, Giorgio Dal Torrione, era in carica al momento dello scioglimento;
non è la prima volta che il Comune di Gioia Tauro viene sciolto per infiltrazioni mafiose, già nel 1993 si erano riscontrate gravi anomalie nella gestione dell'Amministrazione comunale;
nell'inchiesta dei magistrati della DDA di Reggio Calabria l'ex sindaco del Comune di Gioia Tauro, Giorgio Dal Torrione, viene descritto come «uno dei più insidiosi e pericolosi tra quei tristi personaggi della politica» che ha messo «il mandato del popolo a disposizione delle cosche mafiose»;
sempre dall'inchiesta in questione emerge una preoccupante sponda tra l'ex sindaco del Comune di Gioia Tauro, Giorgio Dal Torrione, e qualche parlamentare, nel tentativo di cercare di ritardare le risultanze della Commissione d'accesso inviata per accertare proprio le infiltrazioni mafiose in quel Comune;
il 21 febbraio 2008, riferisce la Polizia ai Magistrati, Dal Torrione avrebbe ricevuto «buone notizie» da Fabio, fratello dell'onorevole Maria Grazia Laganà, e componente della sua segreteria politica, attraverso un telefono intestato alla stessa onorevole;
Fabio avrebbe chiamato l'allora sindaco Dal Torrione per riferirgli dell'avvenuto differimento (la sera prima) dell'invio della Commissione d'accesso nel Comune di Gioia Tauro, anche se non si sapeva per quanti giorni, aggiungendo, peraltro, «bisogna stare con gli occhi aperti, comunque è un dato positivo altrimenti avrebbero già chiuso il discorso»;
dal Torrione completava la frase aggiungendo «se no ci avrebbero già fatto il c... a cappello di prete», facendo chiaramente comprendere la soddisfazione della notizia;
non basta, sempre il Fabio, fratello dell'onorevole Maria Grazia Laganà, vedova del dottor Franco Fortugno, Vice presidente del Consiglio Regionale, ucciso il 16 ottobre 2005, chiede anche al Sindaco Dal Torrione il reintegro in Giunta dell'assessore Nicola Zagarella (a suo tempo componente della segreteria di Franco Fortugno); l'esecutivo comunale era da poco stato sciolto dal primo cittadino e questi risponde al Fabio di «aspettare che si chiarisca il problema»;
Fabio Laganà, al tempo della telefonata in questione, era anche componente di una delle strutture speciali del Consiglio regionale calabrese, carica lasciata solo dopo la pubblicazione della notizia relativa al contenuto della telefonata;
all'interrogante appare davvero grave che il fratello di un parlamentare, in questo caso anche componente della Commissione parlamentare antimafia della precedente legislatura, peraltro attraverso l'utenza dello stesso parlamentare, tranquillizzi un Sindaco, sospettato di collusioni mafiose con una delle più potenti cosche della 'ndrangheta, circa l'avvenuta proroga della Commissione d'accesso e chieda, altresì, in un particolare momento di accertamenti, il reinserimento in Giunta di una persona -:
se non ritenga di dover avviare un'adeguata indagine interna al suo Ministero per accertare chi ha fornito, ed a quale persona, la notizia riservata dell'avvenuto differimento (decretato solo la sera prima) dell'invio della Commissione d'accesso nel Comune di Gioia Tauro.
(4-01382)
Rinviato a data
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l'incontro previsto
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facciamo il
punto
sulle mafie
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SIAMO DI NUOVO
OPERATIVI ONLINE
(IN ESILIO DIGITALE)
Dal 29 dicembre si è
lavorato sodo per
salvare i dati e portare il
sito in sicurezza all'estero.
Abbiamo cercato, già che
si doveva operare sul sito,
di rinnovarlo e migliorarlo.
Ci sono ancora alcune cose
da sistemare e lo faremo
nei prossimi giorni.
Ma intanto si riparte!
Andiamo avanti.
f.to i banditi
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Savona,
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