Ancora una volta la terra della Liguria è vicina alla terra di Calabria. Si sa questa è "terra prediletta" delle 'ndrine... Certo non è solo la 'Ndrangheta ad aver messo radici nella regione settentrionale con il (triste) primato di reati classificati come "EcoMafie". Ci sono Cosa Nostra, la Camorra e la SCU, oltre naturalmente alla criminalità organizzata straniera (slava, albanese, ex urss, cinese, nigeriana...)...
Ormai è anche risaputo che il Tigullio è preferito, non solo perchè è facile passare inosservati, anche per soste di latitanti "famosi", ma anche perchè vi sono porti, cave e terreni ampi e "molto simili" alle alture calabre.
Nucera, Fazzari, Gullace, Mamone, Raso,... tra Genova e provincia si sono fatti notare. Alcuni per chiara matrice criminale, altri tra colletti bianchi ben inseriti...che qualcuno chiama "noti professionisti" e che godono di appalti (quasi in monopolio) in settori come demolizioni, risanamenti e bonifiche, altri nel settore dei "rifiuti".
Tra loro, navigando su internet, andando a leggere relazioni ufficiali di Commissioni di Inchiesta parlamentari, relazioni di reparti investigativi, audizioni di magistrati e forze dell'ordine, ma anche cercando nelle inchieste giornalistiche o delle associazioni ambientaliste, abbiamo trovato un personaggio che certamente può dare lezioni a molti dei sopracitati. E che infatti è spesso indicato come uomo d'impresa ad esso legati.
Il suo nome viene fuori per l'omicidio di Ilaria Alpi e Hrovatin, quando questi indagavano sul traffico di rifiuti (e di armi) con l'Africa (beneamata dalle 'ndrine). Questo nome compare quando si parla del Jolly Rosso, del suo misterioso carico e soprattutto della misteriosa morte del Comandante (prima della testimonianza), attribuita ad un infarto che l'autopsia non ha confermato.
E' il kossovaro, nato a Durazzo in Albania, cittadino degli Stati Uniti d'America e residente in Svizzera, a Lugano (dove viene più volte citato nei bollettini delle società anonime elvetiche).
Il suo nome è Jack Roc Mazreku (per l'Italia, nelle visure "Rocco").
Ha in mano il Porto di Lavagna (città amministrata dall'Unione). I pareri dell'Ufficio Ministeriale erano contrari ad assegnare alla sua ditta questo importante porto turistico del Mediterraneo. Addirittura vi sono stati sequestri delle aree portuali dei NOE, Nucleo Operativo Ecologico dell'Arma dei Carabinieri.
Un porto ad un "faccendiere" di questo calibro (nessuna di queste inchieste e notizie che pubblichiamo è mai stata smentita!) è certamente un gioco d'azzardo. A meno che qualcuno non abbia, ancora una volta, scelto consapevolmente non solo la convivenza, bensì la connivenza ed appartenenza a determinati ambienti dell'"onorata società".
Naturalmente sono pubblicate anche le ditte dei suoi famigliari, perchè è giusto che un "noto imprenditore" sia conosciuto per tutte le attività che promuove con i suoi "pupilli". Troverete anche le società dei soci di Mazreku, un mondo, anzi una galassia...persone che operano in vari settori ed in varie parti d'Italia (per le Holding ci stiamo attrezzando). L'unico che ha una sola società, la Porto di Lavagna SPA, è il presidente della stessa (che non ha poteri, lì ha tutti, per Statuto, il Mazreku): Cusumano Antonino, nato a Cinisi, provincia di Palermo.
Buona lettura...anzi navigazione!
f.to l'Ufficio di Presidenza
PS Il nostro intento è sempre quello di avere - contribuire a raggiungere - la chiarezza e la verità. Qui si parla non solo di reati ambientali, di illeciti finanziari, amministrativi, civili e/o penali, ma si tratta di misteri d'Italia, di quei traffici illeciti di armi e rifiuti che hanno visto la morte di Ilaria, Miran e di molte altre persone... che hanno visto e vedono persone cadere in gravi malattie, che vedono l'ambiente e l'Africa divorati dalla razzia criminale. Cercare di fare chiarezza e garantire giustizia alle vittime (ed a chi ad essi è sopravissuto) è un dovere morale irrinuciabile. Chiunque volesse fornire ulteriore documentazione o informazioni , ci troverà disponibili.