Sestri Levante, la spiaggia all'amianto e la collina dei veleni...

Sestri Levante, la spiaggia all'amianto e la collina dei veleni...

Giovedì 22 Luglio 2010 19:45 Ufficio di Presidenza
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benvenuti a Libiola... sulle alture di Sestri LevanteDella spiaggia all'amianto di Sant'Anna a Sestri Levante abbiamo già parlato, della Miniera di Libiola avevamo solo accennato. Nel dicembre scorso abbiamo presentato un dettagliato esposto all'Autorità competente ed ora, passato adeguato tempo, possiamo parlarne e mostrare una galleria fotografica di questo sito.

Questa vecchia miniera di calco-pirite (rame) a Libiola, dietro Sestri Levante, situata in direzione Monte Domenico, a 4-5 Km dal centro costiero, è stata chiusa negli anni ‘60, è la più grande della Liguria e ha un'attività continuata nel tempo, il cui inizio risale alla preistoria. Si articola su cinque livelli e i pozzi di accesso sono molto numerosi.


Qualcuno ha ben pensato di usarla come discarica di rifiuti urbani e speciali, come se nulla fosse. Eppure si è in presenza non solo di km e km di gallerie ma anche di molteplici rivi di acque dolci che passano e scendono a valle, nel bacino del torrente Gromolo, arrivando a quel mare della felice località turistica.

Questa è una delle sede su cui si ipotizza (anche in considerazione dell'ampiezza) possano anche essere finiti quei 40 mila fusti tossico-nocivi della prima Rifiuti Connection Ligure. Il Wwf la indicò con fermezza davanti alla Commissione Parlamentare d'inchiesta sui Rifiuti.
E qui ci possono essere tranquillamente anche parti delle ceneri delle centrali Enel smaltite illecitamente, anche considerando che nel passato gli Amministratori della Regione Liguria ipotizzarono di utilizzarla proprio per le ceneri del carbone.

E così potrebbero esserci finite anche parte delle terre della "bonifica" di Seveso, visto che i camion, dopo il sequestro della discarica di Pitelli e della piattaforma che serviva a caricare le navi dei veleni dal Porto di La Spezia, venivano dirottati verso il Tigullio e verso Garlasco, la terra dell'Ing. Giorgio Comerio. E che il Tigullio fosse terra dove le organizzazioni mafiose gestissero certi traffici era risaputo, visti gli appalti e incarichi che avevano ad esempio i Nucera ed Italia 90... e considerando che nel Tigullio vi è la sede anche di uno dei "locali" storicamente accertati della 'ndrangheta.

Nella parte alta, quella che è stata riempita con camionate di rifiuti che scaricavano dall'alto, quando ci si passa sembra di camminare su una "bolla" e tra quanto emerge dal terreno, oltre a sacchetti di plastica e materiale ferroso, spuntano anche ossa. A valle vi è la vecchia palazzina della Miniera, in parte demolita ma con all'interno detriti edili abbandonati con cui, chi ha trovato qui un "rifugio", convive senza problemi.

La Regione sapeva, la Provincia di Genova anche, e così sanno i Comuni della zona, a partire dal Comune di Sestri Levante... e sanno anche di tutto questo alla Procura di Chiavari (a meno che non siano completamente in sonno) ma nulla si è mosso. Le Pubbliche Amministrazioni che, con i Sindaci, dovrebbero tutelare il territorio e la salute dei cittadini, erano riusciti a giustificare anche l'amianto sulla spiaggia di Sant'Anna, figuriamoci su questa vecchia Miniera...
Hanno fatto puntualmente finta di non sentire e non vedere... qualcuno ha addirittura sostenuto che quei gas e quelle acque fosforescenti fossero il prodotto dei minerali della miniera... piccolo particolare: se i minerali di quella miniera producono gas irrespirabili e acque fosforescenti, come hanno fatto per secoli e sino agli anni Sessanta a lavorarci dentro? Non è dato sapere... ed il non sapere, anche in questo caso, pare essere stato il motto dell'ARPAL, visto che pure l'agenzia (politica) regionale non ha notato nulla.

Così da quelle vecchie gallerie ormai abbandonate esce di tutto: da alcune gallerie escono gas irrespirabili ed irritanti, da altre gallerie escono fiumi gialli fosforescenti o marroni che poi scendono a valle, tra schiume "particolari" e si fondono con le acque pulite provenienti dall'alta valle e quindi arrivare alla foce lungo le spiagge affollate. Libiona, una bomba ecologica pronta ad esplodere da un momento all'altro... ma l'importante pare sia far finta di nulla.

E visto che le foto sono meglio, crediamo, di qualsiasi parola, ecco una breve galleria fotografica...

il cartello di

un fiume fosforescente esce dalla galleria

il fiume "giallo"

dalla miniera verso valle...

dalla galleria verso valle

gas da una galleria

gas da una galleria

il gas che viene spinto fuori dalla galleria

un'altra galleria più a monte

nel piazzale alto rifiuti sotterrati

nel piazzale alto rifiuti sotterrati

nel piazzale alto rifiuti sotterrati, tra cui ossa

nel piazzale alto rifiuti sotterrati

altre gallerie da cui esce gas e "polveri"

altra galleria da cui esce gas e "polveri"

da altre gallerie acque marroni e schiuma...

acque marroni e schiume verso valle

scendono dall'alto verso i rivi

scendono dall'alto verso i rivi

e si forma tanta bella schiuma "solida"

schiuma su schiuma...

e poi ci si fonde con il rivo di acqua limpida...

e poi ci si fonde con il rivo di acqua limpida...

e poi ci si fonde con il rivo di acqua limpida...

Lungo la valle molti prendono le acque per coltivare la terra,
e poi l'acqua finisce in mare...
buon agricoltura e buon bagno a tutti... quindi!

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