Tangentopoli genovese, lo Stato arriva... conviene che collaborino!

Tangentopoli genovese, lo Stato arriva... conviene che collaborino!

Sabato 20 Giugno 2009 14:27 Ufficio di Presidenza
Stampa PDF


mezzi dell'ExoGe alle Come avevamo annunciato, con la conferenza stampa di questa mattina avremmo iniziato a parlare dell'Operazione Pandora. Ecco la prima parte.

Gino Mamone, prima era l'epicentro di interessi, affari, passaggi occulti di fondi, ricatti e intrecci criminalità organizzata - politica - affari. Prima era al centro di cene con Amministratori Pubblici (passati e in carica), come cene da Edilio o cene di beneficenza... qua e là. Cerimonie di inaugurazioni e aperture di cantieri... Nonostante si sapesse - e chiunque poteva leggerlo - benissimo chi fosse...
Adesso tutti fanno finta di non conoscerlo.
Ora, visto che lo Stato, con il lavoro dei raparti investigativi e della magistratura, arriva, anche Gino Mamone farebbe bene a collaborare con lo Stato... una bella confessione alleggerisce anche la coscienza.
E poi anche gli Amministratori Pubblici parlino! Già lo scorso anno, quando dicemmo che si era solo all'inizio, con gli arresti tra lo staff e gli uomini di fiducia del Sindaco Vincenzi, lo avevamo detto: vadano in Procura e dicano quello che sanno e chi era in questo gioco sporco confessi...

 


E' chiaro anche ai bambini che se c'è un corruttore ed un collettore di tangenti vi è un corrotto... ed il corrotto è chi può decidere nelle Giunte e nei Consigli di Amministrazione delle Società Pubbliche.
E' altrettanto chiaro che se vi è un cartello che pilotava gli appalti - e quindi i subappalti - questo aveva rapporti con l'altra parte, quella che gestiva e decideva le gare, cioè quei CdA, quell'apparato delle Società Partecipate di Regione, Provincia e Comune... e con gli Enti Locali stessi.

Da testimonianze da noi raccolte non solo vi era un collaudato meccanismo per definire i vincitori della gare d'appalto prima che queste fossero assegnate, per spartire poi i subappalti, ma vi erano ingenti fondi neri che arrivavano a foraggiare le campagne elettorali dei candidati, ora eletti.
Per questo, chiediamo, ad esempio, a Claudio Burlando se può giurare (e se smentito svanire dalla scena pubblica per sempre, oltre che risponderne nelle opportune sedi) di non aver ricevuto per la sua campagna elettorale delle scorse regionali, direttamente o su conti del partito o di amici, collaboratori o di associazioni (come ad esempio il Maestrale) contributi da parte dei Mamone, delle loro società o delle società e personaggi collegati agli stessi?
Per questo la stessa domanda è rivolta a Marta Vincenzi. Ed ad entrambi, come a molti dei loro assessori e uomini di fiducia, chiediamo se possono giurare di non aver mai partecipato ad incontri privati con i Mamone dove si trattava di appalti, concessioni e gare.
(Chi c'era lo sa bene... e non sarebbe certamente un vantaggio per questi mentire per poi essere sbugiardati da testimonianza o atti di indagine)
Andiamo avanti: Burlando e la Vincenzi possono smentire, ad esempio, di aver partecipato alcuni anni fa ad una cena di beneficenza al Bocciodromo di Corso Montegrappa, dove tra passaggi di valigette, Gino Mamone era presentato come l'interlocutore delle imprese sulla piazza di Genova agli imprenditori intervenuti?
Andiamo ancora avanti: Claudio Burlando può smentire (e dimostrare) che non ha più voluto incontrare direttamente Gino Mamone da quando noi pubblicammo un articolo sulla Stoppani (2 novembre 2006)?
Ancora: parlando sempre delle campagne elettorali e delle ingenti spese dei candidati, Gianfranco Tiezzi, può dire dove ha reperito i fondi per sua costosa campagna, che lo ha visto utilizzare anche il costoso Mazda Palace di Fiumara, e che lo ha portato ad entrare in Comune come Mister Preferenza?
Ed ancora: Vittorio Grattarola, architetto e uomo legato a Burlando ed alla sua associazione Maestrale, che troviamo più volte in cantieri dove vi erano i Mamone (ex raffinerie Erg di San Biagio con l'Ipercoop e Fiumara) era anche il progettista dell'area ex Oleificio Gaslini, non ha nulla da dire in merito alla partita dell'area del lungo Polcevera al centro dell'inchiesta per corruzione?
E poi: anche il Sindaco di Arenzano, Luigi Gambino, vorrebbe raccontare, magari prima che vengano rese pubbliche le intercettazioni telefoniche ed ambientali, che succedeva e che si diceva e decideva, negli incontri in cui "spianava la strada" a Gino Mamone, ed a quelli con Gino stesso e, ad esempio, con il Marchese-latitante-sino-all'indulto Cattaneo Adorno? Identica domanda è posta anche ai colleghi di Gambino dell'amministrazione di Cogoleto.
Inoltre: Casagrande e Striano erano "intermediari" da e per conto dei Mamone, ma non lavoravano per se e soprattutto non erano loro nelle sedi decisionali. Prendiamo Striano; lui lavorava in allora per in Regione Liguria, per il gruppo della Margherita (ora Pd), quindi per prendere due dei principali nomi, per il gruppo di Monteleone e Paladini. Ed allora: Paladini che è un esperto di società sportive - e quindi anche di sponsorizzazioni -, che recentemente ha richiesto un assessorato di peso in Provincia, come in Comune, ed ha avanzato la proposta di Cosma (che nelle intercettazioni compare in contatto con Gino Mamone ed il fratello Vincenzo, massone, e con altri esponenti della criminalità organizzata calabrese, oltre allo stesso Gino Mamone, come lo Stefanelli detto Ceccè ed altri), non sa proprio nulla? Non potrebbe andare in Procura e raccontare qualcosa?

E poi: dopo l'allarme lanciato nel 2002 dalla DIA, la Direzione Investigativa Antimafia, secondo cui i Mamone, famiglia della 'ndrangheta, era attiva nell'infiltrazione di cospicui appalti pubblici, come è possibile che nessuno degli Amministratori pubblici (Comune di Genova, piccoli Comuni, Provincia di Genova, Regione Liguria e tutte le società pubbliche e partecipate) si sia mai posto il problema? Così, ultima domanda (per ora), come è possibile che nessuna amministrazione pubblica, comprese le società partecipate, non si siano poste mai il problema dei ripetuti, perpetuati e gravi "incidenti" di percorso delle società dei Mamone, come la EcoGe, in materia di smaltimenti di rifiuti speciali e materiali di demolizione e bonifica, sino alla farsa della bonifica dell'ex raffineria Erg di San Biagio e l'occultamento delle sostanze tossico-nocive della Stoppani che invece dovevano essere smaltiti?

Suvvia non siamo stupidi e soprattutto non si pensi che certe cose non vengano chiarite, in un modo o nell'altro... quindi l'invito: andate in Procura e collaborate!!!

Noi da parte nostra, abbiamo sollevato per primi, prima che scattassero le inchieste, la questione dei Mamone, dei loro legami con i "colletti bianchi"... con la politica, sugli appalti di Cornigliano (era il 6 aprile 2006) così come sulla questione Stoppani e tutto il resto... Gli ambienti vicini ai personaggi della classe dirigente che, ora è evidente, erano in contatto con i Mamone, hanno cercato in questi anni, di colpirci in ogni modo, a partire dal pesante isolamento ed attacchi volti a delegittimarci. Noi siamo andati avanti, abbiamo raccolto elementi e collaborato con i reparti dello Stato... Andremo avanti perché usando una frase di Adriano Sansa nei confronti di coloro che piegano l'interesse pubblico ad altri "interessi": "dobbiamo cacciare via questa brutta gente"... non solo per una questione etica e di correttezza della gestione della cosa pubblica, ma anche perché questo sistema ha devastato l'economia locale, viziato e bloccato il mercato, devastato l'ambiente e la salute delle persone, oltre che dilapidato le casse pubbliche!

IL PRIMO VOLANTINO CHE SARA' DISTRIBUITO DA OGGI A GENOVA
formato.pdf -
LA NOTA SULL'OPERAZIONE PANDORA, CON I LINK AI NOSTRI ARTICOLI PRECEDENTI... A PERTIRE DAL DOSSIER INIZIATO NEL 2005 CON LE FOTO CHE RITRAEVANO I MAMONE CON I LORO "AMICI" POLITICI... CON GLI ARTICOLI E VIDEO SU CORNIGLIANO, SULLA STOPPANI... CON TUTTA LA GALASSIA SOCIETARIA... clicca qui

PS
A BREVE NUOVE PUBBLICAZIONI E SE CE L'HANNO CON NOI... CI FANNO UN BAFFO... PENSINO INVECE A COLLABORARE CON LO STATO!!!