Burlando perche' mente?

Burlando perche' mente?

Venerdì 26 Giugno 2009 20:12 Ufficio di Presidenza
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Claudio BurlandoIn attesa del prossimo aggiornamento con molte novità sul fronte degli appalti, degli apparati politico-amministrativi e della galassia Mamone, dobbiamo registrare ancora una volta che Burlando, oltre ai non so ed ai lapsus, mente. Era già accaduto nel passato ma questa volta è particolare la questione perché l'oggetto sono proprio gli appalti della Sviluppo Genova spa al centro dell'inchiesta sul "cartello" monopolistico dei Mamone.

Burlando, ieri a Villa Rossi a Sestri Ponente, ci ha detto: "La Sviluppo Genova faceva regolari appalti al massimo ribasso". Ai Ai... infatti, ad esempio, da quanto noi appreso in merito alla famosa gara con la busta ritardataria ammessa (forzatamente) per mano diretta di Saffioti e l'intervento "salvifico" di Ghio, era una gara assegnata con la media ponderata... ovvero con esclusione delle 5 offerte più basse e delle 5 più alte, realizzazione della media per poi arrivare al vincitore. Ecco perché quella busta era fondamentale... mancando quell'offerta, sarebbe saltata la pianificazione del vincitore che qualcuno poteva gestire prima della chiusura (qualunque fosse stata poi la Commissione di gara), ad esempio con semplici fax inoltrati dalla ditta madre alle altre imprese complici, per definire l'offerta che avrebbe ottenuto l'aggiudicazione e quindi, via così, si potevano beatamente stabilire appalti e subappalti senza troppi problemi...


Claudio Burlando perché ha mentito? Non può dire che non era informato... era, oltre al presidente della Regione, anche il Presidente della Società per Conrigliano... ed ancora la Regione ha peso nelle nomine della Sviluppo Genova... e poi è proprio sicuro che, ad esempio, nei carteggi tra Enrico Da Molo (Società per Cornigliano) e Alberto Ghio (Sviluppo Genova) non si affrontassero certe "questioni"? E poi la Ing. Simona "speedy" Brun della Sviluppo Genova (la 36enne dal bellissimo sorriso che si dice essere molto vicina allo stesso Burlando, che ama circondarsi di amicizie femminili di ogni settore) non ha mai informato Burlando degli sviluppi? Non vorremmo essere indiscrei ma nei loro incontri di che parlavano? Eppure se Burlando andava nei cantieri di Cornigliano, quanto meno lì, quindi, l'ha incontrata la Simona "speedy" Brun, in quanto con la carriera fulminea è divenuta in pochi anni un dirigente e supervisore delle operazioni su Cornigliano...

Burlando non vorrà mica farci credere che lui era convinto che le gare le facevano in modo ed invece si svolgevano in un altro... suvvia non pensi che tutti si sia stupidi... Burlando è utile che si fermi un attimo e dica il vero, almeno per una volta... tanto, come abbiamo detto, la verità viene a galla prima o poi e la magistratura, oltre ai sequestri ultimi con l'Operazione Pandora, aveva già lavorato un bel po sulla questione ed aveva già acquisito il materiale sulle gare!

Per ora ci fermiamo qui... il resto a breve e sarà interessante... molto interessante, ricordiamo solo che la risposta fornita con il lapsus (freudiano?) in merito all'ex oleificio Gaslini ("Sono cantieri nostri") è molto interessante così come è molto interessante quella sui finanziamenti e contributi da parte dei Mamone - e società e soggetti a questi collegati - ricevuti ad esempio per le scorse elezioni regionali - o all'associazione Maestrale -. Su questo ci ha dichiaro che "Io non mi occupo di queste cose qui, ma tenderei ad escluderlo" quindi, in altre parole: non lo esclude! Dalle testimonianze da noi raccolte risultano infatti che vi siano stati finanziamenti da capogiro per quella sua campagna elettorale, finanziamenti ad esempio fatti passare attraverso i comitati elettorali, iscritti chissà come, tanto che la campagna elettorale è costata ben più di qualche migliaio di euro come dichiarato nelle carte ufficiali... Identica questione si pone per la campagna elettorale di Marta Vincenzi a Sindaco di Genova... il cui comitato era seguito da Stefano Francesca che, non dimentichiamolo, è stato tra i primi indagati (ed arrestati) della fase uno della Tangentopoli genovese, lo scorso anno... e così si può anche dire, ad esempio, per il mister preferenza del Consiglio Comunale genovese, Gianfranco Tiezzi che addirittura sbarcò in campagna elettorale nel costoso Mazda Palace.

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