Lettera aperta ai lavoratori della Eco.Ge

Lettera aperta ai lavoratori della Eco.Ge

Mercoledì 01 Luglio 2009 07:10 Ufficio di Presidenza
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[NEL VIDEO UN "RITORNO" AL 9 NOVEMBRE 2005 - PRESENTAZIONE E CONVENUTI ALLA PRESENTEZIONE DEL GRANDE ESCAVATORE DELLA ECO.GE]

QUESTA MATTINA, DALLE 6:30, L'UFFICIO DI PRESIDENZA HA DISTRIBUITO, INSIEME AL VOLANTINO SULL'OPERAZIONE PANDORA, QUESTA LETTERA APERTA AI LAVORATORI DELLA ECO.GE DEI MAMONE, DAVANTI AI CANCELLI IN VIA FERRI A GENOVA RIVAROLO...


La prima cosa che ci teniamo a dirvi è che il posto di lavoro è un diritto e nessuno vuole metterlo in discussione... anzi! Le aziende che, per provvedimenti giudiziari, vengono sequestrate (così come quelle che vengono poi confiscate in via definitiva) non vengono chiuse, bensì continuano a lavorare sotto un Amministrazione Giudiziaria (e quando vengono confiscate addirittura possono passare sotto il controllo degli stessi lavoratori in cooperativa)! Quindi i lavoratori non devono mai avere paura delle inchieste della magistratura. Ad esempio la CO.FOR. sequestrata perché riconducibile ai fratelli GUARNACCIA, non ha smesso di lavorare, ha continuato nel rispetto delle leggi sotto l'amministrazione giudiziaria.
Non fatevi quindi ingannare, non fatevi ingabbiare dal "ricatto occupazionale" che trova sponda in un sindacato come la FILLEA-CGIL... Chiedete ad altri sindacati che alla Legalità hanno dimostrato di tenere molto e che hanno denunciato pubblicamente, come ha fatto la CISL, la loro impossibilità ad entrare nei cantieri edili, dove dominano i "compagni" di Venanzio Maurici, per cercare di difendere i diritti dei lavoratori. Non fatevi mai usare come ricatto verso la Magistratura e l'opinione pubblica!
Ci rivolgiamo a tutti voi...


sappiamo che molti hanno legami di parentela, ad esempio, con i MAMONE o i RASO... e sappiamo che rivolgerci a loro può sembrare quasi inutile, ma a volte le coscienze possono svegliarsi. Ci rivolgiamo a tutti voi lavoratori e lo facciamo perché vorremmo che comprendeste che la cosa da mettere al primo posto è la Legalità e con questa il DIRITTO ALLA SALUTE che per voi è minato fortemente da lavori non compiuti secondo le norme. Quando vi fanno lavorare con terre intrise di cromo esavalente, ad esempio, o fibre di amianto ed altre sostanze tossico nocive, senza il rispetto delle norme, con trattamenti e trasporti non regolari, con depositi abusivi... LE PRIME VITTIME SIETE VOI e LE VOSTRE FAMIGLIE! Certo rispettare le regole costa all'azienda... Trattare i rifiuti speciali, i trasporti di terra e sostanze inquinanti tossico-nocive fatto come si deve comporta costi per i proprietari dell'azienda, e questo è previsto non solo per evitare di inquinare l'ambiente e devastare la salute delle altre persone, ma anche per tutelare voi lavoratori. E poi una domanda: dove si gettano rifiuti tossici, dove si fanno finte bonifiche, vorreste che vostro figlio, i vostri cari ci vadano a giocare o vivere? Pensateci per un attimo, perché altri bambini, altre persone ci vanno ignare, e poi si ammalano... e poi provano dolore, malattia e morte.

Quando si vincono appalti pubblici e incarichi di grandi bonifiche l'azienda per cui lavorate incassa per compiere quei lavori in modo corretto! Se si risparmia non facendo le cose corrette l'azienda incassa di più, ma il vostro salario è sempre uguale e la salute ce la rimettete voi e persone che come voi e le vostre famiglie vorrebbero solo vivere in un ambiente sano! Pensate anche ai lavoratori come voi che rischiano il posto perché un sistema corrotto di assegnazioni di appalti butta sul lastrico le imprese per cui lavorano.

Quello che sta emergendo dalle inchieste della Procura della Repubblica è tutto riscontrato da elementi di prova. QUALCUNO PER FORTUNA HA INIZIATO A PARLARE!
La Procura e la Guardia di Finanza non raccontano fandonie
, guardano a fatti, a documenti, ad intercettazioni, movimenti finanziari... a quelle che si chiamano prove! Non lavorano su sentito dire o su illazioni! Quando ad esempio la DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA - già nel 2002 - affermò che la famiglia MAMONE è legata alla 'ndrangheta, alla cosca dei MAMMOLITI, attiva in Liguria nell'infiltrazione degli appalti pubblici, lo ha fatto sulla base di fatti e attività investigative. Così come le successive indagini che hanno portato la GUARDIA DI FINANZA, in uno dei suoi primi rapporti delle inchieste genovesi, a scrivere che "il tenore delle prime conversazioni intercettate ha evidenziato taluni collegamenti di Gino MAMONE sia con il mondo politico che con il mondo delle cosche calabresi".
Come "Casa della Legalità" da anni abbiamo evidenziato i legami dei MAMONE con uno dei più pericolosi 'ndranghetisti, quale Carmelo GULLACE, residente a Toirano e legato ai FAZZARI. Così come evidenziammo i legami con i RASO, della famiglia della cosca RASO-GULLACE-ALBANESE... ed ancora con l'usuraio Silvio CRISCINO. Oggi emergono i contatti con Vincenzo STEFANELLI della famiglia STEFANELLI-GIOVINAZZO, così come con altri esponenti delle cosche calabresi. Abbiamo evidenziato, anche grazie alle rivelazioni di chi ha iniziato a parlare, dei legami anche con altre famiglie come, ad esempio, quella dei MAURICI di Cosa Nostra, originaria di Riesi e legata ai gelesi. Abbiamo evidenziato i loro rapporti con la classe dirigente di questa città e non ci eravamo sbagliati perché oggi queste sono emerse con la loro pesantezza dalle indagini. Stanno ormai emergendo i legami ed i contatti, il lavoro di collante, svolto dai "colletti bianchi"... ed il "voto di scambio" politico-mafioso oltre alla corruzione ed alle turbative della gare con il cartello delle imprese scoperto che aveva di fatto un monopolio, ad esempio, con gli appalti della Sviluppo Genova spa in primis.

Ormai la Magistratura si è messa in moto ed arriva dove deve arrivare, e l'Operazione PANDORA è solo all'inizio! Noi abbiamo lanciato un appello: chi sa parli e chi ha preso confessi!

Lo Stato non cerca mai vendetta, vuole solo affermare giustizia per far si che i Diritti, anche i Vostri, siamo tutelati e garantiti. Nessuno è intoccabile... e chi crede di esserlo si sbaglia! La Giustizia alla fine arriva!