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La mappatura della Liguria
con le famiglie di 'Ndrangheta
e le radici di Cosa Nostra.
VAI ALLA MAPPATURA
Quella realtà di Diano Marina
che vorrebbe oscurare i fatti,
oscurando noi. Tutta la storia.
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Le cementificazioni hanno un
prezzo come la mancata messa
in sicurezza del territorio
VAI ALLO SPECIALE
La messa in sicurezza latita,
la bonifica è lontana e qualcuno
vuole anche riaprire la Discarica.
VAI ALLO SPECIALE
«Da “la svolta” all'annientamento – schiacciare 'ndranghetisti e zona grigia» è il titolo della conferenza stampa pubblica che la Casa della Legalità – Onlus terrà mercoledì 9 MARZO 2016, alle ore 11, presso la Sala Conferenze della Civica Biblioteca Aprosiana di Via Cavour 61 a Ventimiglia (IM).
Si affronterà la realtà del contesto di Ventimiglia e del ponente ligure, roccaforte dell'organizzazione 'ndranghetista con a capo i PALAMARA Antonio ed i MARCIANO', anche alla luce delle Sentenze “LA SVOLTA” e del Consiglio di Stato.
La recente Relazione annuale della Procura Nazionale Antimafia, del febbraio 2016 [leggi qui il testo integrale], tra l'altro, in merito, scrive: «In tale direzione va sottolineata l’importanza – in quanto per la prima volta riconosciuta processualmente la presenza della ndrangheta in questa regione - della sentenza emessa il 7 ottobre 2014, nel procedimento denominato“la svolta”, dal Tribunale di Imperia, con il quale sono stati condannati 27, tra capi ed affiliati, di un sodalizio operante nei comuni di Ventimiglia, Bordighera e Diano Marina, in grado di condizionare l'operato di amministratori locali e di incidere sulle attività imprenditoriali, segnatamente svolte da quelle piccole e medie imprese che costituiscono il tessuto economico prevalente dell’intera area del ponente ligure»...
Il video (e la lista dei partecipanti) sulla conferenza stampa di Ennio Fazio, sindaco di Ceriale, realizzato da Mario Molinari sul , e di seguito due commenti, brevi ma necessari, della Casa della Legalità – Onlus...
NININ - Pubblichiamo un breve ma significativo estratto dell'evento al quale hanno partecipato: • Claudio Scajola • Angelo Vaccarezza • Marco Melgrati • Enrico Nan • Stefano Mai • Piero Revetria • Rosy Guarnieri • Paolo Ripamonti • Franco Zino, ex Confesercenti Savona, e moglie • Eraldo Ciangherotti -- Sindaci: • Alessandro Bozzano di Varazze, • Giovanni Gandolfo di Borghetto, • Pietro Balestra di Villanova, • Dario Valeriani di Pietra, • Mauro Demichelis di Andora, • Luigi Pignocca di Loano, • Enzo Canepa di Alassio, • Giorgio Cangiano di Albenga • Silvia Pittoli di Garlenda, • Rita Olivari di Boissano
[in coda il testo integrale della Relazione della Commissione d'Accesso al Comune di Ventimiglia]
I Giudici del Consiglio di Stato che hanno pronunciato la Sentenza che annulla il Decreto di scioglimento/commissariamento per condizionamento della 'ndrangheta dell'Amministrazione Comunale di Ventimiglia, non si comprende, anche sforzandosi nell'immaginazione, quali Atti abbiano letto e valutato, per giungere a tale conclusione, visto il testo delle motivazioni della Sentenza testimonia l'assoluta e totale ignoranza degli Atti alla base dello scioglimento/commissariamento.
Quella Sentenza – come abbiamo già scritto e documentato – è, infatti, totalmente slegata dalla realtà documentale, oltre che pericoloso precedente che va a mettere in discussione la giurisprudenza consolidata in materia, travalicando, inoltre i limiti di competenza spettanti alla magistratura amministrativa.
Una Sentenza che pare essere stata scritta non da chi esamina gli Atti su cui si deve decidere (ovvero da Giudici indipendenti), verificando la legittimità e correttezza degli stessi Atti, bensì dettata dai desiderata di certa politica protagonista di collusioni e complicità che ha tutto l'interesse di cancellare i fatti (ed il Diritto)...
[in coda il testo integrale della Relazione del Prefetto Spena - datata 4 gennaio 2012 - a conclusione dei lavori della Commissione d'Accesso]
La Sentenza del Consiglio di Stato con cui si annulla lo scioglimento e commissariamento dell'Amministrazione del Comune di Ventimiglia è un assurdo, sotto ogni profilo, e quindi un pericoloso precedente.
Se da un lato non produce alcun effetto concreto, dall'altro ribalta totalmente la giurisprudenza (e la stessa normativa) in merito ai provvedimenti di scioglimento e commissariamento dei Comuni per condizionamento e/o infiltrazione mafiosa, sfoggiando una serie di valutazioni certamente legittime, ma assurde e contraddittorie che non tengono conto né degli Atti, né della natura stessa dei provvedimenti di “prevenzione” così come definitiva dalla Legislazione vigente...
[AGGIORNAMENTO: e siamo (certamente) a 2 (due) della banda dell'estorsione iscritti al PD di Sarzana, oltre al FAENZA Daniele anche lo STELITANO Leone. Apriranno uno sportello antiracket?]
Sarzana è terra di 'ndrangheta. Crocevia tra Liguria e Calabria, ma anche strategica proiezione sulla Toscana e su, sino oltre ai confini nazionali. Una realtà di colonizzazione palpabile che abbiamo già ampiamente documentato, mettendo insieme le risultanze di inchieste giudiziarie e fatti [leggi qui il dossier integrale]. Ma nonostante questo, nonostante anche provvedimenti giudiziari, questa realtà è stata negata (ed è negata) dal PD (ed oltre), sia con i suoi vertici, sia con l'Amministrazione comunale. Un negazionismo che, giorno dopo giorno, trova conferma in una pericolosa contiguità ed in una generale accettazione della cultura tipica delle famiglie 'ndranghetiste.
Partiamo dal recente ed andiamo a ritroso nel tempo, sinteticamente, per comprendere questo contesto...
Sarzana potrebbe gemellarsi con Brescello. Infatti se a Brescello è noto [e siamo tornati a parlare di recente – vedi qui] che il giovane Sindaco PD (ora dimessosi), Marcello COFFRINI, si è prodigato nel tessere le lodi del boss 'ndranghetista GRANDE ARACRI Francesco, a Sarzana il boss ROMEO Antonio ha visto pubblicamente l'espressione di affetto pronunciata da Christian FAENZA, nipotino neo Segretario dei Giovani Democratici (i giovani del PD) della Val di Magra (qui la pubblicazione che evidenzia il caso). Due territori segnati da un radicamento storico - che è bene iniziare a chiamare “colonizzazione” - della 'ndrangheta, in cui il negazionismo istituzionale e politico è stato ed è una pesante costante e con, in prima linea, proprio il PD.
Tornando sulla questione dello spezzino la prima cosa da fare, per sgombrare il campo da ogni possibile interpretazione errata, è vedere testualmente quanto dichiarato da Christian FAENZA, parlando del ROMEO Antonio, agli dell'Antimafia capo-locale della 'ndrangheta di Sarzana. Il dirigente dei Giovani del PD dichiara [leggi qui l'integrale]: «Provo affetto nei suoi confronti come è normale che sia, ma questo non può e non deve andare ad influire sul mio percorso politico visto che oltre ad essere garantista mi sento molto lontano da quel tipo di mondo. Conosco meglio di chiunque altro le problematiche relative alla mia famiglia e c'è già stata una sentenza di primo grado ma se anche dovesse arrivare una condanna in futuro la mia posizione non cambierebbe»...
[AGGIORNAMENTO IN CODA]
In questi giorni è scoppiato il caso del boom di iscritti al Partito Democratico nella provincia di La Spezia, ed in particolare nelle zone di Sarzana e della Val di Magra. Un boom di iscritti in vista del congresso che deve definire gli equilibri interni e quindi anche i vertici del Partito. Come è quasi tradizione, prima del congresso di partito si svolge quello dell'organizzazione giovanile. Ed è così che si è svolto sabato scorso, a Sarzana, il congresso dei “Giovani Democratici” della Val di Magra. Ed in questo congresso è stato eletto segretario il giovane Christian FAENZA. Ovvero il nipote del boss della 'ndrangheta ROMEO Antonio [nella foto a lato, 19.09.2015, proprio con il nipote Christian FAENZA], individuato dai reparti investigativi e dalla DDA di Genova quale capo-locale di Sarzana...
I FAENZA non sono volti nuovi. Ricordate quando come Casa della Legalità andammo alla Sala della Repubblica per presentare presentare il dossier “TRA SINISTRA, 'NDRANGHETA, SPECULAZIONI (E L'OMICIDIO IN FAMIGLIA)” sabato 14 marzo 2015? Quel giorno arrivarono ad interrompere l'incontro, con urla ed anche occupazione di uno dei posti dei relatori, alcuni esponenti del clan ROMEO. Spiccavano tra questi la moglie del boss ROMEO Antonio, ed uno dei nipoti. Il nipotino era Daniele FAENZA, il fratello di Christian FAENZA neo segretario dei GD della Val di Magra... Il clan ROMEO cercò di interrompere ed impedire l'incontro antimafia, mentre gli Amministratori locali (PD) erano completamente assenti (così come ancora assenti al successivo incontro promosso dalla Casa della Legalità, quando tra i relatori vi erano il vice presidente della Commissione Parlamentare Antimafia On. Claudio Fava e la parlamentare ligure in Commissione Parlamentare Antimafia Sen. Donatella Albano - vedi qui)
Pochi giorni dopo il ritorno a casa (ai domiciliari) a Vallecrosia dello “zio Peppino”, ovvero del boss MARCIANO’ Giuseppe capo-locale - insieme al PALAMARA Antonio [vedi qui] - della ‘ndrangheta a Ventimiglia (condannato per 416 bis nel processo “LA SVOLTA”, con pena di 15 anni e 4 mesi inflitta in appello), tal STRANGIO Rocco [a lato foto dal suo profilo facebook] se la prende perché nelle pubblicazioni (online da tempo) ove si ripercorrono le inchieste relative alla ‘ndrangheta nel ponente ligure, compare il suo nome e pure una sua foto con il fratello Domenico ed il MARCIANO’ Giuseppe.
Lo STRANGIO Rocco nel pomeriggio del 31 dicembre 2015 anziché contattare la Casa della Legalità, chiamava Marco Ballestra - da tempo ex referente dell’associazione nel ponente ligure - per fargli avere un messaggio da recapitare ad Abbondanza, ovvero al Presidente della Casa della Legalità. Un messaggio in cui, oltre agli insulti verso Abbondanza ed il negare i fatti pubblicati dalla Casa della Legalità (che in realtà sono fedelmente riportati dagli Atti Giudiziari), dopo aver detto che avrebbe potuto procedere per vie legali per i danni subiti a causa delle nostre pubblicazioni, lo STRANGIO chiudeva con un messaggio molto “colorito”, specificando che, comunque, sarebbe venuto a Genova per spaccare “il culo” ad Abbondanza.
Ora, visto che - come è nostra abitudine - non lasciamo nulla al caso (e nulla lasciamo passare senza procedere), ripercorriamo qui, per chiunque, quei passaggi degli Atti Giudiziari (e non solo), così che lo STRANGIO Rocco (e chi con lui) comprenda sia che la bocca a noi non ce la si chiude, sia anche che la storiella del “sono invenzioni” e “son falsità” la può e la possono raccontare ai fessi che son disposti a crederci...
OPERAZIONE
GAMBLING
DDA Reggio Calabria
Il testo integrale
dell'O.C.C.
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OPERAZIONE
"TRIANGOLO"
Dda Torino
(Forestale-Noe)
Alla fine, l'inchiesta
seguita alle denunce
della Casa della Legalità
(2011) alla DDA di Torino
si è arrivati al giro di boa.
Il testo integrale
dell'O.C.C.
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"SARZANA.
Tra sinistra,
'ndrangheta,
speculazioni
(e l'omicidio
in famiglia)"
edizione aggiornata
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"SLOT & VLT
le inchieste,
la storia,
i nomi e cognomi"
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"DIANO MARINA
LA COLONIA"
QUELLA STORIA
CHE QUALCUNO
VUOLE
NASCONDERE
RICOSTRUITA
ATTRAVERSO
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"TIRRENO POWER ED
I SUOI COMPLICI"
nel disastro doloso
(ambientale e
sanitario)
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SIAMO DI NUOVO
OPERATIVI ONLINE
(IN ESILIO DIGITALE)
Dal 29 dicembre si è
lavorato sodo per
salvare i dati e portare il
sito in sicurezza all'estero.
Abbiamo cercato, già che
si doveva operare sul sito,
di rinnovarlo e migliorarlo.
Ci sono ancora alcune cose
da sistemare e lo faremo
nei prossimi giorni.
Ma intanto si riparte!
Andiamo avanti.
f.to i banditi
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"PEDOFILIA
E OMERTA'
Savona,
chi sapeva ed
ed taciuto su don
Nello Giraudo?"
con documenti
dell'inchiesta su
don Nello Giraudo
e documenti interni
della Chiesa
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