1° puntata di una nuova inchiesta a cura dell'Ufficio di Presidenza
Ora se ne parla, almeno in parte. Ci stavamo giusto lavorando da un po', o
meglio stavamo riprendendo quanto da anni (più o meno dai primi anni Novanta!)
alcuni di noi dicono e denunciano.
Siamo, a Genova, nell'ambito degli
spettacoli e dei fondi per la cultura,
che nei primi anni Novanta, pubblicamente, alcuni di noi definirono un settore
gestito con mentalità "mafiosa". Ovvero solo gli
amici degli amici
possono lavorare, chi non si allinea avrà solo briciole e piaghe...
Sì perché a Genova quando si parla di locali per la musica e lo spettacolo,
come discoteche o discobub, si finisce sempre nel
"cartello dei
napoletani", che poi ritroviamo anche nella ristorazione e bar di
mezza città, direttamente o indirettamente con parenti o sodali. Tra questi
anche un agente della Polizia cacciato perché spacciava droga. Per altri non
c'è spazio! O meglio qualcuno che trova lo spazio a Genova c'è: sono i
"Circoli"
affiliati all'Arci, che rappresentano di fatto un altro
"monopolio" assoluto in questo ambito, con locali o bar che riescono
così ad avere agevolazioni fiscali e maggiore tutela, visto che i controlli per
i circoli privati sono più complessi.
Ma di questo parleremo in un altre puntate dell'inchiesta. Ora ci dedichiamo a
quel
"cartello" che ruota attorno, da sempre, ad uno dei più
fedeli
uomini di
Claudio Burlando, ovvero:
Carlo Repetti (nella foto). Già
assessore agli spettacoli del Comune, già protagonista delle Colombiane, è, da
qualche anno, subentrato al
grande maestro, di fedeltà craxiana,
Ivo
Chiesa, alla guida del
Teatro Stabile di Genova (dove guarda caso si
è trasferita a lavorare anche l'ex segretaria dell'Assessorato agli Spettacoli,
proprio quell'Assessorato dove alcuni progetti finivano chiusi nei cassetti e
solo alcuni venivano letti e, quindi, considerati, guarda caso quelli dei
soliti noti)
Infatti, come hanno anche denunciato più volte, da anni, diversi promoter di
concerti
a Genova ed in Liguria,
le risorse e gli spazi finiscono
solo agli "amici degli amici". Così, se non sei della cerchia dei
confratelli, non hai scampo e pur investendo (e rischiando) di tuo, per
poter avere spazi adeguati devi passare le pene dell'inferno ma intanto;
Genova,
è perennemente esclusa - alla faccia delle belle dichiarazioni o degli
eventi occasionali -
dal circuito dei grandi concerti. Così a Genova
nulla del
patrimonio esistente, dai Forti al lungomare di Corso Italia,
trova risorse o possibilità per "vivere" e divenire quell'attrazione
per
i turisti di cui tutti si riempiono la bocca. Così, intanto, a
Genova anche
i cinema all'aperto chiudono (ne sono rimasti due) perché
"disturbano"! Così i "cartelli" degli
amici degli amici non rischiano concorrenza.
E quindi veniamo ad
uno dei soggetti principali di questo
"cartello".
L'Archivolto, ovvero la Cooperativa Teatro
dell'Archivolto a r.l., ovvero la nuova Fondazione Teatro Archivolto.
Nei giorni scorsi la redazione genovese del quotidiano
Repubblica,
pubblica alcuni dati, tra cui spiccano questi:
finanziamenti pari a tre
milioni di euro in tre anni, di cui
un
milione e sessantamila dalla Regione.
Poi sottolinea un passaggio ()
"Se il 'budget
preconsuntivo" dell'edizione 2008 - fornito dall'Associazione Mondomare -
spiega un totale di 993 euro in entrata e 993.050 euro in uscita, con una
persita di cinquanata, un'altro documento, che la direttrice Pina Rando spiega
come 'in fieri', indica il totale dei contributi versati agli artisti ospiti
con 245.750 euro, e porta l'indicazione, a piè di pagina, '269.000 a
preventivo'."
L'Archivolto, con
Giuseppina Rando, risponde a Repubblica: "Non è
definitivo, e poi ci sono tutti gli altri costi".
Ma
Repubblica i conti li fa:
"Confrontando dati che dovrebbero
più o meno corrispondere, lo scalino rimane. Se si sommano le voci relative
agli ospiti, sul budget ufficiale (incontri, spettacoli, e ovviamente i costi
di ospitalità e viaggi per chi arriva da lontano) si arriva a 364.550. Se
aggiungiamo anche la produzione dello spettacolo "Nonno Mollica"
siamo a 375.550 euro."
Sempre Repubblica rivela che per l'edizione 2008, il Festival ha
incassato 360.000 euro dalla Regione ed altri 160.000 euro arrivati dal
Ministero per i beni culturali, ma ancora attraverso la Regione.
A questi si deve aggiungere anche il contributo della Fondazione Carige;
quest'anno 95.000 euro (nel 2006 per la prima edizione erano 300.000 euro e per
quella del 2007 il finanziamento è stato di 200.000 euro).
Poi ci sono gli Enti Locali. I Comuni di Savona, Sanremo, Lavagna e Lerici e le
province di Genova e Spezia hanno dato complessivamente circa 85.000 euro.
Nello specifico qualche dato in più: Savona 15.000 euro, Sanremo 30.000 (nel
2007 erano 25.000).
Quest'anno il Comune di Genova ha dato un suo specifico contributo: previsto
150.000 poi sceso a 120.000 euro, dopo lo scoppio dell'inchiesta su Mensopoli
si è ridotto (di un pochetto): 10.000 euro.
Ma esaminiamo un po' meglio di dati del 2008. All'Archivolto sono andati
1.264.490 euro, di cui 667.000 euro dalla Regione (587.000 dai fondi della
Regione e 160.000 dai fondi ministeriali). Soldi pubblici giunti al Teatro
dell'Archivolto e all'associazione Mondomare per il Festival dell'associazione,
ovvero dell'Archivoltop che è responsabile della Direzione Artistica. Ma non
basta ancora. Al Teatro Archivolto vengono destinati sempre dalla Regione,
150.000 euro per il progetto "Vivi Sapierdarena" come contributo per
la "riqualificazione del quartiere in cui è il Teatro Modena, sede
dell'Archivolto. Poi, ancora, 17.000 euro per finanziare il progetto
"Giorgio Gaber, il signor G".
Poi c'è il contributo del Ministero per i Beni culturali, destinato al
"teatro stabile ad iniziativa privata". Qui siamo a 383.930 euro.
Dal Comune di Genova all'Archivolto e Mondomare previsti 199.100 euro. Per il
"Summer festival" 10.000 relativi alla tappa genovese del Festival
estivo e altri 60.000 per altri progetti (conversazioni ed incontri) che
l'Archivolto promuove a Genova.
Il velo si apre, quindi, sull'
allegra compagnia. Buona parte dei
finanziamenti per lo spettacolo e la cultura finiscono esclusivamente agli
amici degli amici. Come proprio il
Teatro dell'Archivolto, dei
Rando-Gallione. Repubblica ha
pubblicato due articoli ( - ) su questa pioggia di fondi
pubblici...
... Noi la riprendiamo ma andiamo anche oltre.
La
Cooperativa Teatro dell'Archivolto aveva un fulcro. Questo era
rappresentato da
Giuseppina (detta Pina) Rando e
Giorgio Gallione.
Nel
1996 il
Comune di Genova gli assegna il
Teatro Gustavo
Modena, un gioiello che, considerando la chiusura per anni ed anni dei
Teatri Verdi di Sestri e Bolzaneto, rappresenta l'unica realtà del Ponente.
Il
Teatro Modena è da restaurare, ma la Pubblica Amministrazione non ha
le risorse necessarie, essendo impegnata nell'azione di risanamento di Bilancio
eredito in condizioni disastrose dalle amministrazioni di "unità
socialista" e soprattutto dopo la Giunta guidata da Claudio Burlando e le
Colombiane.
Il Comune nonostante questo investe tutto il possibile e decide di dare
in concessione alla
Cooperativa Teatro Modena il
Teatro Modena, ad
un canone di affitto ultra-agevolato (12 milioni di
lire annui, un milione al mese!) ed in più investe
un miliardo e
duecentomilioni di lire (€ 619.748,28) per i lavori.
L'accordo prevede che
la restante parte delle spese per il restauro sia
reperita dalla Cooperativa Teatro Archivolto e non vi siano oneri per il Comune.
L'
Archivolto, che nella relazione
allegata al Bilancio 1995, redatta e firmata dal Presidente del Cda,
Giuseppina Rando, indica che l'opera
complessiva di restauro costi
3 miliardi.
Vediamo un po' le entrate della Cooperativa
Teatro dell'Archivolto [vedere
tabella di comparazione anno per anno - ]
La struttura riceve contributi ingenti (tra cui anche
fondi
ministeriali per il
restauro della struttura) e
ricavi per le
prestazioni teatrali in costante crescita (
nel 1995 erano pari a 380mila
euro,
nel 2003 pari a 1milione e 500mila euro).
Inoltre riceve
consistenti contributi pubblici; se
nel 1995 erano
92mila euro, nel 1996 arrivano a 256mila, nel 1999 a 333mila,
nel 2000 a 423mila).Quando
calano leggermente i contributi pubblici,
aumentano quelli
"diversi", come
nel 2000 con contributi da enti pubblici pari
a 163mila euro e contributi sponsor ed altri 363mila euro.
Non solo ma
la ristrutturazione del Teatro e della Sala ex Mercato adiacente,
rappresenta la vera sorpresa. Vediamo.
Sulla base della
concessione del 1996, dopo
il contributo in
conto capitale per il restauro effettuato
dal Comune per
1 miliardo e
200 milioni di lire, era il
Teatro Archivolto che doveva individuare
sponsor per la
realizzazione del recupero "senza oneri per il Comune".
Ma non è così. Tutt'altro! Infatti
il Comune stanzia tra il 2000 ed
il 2002 ulteriori 1.295.963,37 euro (500mila
sono dati al Comune dalla Fondazione Carige per l'intervento, nel 2002, come
risulta dalla
Relazione d'esercizio
della Fondazione Carige:
"...va ricordato il "progetto
promosso" riguardante il completamento da parte del Comune di Genova,
del complesso culturale del Teatro Gustavo Modena e dell'ex mercato annesso,
nell'ambito della realizzazione di un centro polivalente per lo svolgimento di
attività seminariali, teatrali e ludiche ( € 500.000,00)" - ).
Complessivamente quindi la Cooperativa
Archivolto, dal 1996 al 2002,
ha ricevuto 1.915.711,65 euro per i lavori che dovevano
essere a suo carico.
Ma non basta ancora
. Il culmine avviene nel 2003 quando il Comune di Genova
acquisisce dalla Cooperativa Archivolto i mutui Carige (Carige e Carige
Columbus Factorig),
pari a 1.156.440,00 euro e li estingue
senza alcun onere per il Teatro dell'Archivolto!
Dove abbiamo appreso queste notizie?
Semplicemente nella documentazione depositata presso la Camera
di Commercio direttamente dalla Cooperativa Teatro dell'Archivolto.
Ma prima di vedere questa nel dettaglio occorre assumere un'altra informazione
fondamentale.
Nella sua
relazione 2002, il
presidente del CdA,
Giuseppina
Rando (nella foto) afferma:
"Il Teatro Modena, poi, quale Teatro
stabile di innovazione, interpretando una funzione quasi di natura
"pubblica" (promozione della cultura), è da sempre orientato alla
produzione, organizzazione e vendita di spettacoli che privilegiano soprattutto
l'aspetto contenutistico e culturale, piuttosto che quello commerciale, con
la conseguenza di minori incassi.
Nel corso dell'esercizio 2002, sono venute altresì a mancare quote
importanti di contributi in conto capitale erogati dagli Enti Pubblici. Il
minore flusso di entrate ha altresì contribuito al peggioramento dei saldi
finanziari, con un indebitamento complessivo verso il sistema bancario, a fine
esercizio 2002, pari ad euro 2.208.187, costituito, per la parte prevalente, da
esposizioni a breve termine, determinate dai prestiti ricevuti per la
ricostruzione del complesso teatrale. Tale particolare situazione, assai
pesante sotto il profilo finanziario, ha indotto dall'inizio del corrente anno,
questo Consiglio, ed in particolare il suo Presidente, ad attivarsi, in ogni
sede opportuna, sia pubblica che privata, al fine di sensibilizzare l'intera
cittadinanza e le sue più importanti Autorità sulla necessità di concorrere ad
individuare una soluzione, nel contempo economica ed istituzionale, in grado di
fornire continuità e garanzia nel tempo alle iniziative culturali ed alle
attività teatrali incentrate sul Teatro Modena.
A tal proposito, proprio in questi ultimi mesi, si è riscontrata una
concreta apertura di un credito da parte dello stesso Comune di Genova che,
quale ente proprietario del Teatro Modena e concedente dello stesso, ha
sottoscritto un protocollo d'intesa unitamente ad un soggetto privato (Collegno
2000 srl).In qualità di co-finanziatori della stessa iniziativa, si
sono impegnati a contribuire alla costituzione di una Fondazione culturale e
teatrale senza scopi di lucro che, adeguatamente supportata sul piano
finanziario, possa proseguire l'attività ad oggi effettuata dalla Vostra
Cooperativa, individuando nella stessa una funzione di premiante interesse
pubblico. In tal modo salvaguardando anche l'intero tessuto sociale
sviluppatosi attorno al Teatro Modena."
... La neo costituenda Fondazione, oltre a fornire continuità all'attività
teatrale svolta ad oggi dalla Cooperativa Teatro dell'Archivolto, consentirebbe
altresì il pieno mantenimento dei livelli occupazionali, integrando in tal
modo, seppure sotto una configurazione giuridica diversa, lo spirito
"mutialistico" originario della stessa cooperativa.
Tale situazione, che è già stata comunicata a tutti i soci e che ha visto la
piena adesione degli stessi all'iter costitutivo anzi prospettato, comporta,
sul piano eminentemente tecnico-economico, la cessazione dell'operatività della
cooperativa alla costituzione della Fondazione ed il successivo atto di
cessione di azienda (complesso teatrale oggi gestito dalla Cooperativa Teatro
dell'Archivolto). A tale data, pertanto, le funzioni operative legate
all'attività teatrale della Cooperativa cesseranno; così i beni ed i cespiti
correlati alla gestione del Teatro Modena, unitamente alle posizioni di debito
verso i fornitori di beni e servizi ed i terzi, saranno oggetto di
trasferimento alla Fondazione. Di conseguenza, nella redazione del presente
bilancio ed in particolare nella stesura del conto economico del medesimo, si è
provveduto ad accreditare, sotto la voce "sopravvenienze attive", la
quota parte dei contributi ricevuti in c/to capitale negli esercizi in ordine
alla ristrutturazione del Teatro Modena ed accantonati in ragione della durata
utile della convenzione con il Comune di Genova relativa alla concessione del
Teatro Modena e dell'area attigua cd. "Sala Mercato". Tale voce, pari
ad euro 584.062, è stata determinata ripartendo il totale dei contributi
accantonati, pari a complessivi euro 892.139, in funzione
della durata residua della concessione, e quindi della sua anticipata
risoluzione alla data di costituzione della Fondazione ed al successivo
trasferimento della stessa attività teatrale."
Questa è l'
ultima Relazione di Giuseppina Rando come Presidente del Cda
della Cooperativa Teatro Archivolto. Poi il consigliere
Giorgio Gallione assumerà l'incarico di
liquidatore. La
Giuseppina Rando la ritroviamo dall'altra parte quale Presidente
della
Fondazione Teatro dell'Archivolto.
Dalla visura camerale della
Fondazione
si apprende che è stata
costituita il 10.07.2003 ed iscritta il
24.12.2003.
Nella stessa risulta solo
Giuseppina Rando, quale
Presidente. Gli
atti e bilanci, in quanto Fondazione non sono depositati, ad esclusione
dell'Atto di cessione/acquisizione dell'Azienda. La Fondazione è stata
riconosciuta
dalla Regione Liguria quale
"personalità giuridica di diritto
privato" con Delibera della Giunta Regionale n° 1065 del
12.09.2003:
''Fondazione Teatro dell'Archivolto'' di Genova:
riconoscimento di personalità giuridica di diritto privato e iscrizione
nell'albo delle persone giuridiche private ai sensi del d.p.r. n. 361/00.
LA GIUNTA REGIONALE
omissis
DELIBERA di riconoscere la personalità giuridica di diritto privato ai sensi
del D.P.R. 10 febbraio 2000 n. 361 alla ''Fondazione Teatro dell'Archivolto''
con sede in Genova, Piazza Modena n. 3, e di approvare l'atto costitutivo e lo
Statuto in data 10 luglio 2003, che si allegano alla presente deliberazione in
copia conforme alla copia autentica in atti; di iscrivere la Fondazione nel
registro delle persone giuridiche istituito con D.G.R. n. 224 del 2 marzo 2001;
di disporre che la presente deliberazione venga pubblicata, per estratto, sul
Bollettino Ufficiale della Regione Liguria...."
Gli ultimi atti della Cooperativa, li vediamo attraverso due atti.
La Relazione 2003 del liquidatore, Giorgio
Gallione e l'
Atto di cessione
con l'allegata Perizia giurata.
Dalla relazione del Liquidatore,
Giorgio Gallione (nella foto):
"Immobilizzazioni immateriali - Sono
iscritte in base al costo e costo e sono costituite oltre al software
gestionale del costo storico di euro 31.354 (ammortizzato per euro 10.462), dalle
spese sostenute per ristrutturazioni sugli immobili in concessione del Comune
di Genova (il teatro Gustavo Modena e l'adiacente edificio dell'ex mercato
rionale, la cd. Sala Mercato) capitalizzate, rispettivamente, per l'importo di
euro 3.508.812 e di euro 1.058.127. In modo particolare, oltre ai fondi di
ammortamento, pari a complessivi euro 1.827.492, si è provveduto, a fine anno,
ad operare un'ulteriore rettifica diminutiva, per complessivi euro 1.585.368, in
conseguenza alla risoluzione anticipata del predetto rapporto concessorio con
il Comune di Genova, dovuta al proseguimento dell'attività teatrale in capo
alla Fondazione Teatro dell'Archivolto, costituita nel corso del secondo sempre
2003 e con la quale il Comune di Genova è convenuto a nuova concessione di
durata pari a sei anni. Il valore residuo netto al 31.12.2003 è pertanto
pari ad euro 1.174.971."
Inoltre si legge: "Tra gli altri ricavi e proventi, invece, sono
contabilizzati i contributi ricevuti da terzi, in conto esercizio ed in conto
capitale di competenza dell'esercizio; in particolare figurano i contributi
ministeriali in conto esercizio (sovvenzioni contributi assegnati per
l'attività teatrale) e l'accollo, da parte del Comune di Genova, del debito
residuo relativo al mutuo acceso presso la Banca Carige, in ordine alle
ristrutturazioni e migliorie sugli immobili in concessione; detto accollo,
nella sostanza economica dei fatti, rappresenta un ulteriore apporto di natura
sovvenzionale all'attività teatrale ciò, anche in conseguenza della
prosecuzione dell'attività stessa in capo alla neo costituita Fondazione Teatro
dell'Archivolto, di cui il Comune di Genova è stato uno dei soggetti
promotori".
"I debiti verso Banche: per euro 1.152.282, accolgono la somma dei
saldi negativi dei rapporti intrattenuti dalla Cooperativa con gli Istituti di
credito a titolo di conto corrente, conto factoring, anticipi e finanziamenti.
I debiti verso altri finanziatori: per euro 261.394: accolgono sia il
finanziamento dei soci alla Cooperativa per euro 20.000, sia i debiti contratti
nei confronti di alcune Finanziarie per prestiti finalizzati al consumo e/o
all'acquisto dei beni strumentali, per complessivi euro 45.494; inoltre, per
euro 195.900, figura il prestito infruttifero che la neo costituita Fondazione
Teatro dell'Archivolto ha concesso alla cooperativa nel corso del 2003, per
esigenze correnti di liquidità e che è stato integralmente estinto nel corso
del 2004, in
sede di cessione di azienda."
Dall'Atto di cessione alla Fondazione e dalla Perizia giurata allegata.
L'atto di Cessione di Azienda tra
Teatro dell'Archivolto società
cooperativa a r.l., rappresentata dal Vice Presidente Giorgio Gallione
(liquidatore), e la
Fondazione Teatro dell'Archivolto,
rappresentata dal Presidente Giuseppina Rando, è datata
18 febbraio 2004.
All'articolo 1 il Teatro
dell'Archivolto soc.coop. cede alla Fondazione Teatro dell'Archivolto,
l'azienda
di sua piena ed esclusiva proprietà corrente in Genova, Piazza Modena 3, avente ad oggetto l'attività teatrale e
culturale.
All'articolo 2
"le
parti dichiarano che la cessione della azienda è stata convenuta dalla azienda
è stata convenuta ed accettata per il prezzo complessivo di Euro 200.000,00 che
la parte cessionaria dichiara di aver ricevuto prima dell'atto"
All'articolo 3 si precisa che le parti dichiarano:
"- che la cessione
comprende tutte le attività riconosciute e sovvenzionate dal Ministero per i
Beni e le Attività Culturali con tutte le attività di produzione,
ospitalità, materiale umano e strumentale;
- che la cessione comprende tutti i crediti e debiti risultanti dalla
situazione patrimoniale, fatta eccezione per i debiti di natura erariale
che restano a carico della parte cedente e dei crediti nei confronti
dell'Erario dello Stato, nonché nei confronti della società Eurolat spa che
rimangono a favore della parte cedente;"
Si afferma che "
per effetto" della cessione la parte cessionaria
subentra in tutti i contratti stipulati dalla parte cedente per l'esercizio
dell'azienda oggetto della cessione; ed in particolare nella convenzione
stipulata con il Comune di Genova per la gestione del Teatro Modena della sala
mercato stipulata in data 6 marzo 1996 Cronologico n° 99 di durata pari a 9
anni e rinnovata con atto il 26 aprile 2002 per una durata di 16 anni, 4 mesi e
4 giorni.
Allegata all'Atto ci è la
Perizia giurata di stima del ramo d'azienda della
società cooperativa Teatro dell'Archivolto a r.l.
Nella perizia si afferma che:
- nell'anno
1996 il Teatro dell'Archivolto, il Comune di
Genova, i sigg. Garibaldi e la USL Genovese, proprietari del Teatro Modena, si
è sottoscritta la convenzione per la gestione del Teatro Modena con "durata di 9 anni"
che
prevede la "completa ristrutturazione dell'edificio a carico della
Cooperativa" e
"senza alcun riconoscimento risarcitorio
da parte del Comune di Genova per gli interventi eseguiti".
- nell'anno
2002,
"in concomitanza con
l'assegnazione da parte del Comune di Genova alla Cooperativa del
"Complesso Teatrale" composto da Teatro Gustavo Modena e dall'ex
Mercato Ortofrutticolo (quest'ultimo già ristrutturato relativamente alle opere
di manufatti edili), la Convenzione prevede lavori di completamento della sala
Mercato per impianto elettrico, opere di finitura interne ed esterne,
impianto antincendio, pavimentazione sala, impianti di scena ed
arredamento."
In tale
Perizia, redatta "nell'interesse della Fondazione Teatro
dell'Archivolto" (la ex Cooperativa Teatro dell'Archivolto) dal Dott.
Cesare Radi e depositato presso il Tribinale di Genova il
19 febbraio 2004,
si afferma che
il
Comune di Genova, nel protocollo d'intesa stilato per il passaggio della
concessione dalla Cooperativa "Teatro dell'Archivolto" alla
Fondazione ha previsto di assumere l'onere del saldo dei due mutui contratti
dalla Cooperativa con la Carige Spa per le opere di ristrutturazione.
L'importo
complessivo ammonta a € 1.156.182,10 e lo stesso Comune ha già provveduto
all'estinzione degli stessi. La
Cooperativa ha iscritto nelle sopravvenienze attive l'importo dei mutui
estinti. Indirettamente, tale accollo da parte del Comune comporta una
diminuzione del valore dei costi residui che si riducono ad € 1.583.264,31.
...
E' anche vero che la concessione relativa al complesso teatrale Teatro
Modena aveva una scadenza prevista per il 31/07/2008 ed entro tale data la
Cooperativa poteva agevolmente ammortizzare, come previsto per le spese
pluriennali su beni di terzi, sia civilmente che fiscalmente il costo residuo. Solo
nell'anno 2003 sono stati effettuati ulteriori investimenti per circa €
263.167.19 e tuttora sono in corso altri lavori già programmati e finanziati
con contributi per circa € 270.000 per rendere più funzionale il complesso
teatrale.
La Fondazione avrà quindi a disposizione un
immobile ristrutturato totalmente che non richiederà ulteriori investimenti
straordinari."
La Perizia prosegue:
"L'attribuzione di un valore ai costi di
ristrutturazione, da inserire nella stima complessiva del ramo di azienda da
cedere, è oltremodo problematica in quanto si tratta di beni (opere edili,
progettazioni, infissi, collaudi, restauri, indennizzi, opere per la
passersella) che per la maggior parte sono stati direttamente conglobati negli
edifici oggetto della concessione e quindi difficilmente soggetti ad una
valutazione a se stante, e dei quali non è agevolmente determinabile un valore
corrente in base ai prezzi di mercato.
Risulta difficoltoso quindi il compito del perito che si deve attenere,
nella valutazione dei beni, ad attribuire il valore di mercato e non quello di
sostituzione. Nel caso degli immobili oggetto della concessione (Teatro Modena
ed adiacente Sala ex-Mercato Ortofrutticolo) tale valore non può essere,
prudenzialmente, diverso da zero.
Accordi tra la parte cedente e la parte acquirente hanno detreminato, anche su
richiesta del sottoscritto impossibilitato ad indicare un valore congruo
diverso da zeo, l'importo di 945.600,00 equo per le parti
Il valore di perizia per i lavori di ristrutturazione è detreminato in €
945.600"
Nella Perizia risulta poi:
"Credito per contributi in conto capitale:
- Fondazione Cassa di Rirsparimio di Genova e Imperia
delibera 11.06.2002 - Ristrutturazione Complesso Teatrale € 500.000,00
- BNL Credito Cinematografico e Teatrale
delibera 16.07.2002 - Ristrutturazione Teatro Modena € 193.260,75
- BNL Credito Cinematografico e Teatrale
delibera 12.09.2002 - Ristrutturazione Sala Mercato € 128.466,18
Totale credito per contributi in conto capitale € 821.726,93
A dedurre lavori da effettuare € 278.200,00
Valore netto 543.526,93
I crediti per contributi in conto capitale, ad oggi non ancora liquidati sono stati
anticipati alla Cooperativa, per l'80% del loro valore, da Istituti di credito.
Per poter rendere liquido ed esigibile il credito di € 500.000,00 e necessario
eseguire ancora opere di ristrutturazione per € 278.200,00 e correttamente sono
stati ridotti i crediti dell'importo pari alle spese da sostenere."
La Perizia si conclude con:
"VALORE DI CONFERIMENTO € 200.000,00
Il compito della presente perizia è quello di controllare la congruità
dell'apporto effettuato ed in base ai dati rilevati si può affermare che
effettivamente il conferimento è congruo con la particolare annotazione
relativa alla valorizzazione dei lavori effettuati sui beni di terzi che sono
stati valutati per € 945.600."
Guardiamo gli Atti del Comune di Genova (e rispunta
Sviluppo Genova!)
Dalla
Delibera n° della
Giunta Comunale (Giunta Pericu),
avente come oggetto
"Completamento del
progetto di recupero dell'area urbana di via Ghiglione - Piazza Modena.
Convenzione con la Cooperativa Teatro dell'Archivolto" [clicca
qui], apprendiamo che con
delibera n° 92 del 13.07.1998 ad oggetto
"Affidamento alla Ponente Sviluppo spa di mandato
per la gestione, il recupero ambientale e produttivo di aree dismesse di
proprietà del Comune di Genova ai sensi dell'iniziativa comunitaria Resider
II" veniva individuato tra gli oggetti di intervento l'immobile
ex Mercato Comunale di Sampierdarena sito in Via Ghiglione e che
in
esecuzione della sopracitata deliberazione si stipulava il contratto di mandato
con rappresentanza, in data 19.10.1998 - Repertorio n° 62417 raccolta n° 2
-
tra Comune di Genova e Ponente Sviluppo spa.
Nella stessa si apprende che:
"il progetto prevede la ristrutturazione
dell'ex Mercato, realizzando locali e strutture mancanti nell'attiguo Teatro,
potenziandone l'efficienza. Tale opera, infatti, crea nel piano
seminterrato spazi di cui era sprovvisto il Teatro Modena, quali camerini per
artisti, locali tecnici e magazzini, collegando gli stessi con la zona
sottopalco dell'ottocentesco Teatro tramite un cunicolo sotterraneo, la
creazione di un grande atrio-foyer con zona bar ed una grande sala per attività
polivalenti al piano rialzato, corrispondendo a necessità contingenti per prove
teatrali e musicali, seminari di danza e teatro ed attività culturali. Al piano
1° e 2° della palazzina trova collocazione infine una sala stampa e locali
adibiti ad uffici per la programmazione e realizzazione delle attività. Con la
ristrutturazione dell'ex mercato si realizza un complesso culturale
polivalente, creando una struttura unitaria e inscindibile, completa di tutte
le strutture per un suo funzionamento ottimale".
Nella delibera si apprende che
"la
Ponente Sviluppo S.p.A., nel frattempo trasformatasi in Sviluppo Genova
S.p.A., ha eseguito i lavori di recupero dell'ex-mercato fino alla
concorrenza dei finanziamenti "Resider""
La Giunta Comunale nella delibera prende atto che:
"- al
fine del completamento dell'opera si rende necessaria l'esecuzione di alcuni
interventi aggiuntivi, per un importo stimato,
in via di larga massima, di L.
3.000.000.000 (pari ad Euro 1.549.370,70) oltre I.V.A.;...
- la Civica Amministrazione, rispetto a tale previsione, nell'ambito delle
priorita' di finanziamento individuate, dispone per contro della somma di L. 1.000.000.000
(pari ad Euro 516.456,90) I.V.A. compresa".
Quindi prosegue la
delibera:
"Considerato che:
- la Soc. Coop. Teatro dell'Archivolto,
concessionaria del Teatro Gustavo Modena (con convenzione stipulata il
06.03.1996) ha avanzato alla Civica Amministrazione una proposta di gestione
dello spazio "ex mercato" per attività teatrali complementari a
quelle del Teatro storico, proponendone altresì l'utilizzo per
"attività laboratoriale legata alla formazione ed alla specializzazione di
giovani artisti nel settore della danza e del Teatro-danza, oltre che convegni,
corsi di aggiornamento rivolti ad insegnanti ed operatori, che si occupano di
teatro per e con ragazzi";
- la Civica Amministrazione ha valutato positivamente l'ipotesi di una
gestione unitaria del Teatro di "innovazione" con il Teatro
ottocentesco;
- la stessa Cooperativa ha dato la disponibilità all'esecuzione a propria
cura e con parziale anticipazione delle spese dei seguenti lavori, suddivisi in
due lotti:
- 1° Lotto - lavori necessari alla funzionalita' del Teatro:
- Completamento impianto elettrico L. 200.000.000=
- Opere interne di finitura e pavim. esterna L. 250.000.000=
- Completamento impianto antincendio L. 100.000.000=
- Pavimento sala ex-mercato L. 772.366.000=
- Impianti di scena ex-mercato L. 553.315.000=
- Arredamento ex-mercato L. 320.000.000=
SOMMANO L. 2.195.681.000=
IVA 20% L. 439.136.200=
per un TOTALE (IVA compresa) L. 2.634.817.200=
- 2° Lotto - lavori di completamento:
- Condizionamento teatro e mercato L. 245.000.000=
Ristrutturazione ex Tabacchi ed ex Bar,
collegamento con la nuova biglietteria ed
opere connesse L. 310.000.000=
- Collegamento uffici con passerella L. 90.000.000=
- Lavori di completamento esterni L. 177.000.000=
- Cancelli esterni L. 82.319.000=
SOMMANO L. 904.319.000=
IVA 20% L. 180.863.800=
per un TOTALE (IVA compresa) L. 1.085.182.800=
Considerato inoltre che:
- la Cooperativa ha presentato un progetto per l'esecuzione dei lavori di
cui sopra;
- detto progetto, a corredo del presente provvedimento, e' stato considerato
valido dal punto di vista tecnico, necessario per la funzionalita' del Teatro
relativamente al 1° lotto, e necessario per il completamento dell' opera
relativamente al 2° lotto, nonche' congruo in fase preventiva dal punto di
vista economico, dai competenti uffici tecnici, con nota prot. N°
54807dell'11.12.2001;
- la Cooperativa gestisce il Teatro Gustavo Modena a seguito di convenzione
stipulata in data 6/3/96, svolgendo attivita' teatrali e culturali di interesse
pubblico;
Ritenuto pertanto:
- di accogliere la richiesta della Cooperativa assentendo alla stessa la
concessione dell'intero complesso teatrale, in considerazione della necessità
di una gestione qualificata ed unitaria delle due strutture - il Teatro
ottocentesco ed il Teatro di innovazione - che sono collegate strutturalmente
ed idealmente, per costituire un "unicum" inscindibile, la cui
realizzazione completa il processo di recupero dell'area;
- di procedere alla risoluzione consensuale dell'attuale convenzione
Repertorio n. 99 del 06.03.1996, alla data di agibilita' del nuovo complesso
teatrale nella sua interezza;
- di erogare alla Cooperativa per la realizzazione degli interventi di cui
al 1° lotto un corrispettivo pari a L. 1.000.000.000= (I.V.A. inclusa), considerando
l' investimento da parte della stessa, relativo alla copertura della cifra
residua di L. 1.362.347.667=, quale anticipazione della corresponsione di
canoni concessori;
- di corrispondere la somma sopraindicata in due tranches pari a 500.000.000=
(IVA inclusa) ciascuna, da liquidare alla Cooperativa medesima all'avvenuta
esecuzione di interventi di pari importo;
- di rimandare ogni futura determinazione in merito agli interventi di cui al
2° lotto alle future disponibilita' di bilancio;
Preso atto che il canone annuo da corrispondere per l'intero complesso
teatrale è stato quantificato in L. 118.920.000=, oltre IVA, come da
nota del Settore Gestione Tecnica del Patrimonio prot. N. 54994 del 12.12.2001;
Ritenuto conseguentemente:
- di stipulare una nuova convenzione per l'affidamento in concessione - per
la durata di 16 anni, 4 mesi e 4 giorni - dell'intero complesso teatrale alla
Coop. Teatro dell'Archivolto, in considerazione del piano finanziario degli
investimenti e dei relativi ammortamenti, presentato dalla Cooperativa stessa,
che gli Uffici hanno verificato, per un importo di L. 1.362.347.667=,
anticipato dalla Cooperativa per l' esecuzione dei lavori del 1° lotto, al
tasso di attualizzazione del 5,8% e considerando una rivalutazione annua del
canone del 1,5%;
...
- di stabilire altresì che l'onere di ogni ulteriore intervento, che
comporti costi aggiuntivi rispetto a quelli approvati sarà ad esclusivo carico
della Cooperativa Teatro dell'Archivolto;
Preso altresì atto che la Cooperativa, in luogo del pagamento del canone
concessorio per il periodo di durata della concessione, provvederà
all'esecuzione degli interventi di cui al primo lotto;
Visto l'atto di impegno, allegato quale parte integrante e sostanziale al
presente provvedimento, predisposto dall'U.O. Gestione Amministrativa del Patrimonio
e sottoscritto per accettazione dalla suddetta Cooperativa;
La
Giunta, con 14 voti favorevoli e l'astensione dell'Assessore Sergio Rossetti
D E L I B E R A
1) di approvare il progetto dei due lotti dei lavori funzionali e di
completamento relativi all'intero complesso teatrale, presentato dalla Coop.
Teatro dell'Archivolto, a corredo del presente provvedimento;
2) di approvare i lavori relativi al primo lotto di lavori, da eseguirsi a
cura della Cooperativa, per un importo di L. 2.195.681.000= (pari ad Euro
1.133.974,60), oltre L.439.136.200= (pari ad Euro 226.794,92) per I.V.A.
al per un TOTALE (IVA compresa) L. 2.634.817.200=(pari ad Euro
1.360.769,52);
3) di approvare l'atto di impegno sottoscritto dalla Cooperativa stessa
allegato quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
4) di prendere atto della risoluzione anticipata della convenzione Rep. n. 99
del 06.03.1996 alla futura data di agibilita' del nuovo complesso teatrale
nella sua interezza;
5) di approvare l' erogazione della somma di L. 1.000.000.000=, I.V.A. al
20% compresa (pari ad Euro 516.456,90) alla Cooperativa Teatro dell' Archivolto,
mandando a prelevare tale importo dai fondi già impegnati a Bilancio 2001 al
Cap. 79996 Centro di costo 100.8.80 "Servizio Finanziario - Interventi
diversi" (SIMP. 2001/5071/001);
6) di rinviare a successivo provvedimento l'iscrizione a Bilancio 2002 delle
partite contabili relative all'accertamento dei canoni ed al corrispondente
impegno relativo agli interventi di cui in premessa;
7) di dare mandato alla Direzione Servizi Tecnico-Patrimoniale e Verde per
quanto di competenza ed all'U.O. Gare e Contratti per la stipula della
convenzione di cui all' atto di impegno indicato al punto 3) del presente
dispositivo."
Già qui c'è qualcosa che non torna. Vediamo per punti.
1) La
Cooperativa Teatro dell'Archivolto sulla base della
convenzione
del 1996,
avrebbe dovuto reperire (non da Comune)
i fondi
necessari per la ristrutturazione del Teatro Modena che gli veniva concesso con
un canone di affitto, appositamente, abbattuto pari a 12milioni di lire annui.
Il Comune oltre al 1.200.000.000 di lire stanziati per il restauro non avrebbe
dovuto avere alcuni altro onere.
Già questo non è stato e la delibera lo
dimostra ulteriormente.
2) La
Cooperativa Teatro dell'Archivolto in occasione di ogni
approvazione di Bilancio indica la difficoltà a far fronte ai mutui contratti
per realizzare il restauro del Teatro Modena.
Ora si propone di
realizzare anche il recupero dell'ex sala Mercato, addossandosi ulteriori £
1.362.347.667.
3)
Il Comune dichiara che la Sviluppo Genova spa ha svolto il lavoro per
l'avvio del recupero della struttura della sala ex Mercato, ma poi dichiara
che
sono ulteriormente necessari 3 miliardi di lire per realizzare l'opera.
Quindi la
Sviluppo Genova spa che lavori ha fatto? Quanto ha speso? Ha
fatto sperpero delle risorse assegnategli considerando che
se vi sono ancora
da spendere 3 miliardi di lire, significa che il completamento del recupero
dell'ex Sala Mercato costa più del restauro complessivo del Teatro Modena
(che è stato indicato nel 1996, ed anche dal Teatro dell'Archivolto,
corrispondente a 3 miliardi).
4)
Nella delibera si afferma che i lavori complessivi per il recupero
dell'ex Sala Mercato - dopo l'intervento della Sviluppo Genova spa -
corrispondono
a £ 3.000.000.000, ma sommando il preventivo del Teatro dell'Archivolto il
totale fa 3.719.900.000.
5)
Si afferma che il canone di affitto annuo congruo è stata valutato in L.
118.920.000 più IVA (come da nota del Settore Gestione Tecnica del
Patrimonio prot. N. 54994 del 12.12.2001).
Si definisce però di non
procedere alla riscossione di tali canoni, considerandoli pagati attraverso le
spese sostenute per il recupero del Teatro, prima, ed ora dell'ex Sala Mercato
da parte della Cooperativa Teatro dell'Archivolto. [questo tenetelo bene a
mente!]
5bis)
Ma allora di fatto è già il Comune che copre interamente le spese di
ristrutturazione pur dichiarando nella delibera che tali lavori non doveva
comportare ulteriori oneri per la P.A. Aggirando le norme che prevedono
determinati meccanismi per la realizzazione di lavori pubblici e soprattutto
facendo una discriminante con tutti gli altri soggetti associativi che invece
non ricevono affatto l'identico trattamento!
Tralasciando le delibere della Giunta comunal degli ingenti contributi per gli anni 2005, 2006,
2007 che il
Comune di Genova ha elargito per le attività culturali e
teatrali del Teatro dell'Archivolto - non più Cooperativa ma Fondazione - (e
che comunque si allegano - - ),
vediamo invece la delibera del
Consiglio Comunale, a seguito della delibera di Giunta, con cui si rinnova
la convenzione con la Fondazione.
E' la
delibera del Consiglio Comunale n° che ha come oggetto:
"Approvazione dello schema di convenzione relativa
all'affidamento in concessione del Teatro "Gustavo Modena" e dell'ex
Mercato Comunale adiacente alla Fondazione Teatro dell'Archivolto".
Nella delibera si richiama
"l'atto di repertorio n. 63888 in data 26.04.2002,
in esecuzione della deliberazione della Giunta Comunale n. 1576 del
28.12.2001, è stata stipulata tra il Comune di Genova e la Società
Cooperativa a responsabilità limitata " Teatro dell'Archivolto C.L. "
una convenzione riguardante l'affidamento in concessione amministrativa del
complesso teatrale "Gustavo Modena" costituito dal teatro storico e
dall'ex mercato adiacente;"
e si precisa:
"che tale
convenzione prevedeva, tra l'altro:
a) l'onere, a carico della cooperativa, ad eseguire a propria cura gli
interventi necessari alla funzionalità del complesso teatrale per un importo di
€ 1.360.769,52;
b) l'erogazione, da parte del Comune, della somma di € 516.456,90 a titolo di
corrispettivo sull'importo dei lavori di cui al precedente punto a);
c) un canone annuale di concessione di € 61.417,05 (oltre IVA),
rivalutabile annualmente. Tale canone, per la durata della
concessione, determinata in anni sedici, mesi quattro e giorni quattro, è stato
anticipato dalla Cooperativa attraverso l'esecuzione di lavori a cura della
stessa per un importo di € 703.593,85.
- che con deliberazione della Giunta Comunale n. 649 del
26.06.2003 [irreperibile dall'archivio on line del Comune di Genova -
clicca qui] è stato approvato un Protocollo di Intesa per la promozione
ed il sostegno delle attività culturali e teatrali connesse alla gestione
del Teatro Gustavo Modena e dell'ex Mercato Comunale adiacente;"
Quindi si in merito al Protocollo di Intesa si precisa:
"che il suddetto Protocollo di Intesa, in
particolare prevede:
a) che il Comune prende atto della volontà espressa dalla Cooperativa
Teatro dell'Archivolto, dalla Signora Giuseppina Rando e dalla Società Collegno
2000 S.r.l. , di costituire una Fondazione, denominata Fondazione Teatro
dell'Archivolto con lo scopo di potenziare l'attività artistica, rendere più
efficiente la gestione del Teatro e consolidare le relazioni con il territorio;
b) che il Comune di Genova e la Cooperativa Teatro dell'Archivolto
convengono nella risoluzione consensuale della convenzione in atto relativa
all'affidamento in concessione amministrativa del Teatro G. Modena e dell'ex
mercato comunale adiacente;
c) che tale risoluzione sarà contestuale
all'accollo/pagamento/estinzione da parte del Comune dei mutui accesi per gli
interventi di ristrutturazione sugli immobili di proprietà comunale costituenti
il complesso teatrale Gustavo Modena ( Teatro Storico e ex mercato) e
specificatamente:
mutui relativi a finanziamenti CARIGE erogati in data 17/12/2002 per
un mutuo di € 703.593,85 pari al debito residuo al 31.12.2002 ed in data
12.7.1999 per un mutuo di lire 1.000.000.000 (un miliardo) con un debito
residuo al 31.12.2002 di € 452.588,25, garantiti entrambi da fideiussioni
del Comune di Genova;
d) la stipula di una convenzione per l'affidamento in concessione del
suddetto complesso teatrale ( Teatro storico e ex mercato ) alla Fondazione
Teatro dell'Archivolto per una durata di anni sei e ad un canone pari
al 10% del valore di mercato del canone concessorio del complesso
immobiliare...;"
Nella delibera si precisa che:
"che l'importo
da versare a Banca Carige S.p.A., considerando di effettuare l'estinzione dei
mutui citati al 1.10.2003, risulta di Euro 1.166.879,19=, comprensiva del
debito residuo al 30.6.2003, dell'onere di estinzione del 2% prevista dai
relativi contratti e degli oneri accessori"
La delibera prosegue:
"considerato
che la Fondazione Teatro dell'Archivolto - proseguendo l'opera avviata in
questi anni dalla Cooperativa - si propone di perseguire le finalità di
migliorare la fruizione del Teatro e dell'ex Mercato comunale adiacente, di
promuovere progetti culturali e teatrali in grado di garantire una gestione
efficiente e risultati artistici di qualità nonché di consolidare e valorizzare
i processi di miglioramento sociale ed economico in atto nell'area urbana di
riferimento;
Ritenuto, pertanto, di procedere alla risoluzione della convenzione
riguardante l'affidamento in concessione alla Cooperativa a Responsabilità
Limitata " Teatro dell'Archivolto" stipulata con atto di repertorio
n. 63888 in
data 26.04.2002;
Ritenuto altresì di procedere alla stipula di una nuova convenzione
con la Fondazione Teatro dell'Archivolto alle seguenti principali condizioni:
- durata: anni sei;
- canone annuo: € 6.292,80= (oltre IVA), soggetto ad
aggiornamento annuale su base Istat. Tale canone rappresenta il 10% del valore
di mercato del canone concessorio del complesso immobiliare.
- deposito cauzionale: € 1.575,00= nonché a
tutte le altre condizioni riportate nell'allegato schema di atto, quale parte
integrante e sostanziale del presente provvedimento"
Pertanto: "La Giunta P R O P O N E al Consiglio Comunale
1) di dichiarare risolta la convenzione riguardante l'affidamento in concessione
alla Cooperativa a Responsabilità Limitata " Teatro dell'Archivolto"
stipulata con atto di repertorio n. 63888 in data 26.04.2002;
2) di procedere alla stipula di una nuova convenzione con la Fondazione
Teatro dell'Archivolto alle seguenti principali condizioni:
- durata: anni sei;
- canone annuo: € 6.292,80= (oltre IVA), soggetto ad aggiornamento
annuale su base Istat. Tale canone rappresenta il 10% del valore di
mercato del canone concessorio del complesso immobiliare;
- deposito cauzionale: € 1.575,00=
nonché a tutte le altre condizioni riportate nell'allegato schema di atto,
quale parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
...
5) di procedere all'estinzione dei mutui sottoindicati intestati al
Teatro dell'Archivolto s.r.l e stipulati con Banca Carige S.p.A.
e garantiti da fideiussioni del Comune di Genova, per un importo
di Euro 1.166.879,19=comprensivo del debito residuo al
30.6.2003, onere di estinzione del 2% e oneri accessori (per
l'importo di Euro 24.643,10):
Mutuo Euro 516.456,90= Stipulato il 27.7.1999 - Debito residuo 30.6.2003
Euro 438.642,24=
Mutuo Euro 703.593,85= Stipulato il 9.1.2003 - Debito residuo 30.6.2003
Euro 703.593,85=
...
"Al momento della votazione sono presenti i consiglieri: Adorno, Basso,
Bianchi, Biggi, Biggio, Casagrande, Cosma, Dagnino, Delogu, Delpino, Farello,
Fedrazzoni, Frega, Guastavino, Lavagetto, Lecce, Maggi, Molfino,
Morelli, Morettini, Nacini, Pasero, Pilu, Porcile, Poselli, Tartarini,
Bernabò Brea, Cecconi, Costa, Garbarino, Grillo, Murolo, Pizio, Praticò, in
numero di 34.
La votazione, fatta mediante l'utilizzo del sistema elettronico di
rilevazione dei voti e con l'assistenza dei consiglieri Lavagetto,
Murolo, Nacini dà il seguente risultato:
Presenti in aula n. 34 consiglieri
Votanti n. 26 "
Voti favorevoli n. 26
Voti contrari n. =
Astenuti n. 8 (A.N.: Bernabò Brea, Murolo, Praticò; F.I.: Cecconi, Costa,
Garbarino, Grillo, Pizio)
Visto l'esito della votazione, il Presidente dichiara approvata dal
Consiglio la proposta della Giunta"
La Giunta Comunale di Giuseppe Pericu (nella foto)
propone il Consiglio di ignorare completamente la
delibera , di smentire le proprie deliberazioni, che la stessa giunta
aveva approvato! Straordinario!!!
Vediamo perchè:
A) La
delibera ,
prevedeva che la Cooperativa Teatro
dell'Archivolto si addossasse il £ 2.634.817.200 per i lavori
relativi al primo lotto.
Questo su proposta, progetto e preventivo
presentato dalla stessa Cooperativa Teatro dell'Archivolto.
Ora con
la nuova delibera proposta al Consiglio Comunale (che approva!)
prevede
di acquisire i mutui relativi ai lavori di sistemazione della ex Sala Mercato
connessa al Teatro Modena.
Ovvero si delibera di saldare come Comune
di Genova (senza oneri per la Cooperativa Teatro dell'Archivolto) la somma
di 1.166.879,19 euro! L'esatto opposto della
Convenzione sottoscritta!
B) Se ricordiamo quanto abbiamo sottolineato al punto 5
rispetto alla
delibera della GC 1576/2001,
dobbiamo registrare un'ennesima pesantissima contraddizione.
Infatti
nella delibera del 2001 si affermava che "il canone di
affitto annuo congruo è stata valutato in L. 118.920.000 più IVA (come da nota
del Settore Gestione Tecnica del Patrimonio prot. N. 54994 del
12.12.2001)".
Ora la nuova Convenzione, così come stabilito dalla delibera
del Consiglio Comunale, su proposta della Giunta, stabilisce un canone
di affitto pari a € 6.292,80! Ovvero circa 12milioni di vecchie lire, contro quanto
quantificato come congruo canone nel 2001 (118.920.000 di lire!).
C) Inoltre
nella delibera 1576/2001 si definisce di non procedere
alla riscossione dei canoni di affitto (per £ 118.920.000 annui),
considerandoli pagati attraverso le spese sostenute per il recupero del Teatro,
prima, ed ora dell'ex Sala Mercato da parte della Cooperativa Teatro
dell'Archivolto.
Tale cifra di canone e tale accordo era stato
sottoscritto dalla Cooperativa Teatro dell'Archivolto!
C bis)
Ma se la Cooperativa Teatro dell'Archivolto non ha rispettato gli
impegni assunti di copertura dei costi relativi alla ristrutturazione (
peraltro
proposta direttamente dalla Cooperativa!),
tanto che il Comune di Genova
si è accollato ed ha estinto i mutui contratti dalla Cooperativa Teatro
dell'Archivolto,
allora avrebbero dovuto essere richiesti i canoni di
affitto (sulla base della stima sottoscritta da Comune e Cooperativa, ovvero di
€ 61.417,05 più Iva). Invece nulla!
D)
Se una struttura non rispetta un accordo sottoscritto, un atto di
convenzione, con il Comune di Genova, questa dovrebbe quanto meno non essere
più considerata affidabile. Invece anche qui nulla:
il Comune deve
usare le casse pubbliche per coprire oneri spettanti ad un soggetto privato e procede
contestualmente, evitando ogni sorta di gara o (quantomeno)
trattativa
privata con più soggetti, a ri-assegnare il Complesso Teatrale G.Modena
(Teatro ed ex Sala Mercato) al medesimo soggetto, con una
nuova
convenzione in cui si stabilisce persino un canone di affitto di € 6.292,80,
di fatto pari a quello stabilito nel 1996 quando la Cooperativa si era
impegnata a coprire circa 2miliardi di vecchie lire per integrare il fondo
deliberato dal Comune (1.200.000.000 £) per i lavori di restauro del Teatri
Modena.
Ma non basta.
Infatti se è già grave il fatto che non si sia proceduto ad
una gara e non si sia tenuto conto nemmeno dell'inosservanza da parte della
Cooperativa (pur ammettendo tutte le ragioni e scusanti possibili)
rispetto
agli impegni assunti (e dalla stessa proposti e accettati!), contenuti
nella nuova convenzione (atto di repertorio n. 63888 in data 26.04.2002,
in esecuzione della deliberazione della Giunta Comunale n. 1576 del 28.12.2001),
ci sono altri, ulteriori, aspetti inquietanti. Vediamoli:
- la
Giunta Comunale approva la delibera per una nuova convenzione,
sottoscrivendo
addirittura un protocollo di intesa,
con un soggetto che non è ancora
costituito. Infatti la delibera della Giunta parla di
"costituenda
Fondazione Teatro dell'Archivolto".
- la
Fondazione Teatro dell'Archivolto infatti è stata
costituita in
data 10.07.2003 e viene
registrata alla CCIAA solo il 24.12.2003. Il
riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato, come
abbiamo visto,
da parte della Giunta Regionale è del 12.09.2003.
Ma non solo la Giunta Comunale delibera prima che venga costituita la
Fondazione, ma anche il Consiglio Comunale ha dei tempi straordinari, infatti
delibera a favore della proposta, il 16.09.2003, ovvero dopo appena 4
giorni dal riconoscimento della Regione Liguria e soprattutto senza che tale
deliberazione sia stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione
Liguria (
23.09.2003 - ).
Quali interessi?
Straordinari, non c'è che dire!
Ora occorre capire a quali interessi si sia
guardato in questa operazione.
Certamente non quelli pubblici in quanto il soggetto concessionario non
ha alleviato affatto il peso della struttura sulla P.A., bensì
la
situazione ha garantito solo alla Cooperativa Teatro dell'Archivolto di
incrementare le proprie entrate in modo costante come la tabella contenente gli
estratti dei dati contenuti nei diversi Bilanci di esercizio dimostra sfruttando
i vantaggi garantiti dal Comune, per esclusiva discrezionalità degli
amministratori [clicca qui].
Non sono nemmeno stati tutelati i cittadini. Certamente l'Archivolto ha
proposto spettacoli di qualità,
ma a fronte dell'utilizzazione di una
struttura a costi d'affitto irrisori,
i costi per biglietti ed
abbonamenti non sono stati caratterizzati certamente dalla volontà di garantire
l'accesso alla cultura ai soggetti più deboli, ovvero la maggioranza dei
residenti del Ponente e della Valpolcevera, bacino di riferimento, spesso
richiamato per valorizzare il ruolo sul territorio svolto proprio dall'Archivolto.
Si può certamente quindi affermare che pur trattandosi di programmazioni non
commerciali, queste erano rivolte ad un élite.
Ma c'è di più ed il fatto che la
Fondazione Teatro dell'Archivolto sia
di fatto la stessa struttura, con altra forma ma con la stessa dirigenza (
Giuseppina
Rando e Giorgio Gallione)
della Cooperativa Teatro dell'Archivolto,
non deve trarre in inganno.
Questo anche perchè
nella stessa Fondazione vi è la presenza
(che nella Cooperativa non c'era e fatto ben presente anche al Comune di
Genova)
di una società privata, la "
COLLEGNO 2000 srl",
che nel proprio Bilancio annuale, dal 2003 al 2006 (ultimo
bilancio attualmente disponibile negli archivi informatici delle CCIAA),
mette
in correlazione la propria partecipazione alla Fondazione Teatro
dell'Archivolto ai propri interessi per un operazione immobiliare nel
Comune di Genova. Testuale:
"Per conferimento versato quale contributo al patrimonio iniziale della Fondazione senza fini di lucro, correlata alla iniziativa immobiliare nel Comune di Genova".[]
Operazione che si desume essere,
stando a quanto affermato sia
nell'ultima Relazione allegata al Bilancio (2006), sia nel sito internet della
società,
quella relativa all'area di Fegino, acquisita tramite
l'acquisizione della società
GAMMA srl, dove
deve la COLLEGNO 2000
srl ha in programma di realizzare un Centro Commerciale.
[ - - - ]
Appare quindi davvero inquietante che una società dia il proprio supporto finanziario per la creazione di una Fondazione, quale quella dell'Archivolto, in quanto questo
serve alla società per raggiungere ben diversi interessi, prettamente privati!
Lo spirito "mutualistico" continua... tra
petrolieri e mattone
Una continuità perfetta, infatti tra chi collabora e sostiene la
Fondazione Teatro dell'Archivolto, che
è molto "alternativa" c'è la ‘
Fondazione
dei petrolieri' []
Tra i fiori all'occhiello delle attività del
duo Rando-Gallione c'è la
collaborazione con la
Fondazione Edoardo Garrone, dedicata ad
Edoardo Garrone (nella foto) che, nel 1938, avviò l'attività industriale del gruppo ERG. La stessa è stata costituita, a Genova, da
San Quirico SpA
(società holding delle famiglie Garrone e Mondini) e da
ERG SpA. E'
Periesduta da Riccardo Garrone, quello che vorrebbe utilizzare per lo
smaltimento dei residui delle raffinerie i vulcani attivi.
E visto che si sa che
"mutualità"
si coniuga sempre con i
liberi muratori, ecco che
il Comune di Genova,
con l'amministrazione Pericu e l'imperante potere del
massone, ops "mattone",
ha pensato di stringere un protocollo di intesa, come abbiamo accennato,
che affiancava all'ex Cooperativa Teatro dell'Archivolto una bella società
di costruzioni di centri commerciali! Si tratta della citata "
Collegno
2000 srl".
Questa è attiva dal Nord a Sud, si occupa di cementificare a
Palermo come a Lecce, a Torino. Poteva quindi mancare a Genova? Certo che no!
Ed allora ecco che la Collegno 2000, che per rimanere in tema ha sede presso la
"Via degli Artisti" a Torono, ed è collegata ad una miriade di
società, tutte sede a Roma in via Carlo Linneo 8, ed una Holding che ci porta
ad alcune delle speculazioni del savonese, ci tengono tanto a Genova.
Qui avevano già realizzato alcune opere, come la riconversione dell'area di
Campi, dove sorge Castorama [clicca qui], ma il loro vero sogno nel cuore è
realizzare il centro commerciale nell'area di Fegino, dove sorgeva una
vecchia raffineria e che ora è l'area di Via E. Ferri dove sorgono due società
di cui abbiamo già parlato: la Sviluppo FE.AL (alias Fegino Cinque)
e la EcoGe, le società principali della galassia della famiglia
Mamone.
L'arte del "Chiagni e Fotti"
Quelli che piangono pur essendo beneficiari di sostegni senza pari non si cono
mai piaciuti. Anche perché si tratta di soldi pubblici, di spazi pubblici!
Nonostante la mole di contributi che il Teatro dell'Archivolto (prima come
Cooperativa e poi come Fondazione) riceve dalle Istituzioni, almeno la decenza
di non piangere miseria. Invece, da grandi artisti, riescono sempre a mostrarsi
come ‘vittime, abbandonate’. Ricevono milioni di contributi pubblici
(ministeriali, regionali, provinciali, comunali) da Fondazioni (Carige e San
Paolo in testa), hanno un gioiello di Teatro, praticamente gratis, perché non
si può dire che un canone di affitto di nemmeno 7mila euro annui sia gravoso
(costa meno di un monolocale!). Eppure loro piangono... mentre intanto incassano!
D'altronde il loro legame con il "Maestrale" di Liguria, alias
Claudio Burlando (nella foto), è noto. C'è chi ricorda che in occasione dell'inaugurazione
del Teatro, nel 1997, il "balcone" riservato al Sindaco non poteva
ospitare Adriano Sansa, ancora in carica, perché era stato destinato dal Teatro
dell'Archivolto a Claudio Burlando.
Eppure è evidente che da quando Burlando è arrivato in Regione ed ancor prima
Giuseppe Pericu ha scalzato Sansa, la pioggia di contributi sull'Archivolto è stata
senza precedenti.
Di fatto la grandissima parte dei lavori che spettavano alla Cooperativa sono
stati coperti dai soldi pubblici, di fatto hanno avuto rinnovata la convenzione
che gli assegna la gestione – nonostante tutto quello che abbiamo visto – senza
che nemmeno passasse l'ombra dell'idea in Comune di indire una gara per la
gestione del Complesso Teatrale G.Modena.
E di fronte a tutto questo loro piangono… intanto gli altri soffocano, senza
spazi e senza opportunità, ma certamente questi altri hanno una grande colpa,
non sono "amici degli amici"
e qui, come hanno lucidamente e documentalmente evidenziato Marco Preve e Ferruccio Sansa nel libro-inchiesta "Il Partito del Cemento" il potere è quello di Burlando (in tandem con
Scajola) e se non sei amico del Potere per te, in terra di Liguria, non c'è proprio
scampo.
Ora spunta fuori anche un legame tra Teatro e Cemento, in cui una società di costruttori dichiara apertamente - come abbiamo visto - nel proprio Bilancio (dal 2003 ad oggi!) che ha investito qualcosa nella Fondazione Archivolto, perchè questo serve all'iniziativa immobiliare che hanno in programma a Genova. E poi qualcuno dice che questa realtà non è inquietante?
Pina Rando a Mentelocale, il 14 settembre 2005, ha dichiarato: "…e
quest'anno abbiamo persino ricevuto una telefonata dalla Regione! Mai successo
prima".
Ecco: dal prossimo anno, accontentala... fatele qualche telefonata in più, in fondo queste non costano tanto... ma non ‘fottete’ gli altri, abbiate più rispetto del principio della buona
e corretta amministrazione della cosa pubblica.
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NOTA SULLA COLLEGNO 2000
La Proprietà della COLLEGNO
2000 srl è della NO LIMITS 2005 srl, della INLAND REALTY spa
e della CDS HOLDING spa.
La CDS HOLDING spa è già conosciuta qui in Liguria in quanto socia della
famiglia del teardiano doc, l'Avv. Federico Barbano. Infatti la
holding, con la ALFA COSTRUZIONI dei Barbano è socia nella NEW CO.
VARAZZE srl di Savona. Oltre alla proprietà li univa sino al 2008 anche un
Consigliere di Amministrazione Enrico Biffi.
Le quote di proprietà della COLLEGNO 2000 srl nel 2007 erano tutte in pegno
alla MULTI VESTE ITALY 4 srl (di proprietà della MULTI VESTE 212 B.V
- Olanda - a sua volta in pegno a INTESA SANPAOLO spa, UNICREDIT CORPORATE
BANKING spa, MEDIOCREVAL spa, CREDITOSICILICIANO spa)
Guardiamo un po' più da vicino.
La NEW CO. VARAZZE srl è stata tra i promotori dell'intervento del retroporto
di Varazze che è caratterizzato, come ogni opera cosiddetta di
"riqualificazione" in terra di Liguria, da colate di cemento. Infatti
per l'edificazione nel retroporto sono previsti 37mila metri cubi e nella zona
dei cantieri Baglietto 19.000. Il progetto è stato oggetto di una pesante
contestazione, con richiesta di referendum, perchè i cittadini non accettavano
una colata di cemento che chiaramente rappresenta solo enormi vantaggi
economici agli attuatori del progetto senza un adeguato ritorno per la città di
Varazze.
Ma ad unire COLLEGGIO 2000 srl, CDS HOLDING spa e NEW CO.
VARAZZE srl vi è un comune professionista. Si tratta dell'Arch. Enrico
Caprioglio, "libero professionista. consulente, con contratto
pluriennale, per le operazioni immobiliari della Castorama Italia sul
territorio nazionale. Consulente con contratto sino al 2007 della GS gruppo
Carrefour per lo sviluppo di operazioni immobiliari per la realizzazioni di
centri commerciali nelle città di Genova, Padova, Roma. Consulente per lo
sviluppo della rete della Flunch Italia srl con contratto biennale. Consulente
con contratto triennale della società Collegno 2000 srl per lo sviluppo
e la valorizzazione di operazioni immobiliari di proprietà. Consulente per la
società CDS Costruzioni Holding SpA per la valorizzazione di iniziative
immobiliari"."membro del Cda della società New
Co. Savona (gemella della New Co. Varazze, anche questa legata
alla famiglia Barbano, ndr) per lo sviluppo ed il recupero di un area
industriale dismessa nel Comune di Savona di mq.50.000 per la realizzazione di mq.34.000
di funzioni commerciali, artigianali, ricettive. Ruolo operativo come
Projet Manager." Nel 2004 è sempre "membro del Cda della
società New Co. Varazze creata per lo sviluppo ed il recupero di un
area industriale dismessa di mq. 20.000 con la previsione della realizzazione
di mc. 30.000 di residenziale nel Comune di Varazze. Ruolo operativo come
Projet-Manager".
"Le successive operazioni sono oggetto dello specifico incarico di
consulenza da parte della Collegno 2000 srl e coinvolgono in maniera determinante
lo scrivente anche in qualità di progettista.
Torino Collegno - ampliamento del centro commerciale esistente su di un
area di mq.110.000 per la realizzazione di un negozio IKEA di mq 27.000 e di
ulteriori superfici per mq. 14.000
Torino Collegno Elbi - La ricollocazione di una fabbrica la Elbi (Bitron)
in un nuovo sito sempre nella cintura torinese permetterà la salvaguardia di
circa 900 posti di lavoro. La vecchia fabbrica dovrà essere recuperata
trovandosi nel cuore della città. Il progetto, in fase di analisi della
amministrazione Comunale, prevede la realizzazione di un centro servizi, di
circa mq. 22.000 e di residenze per circa mq. 14.000 oltre ad un parcheggio di
interscambio per la fermata della nuova metropolitana
Cassano Magnago (VA) Terreno di mq 120.000 proposta di variante
urbanistica per la realizzazione di un parco tematico di mq 27.000 più un hotel
di mq 7000. Procedura di accordo di programma.
Torre Annunziata (NA) contratto d'area Torrese Stabiese progetto Pompei
2000 mq. 60.000 master plan e piano attuativo."
La strada dell'Arch. Caprioglio si intreccia con la Collegno 2000
anche a Genova e Torino.
"Genova - Area centrale di campi - Castorama per mq 9000, Unieuro
ed altro commerciale per mq. 4000 circa, artigianale ed artigianale di servizio
mq. 15.000. Opere infrastrutturali rilevanti: piazza pubblica e collegamento
alla villa Casanova mediante lo scavalco di C.so Perrone. Nell'ambito
dell'impegno per lo sviluppo di tale intervento ho ricoperto per due anni la
carica dei membro del Cda del Co.Ge.Ser la società di gestione dell'intera area
di Campi.
Torino Collegno: Realizzazione del parco commerciale La Certosa
composto da un centro commerciale ad insegna Carrefour mq. 30.000 circa, di un
Edificio Castorama mq 8000, un Hotel di categoria superiore con 220 camere. Per
conto del consorzio composto dalla Castorama, Carrefour e Collegno2000 srl lo
scrivente ha svolto attività di projet-manager per la realizzazione di un
sistema di svincoli (oggi aperti al traffico) dalla tangenziale di Torino, in
concerto con ANAS, ATIVA e Provincia di Torino."
[Gli estratti tra virgolette ed in corsivo sono tratti integralmente dal Curriculum vitae
dell'Architetto E.Caprioglio]
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