Sulla querela presentata lo scorso anno, contro il presidente della Casa della Legalità dal pm savonese Alberto Landolfi, per la Procura di Torino adesso è tutto da rifare.
Stamane si è tenuta al Palazzo di Giustizia di Torino, dinnanzi al GUP, l'udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura. Sulla base del capo di imputazione promosso dal pm torinese Enrico Arnaldi di Balme, la difesa dell'avv. Riccardo Di Rella ha avanzato, sia per Abbondanza della Casa della Legalità sia per Irene Campari del Circolo Pasolini di Pavia - che aveva ri-pubblicato l'articolo per cui il Landolfi si era risentito -, la questione della competenza territoriale in quanto se si contesta il reato di diffamazione e l'aggravante dell'art. 13 della legge sulla stampa 47 del 1948, allora la sede competente è quella dove avviene la pubblicazione, e quindi per internet è il luogo ove ha sede il server.
Il GUP si è ritirato per decidere e dopo una lunga attesa è tornato in aula dando lettura della decisione: ha considerato non applicabile l'aggravante della Legge 47/1948, in quanto le pubblicazioni in internet non possono essere considerate come "stampa", come invece richiedeva il pm Alberto Landolfi nella sua querela ed il pm Enrico Arnaldi di Balme, titolare del fascicolo presso la Procura di Torino. Venendo quindi meno l'aggravante, il GUP, ha deciso di non procedere al rinvio a giudizio di Abbondanza per la Casa della Legalità e di Irene Campari del Circolo Pasolini di Pavia, ordinando l'invio degli atti relativi al sito pavese - - alla Procura presso il Tribunale di Pavia e la restituzione di quelli relativi al sito della Casa della Legalità - casadellalegalita.org - al pm di Torino - in questo caso sede competente - in quanto il Landolfi nella sua querela dichiara che non ha saputo dell'articolo della Casa della Legalità in questione leggendo il sito, bensì dalla lettura dell'e-mail (della newsletter) della Casa della Legalità.
In attesa che le rispettive Procure valutino il da farsi, dopo la cancellazione dell'aggravante contestata ed il non effettuato rinvio a giudizio da parte del GUP, siamo lieti di aver appreso che il pm Alberto Landolfi è un attento lettore del nostro sito... perché probabilmente ci tiene ad essere informato... visto che è iscritto nella newsletter di quei pericolosi "banditi" della Casa della Legalità.
L'articolo del 3.10.2009 oggetto di querela:
Il pm delle "prescrizioni" fa lezione... a Savona succede anche questo
Gli altri articoli della Casa della Legalità sul pm savonese:
18.09.2009
Il pm Landolfi torna alla carica... da Savona
22.09.2009
Sul pm Landolfi intervenga il CSM - esposto della Casa della Legalita'