Partiamo dalla notizia del giorno: per un vizio di forma (relativo ad una notifica) la Corte di Appello di Genova ha annullato la condanna a tre anni di reclusione inflitta a Gino MAMONE dal Tribunale di Genova per la corruzione relativa ad una variante urbanistica sull'area dell'ex Oleificio Gaslini. Processo da rifare (con prescrizione incombente che scatterà a maggio 2014) per lui e per Paolo STRIANO, ex assessore e consiglire comunale - uomo di MONTELEONE Rosario -.
Ma di filoni giudiziari sui MAMONE ce ne sono molti (da Genova e non solo) e quindi, nell'attesa che giungano a conclusione, noi facciamo un viaggio nei cantieri genovesi e non solo. In quelli dei MAMONE, ma non solo...
Nonostante il provvedimento adottato dalla Prefettura di Genova (informativa atipica antimafia) e le risultanze delle indagini, con risvolti ampiamente pubblici, la ECO-GE ha continuato ad operare e continua ad operare, come meglio si vedrà.
Risulta inoltre una consistente presenza della PA.MO.TER. (citata negli atti dell'inchiesta "PANDORA") nei cantieri di RFI per il Nodo Ferroviario di Genova così come già era stata assegnatario di subappalto per la rete ferroviaria nel nord Tirreno (Parma-La Spezia). La società di PASCUCCI (che ci risulta avere intrattenuto anche amichevoli rapporti con DI PIETRO, che avebbe molto apprezzato il suo caffè) è tornata, si può dire, alla grande dall'esperienza in Romania...
Abbiamo assistito ad un aumento degli incarichi pubblici alla società CO.S.PE.F. di quell'Antonio FURFARO che già operava con il vecchio Luigi MAMONE e che, con traquillità assoluta, ai giornalisti de "Il Secolo XIX" dichiarò che lui non partecipa alle gare d'appalto per guadagnare ma perchè deve "CAMBIARE I SOLDI".
E poi un appaltino privato molto curioso, quello della TELECOM, che tra uno scavo e l'altro, non ha visto mezzo cartello cantiere nella zona che abbiamo monitorato...
Cantieri e news sui MAMONE (e non solo)...
Quando nell'aprile 2011 uscì la notizia del video - da noi recuerato e fornito mesi prima all'Autorità Giudiziaria - relativo al "battesimo" in casa Mamone, sulle alture di Borzoli, a Genova, nel 1993, ed è scoppiato un putuferio con la tensione che saliva alta. I boss storici della 'ndrangheta (Franco RAMPINO e Carmelo GULLACE) che brindano con Gino MAMONE davanti a cui si apre la stagione del grande monopio con la sua ECO-GE (vedi qui).
Tra il 19 e 20 novembre 2011 ci venne segnalato che Simone MAMONE (figlio riconosciuto di Luigi MAMONE ma avuto in una relazione extraconiugare) sarebbe stato vittima di un pesante pestaggio. Non sappiamo se denunciato e nemmeno la ragione di questo episodio, se effettivamente vi è stato.
Se traspariva, in parallelo, la voce che dalla Calabria fosse arrivato l'ordine di "insabbiarsi" (pensare a trasferirsi all'estero) e far tornare a "mamma" quando "mamma" aveva fornito, ci giunse voce di una "riunione" in cui le varie famiglie della 'Ndrangheta presenti in Liguria avevano indivuato una strategia da seguire e che vedeva anche come obiettivo quello di "risolvere il problema", ovvero quello che le famigliole identificavano come "il problema": il presidente della Casa della Legalità, Christian Abbondanza.
Tornando alla famiglia MAMONE, un'altra segnalazione che ci arrivò - su cui non possiamo, come nel caso di Simone MAMONE, nè confermare nè smentire, è che anche Vinceno MAMONE con il figlio se la sarebbero vista brutta quando, a bordo della loro auto, hanno rischiato di essere buttati fuori strada da un SUV Volkswagen targato CO*****.
Nei giorni seguenti un escavatore della ECO-GE, a quanto referitoci per un incendio doloso, andava a fuoco nella zona di Arquata Scrivia. Su questo fatto vi è invece una confema. Infatti se i MAMONE non hanno denunciato tale attentato, il fatto che questo si sia consumato (e non sia stato denunciato) emerge da intercettazioni telefoniche di un'ampia inchiesta della DDA di Torino attivata a seguito di nostri Esposti e che avrebbe fatto anche emergere un traffico d'armi, oltre che individuato le responsabilità di un ampia rete dedita al traffico e smaltimento illecito dei rifiuti (e terre inquinate) con epicentro nell'alessandrino.
A quanto ci veniva segnalato l'elemento di “conflittualità” principale all'interno della famiglia MAMONE è stato rappresentato dalla Ines CAPUANA, moglie di Gino MAMONE e collocata da questi al vertice "formale" della ECO-GE (visto che poi, in realtà, l'amministratore di fatto è sempre rimasto Gino MAMONE) al fine di tentare di eludere gli eventuali provvedimenti preventivi conseguenti alle indagini.
Sul fatto che la ECO-GE abbia avuto un cambio di “amministratore” solo formale e che, di fatto, la gestione sia sempre stata in capo al Gino MAMONE, è opportuno ricordare che sul sito internet della ECO-GE è pubblicata la visura camerale della stessa impresa ove risulta sempre come Amministratore il Gino MAMONE.
Tralasciando altri dettagli andiamo al dunque. La diversa strategia su cosa fare della ECO-GE. O meglio su come far "sparire" la ECO-GE prima che le inchiesta la travolgessero definitivamente. Si ventilava (come poi è avvenuto) di far uscire parte dei fondi della ECO-GE con la liquidazione di Antonio MAMONE cl. 64, fratello di Gino, Vincenzo e Caterina (e Simone).
Scattava la "cassa integrazione" per gli operai della ECO-GE.
Si facevano insistenti le voci (che poi - in parte - si concretizzeranno, dando conferma a quanto segnalammo) della messa in LIQUIDAZIONE della ECO-GE.
Se nel frattempo si parlava di un grosso lavoro nella zona di Milano si trattava, in parallelo, per la cessione dell'azienda - a quanto abbiamo appreso - con la RECIPOIL SRL (con sede in via Laiasso 1/R Genova), dopo alcune voci che, invece, indicavano un passaggio di mezzi alla PAMOTER.
La messa in liquidazione della ECO-GE si è concretizzata con la nomina del Liquidatore e con una riunione – nel mese del luglio scorso - a cui lo stesso ha chiamato i dipendenti per preannunciare la cessazione della cassa integrazione finalizzata al rientro in servizio e quindi la successiva lettera di licenziamento.
Nel frattempo la ECO-GE macinava lavori anche se si parlava di chiusura imminente. A metà settembre - a quanto ci risulta - il Liquidatore ha invece annunciato che non si procederà più al licenziamento e nemmeno alla liquidazione della ECO-GE che, anzi, ECO-GE aveva acquisito “due grossi appalti” vicino Roma (dove intende trasferire un ampio numero di operai e mezzi per un lavoro che dovrebbe durare diversi anni).
Nel frattempo la “regia” dell'impresa è sempre in mano a Gino MAMONE.
La CAPUANA si sarebbe trasferita in Svizzera dove - nei fine settimana - viene raggiunta dal Gino MAMONE. (Una meta vicina, la SVIZZERA, dove tra l'altro l'ex moglie di Vincenzo MAMONE aveva denunciato esservi diversi conti correnti bancari riconducibili ai MAMONE & friends... I GULLACE, che un tempo avevano una roccaforte in Canada, invece, parallelamente puntano sull'AUSTRALIA, ed in particolare a Melbourne, dove si è anche tenuto un capodanno con centinaia di parenti e affiliati).
La fuoriuscita dalla ECO-GE di MAMONE Antonio cl. 64 si era già concretizzata, come detto. Questi ha proceduto alla creazione formale di un impresa la “VALFER GENOVA SRL” (partita IVA 02112050998), unitamente alla moglie LICCO Gaetana (detta Tanya).
La VALFER GENOVA SRL, che ha un capitale sociale di 10.000 euro ed un'unità locale di Busalla, ha come oggetto sociale “... LE SEGUENTI ATTIVITA': DEMOLIZIONI INDUSTRIALI, SCAVI E MOVIMENTO TERRA, COMMERCIO E LAVORAZIONE DI MATERIALI IN LEGNO, PLASTICA E VETRO, ROTTAMI METALLICI, PREPARAZIONE CANTIERI. LA SOCIETA' PUO' ALTRESI' COMPIERE SENZA RIVOLGERSI AL PUBBLICO E COMUNQUE NEL RISPETTO DEI DIVIETI E DEI PRINCIPI DI CUI AL DECRETO LEGISL. 24/02/1998 N.58 ED ALLA L.197/91, IN VIA NON PREVALENTE MA COMPLEMENTARE ALL' OGGETTO SOCIALE, TUTTE LE OPERAZIONI FINANZIARIE, MOBILIARI ED IMMOBILIARI RITENUTE DALL'ORGANO SOCIALE COMPETENTE NECESSARIE OD OPPORTUNE PER IL RAGGIUNGIMENTO DELL'OGGETTO SOCIALE.”
Vita breve però della nuova impresa. Un investimento lampo che poi rientra subito... Costituita in data 4 aprile 2012 e posta in scioglimento e liquidazione il 11 aprile 2013.
Analoga operazione di creazione di un'impresa che, in quel caso si interponeva come “fornitore” alla ECO-GE, era già stata promossa negli anni passati attraverso il giovane MAMONE Luigi figlio di Vincenzo.
Se abbiamo già parlato dei vecchi lavori della ECO-GE per COOPSETTE (vedi FIUMARA, SAN BIAGIO, IPERCOOP,...), così come di quelli affidatigli nell'ambito della bonifica dell'ACNA di Cengio, con un subappalto, nell'era del Commissario Straordinario ex Prefetto ROMANO, ora facciamo una carellata fotografica (con una selezione di immagini) dei principali lavori dell'ECO-GE da quando scattò l'informativa atipica antimafia promossa dal Prefetto di Genova...
EMERGENZA ALLUVIONE SESTRI PONENTE - 2010
Nell'ottobre 2010 i mezzi della ECO-GE operavano nell'ambito dei lavori per l'emergenza conseguente all'alluvione a Sestri Ponente, come dimostrano alcuni filmati in nostro possesso.
Dalle informazioni raccolte si apprende che detti incarichi siano stati affidati non direttamente dal COMUNE bensì attraverso le società pubbliche del COMUNE, quali AMIU ed ASTER. (Giunta comunale Marta VINCENZI)
EMERGENZA ALLUVIONE VAL BISAGNO - 2011
Nel novembre 2011 i mezzi ed il personale della ECO-GE operavano nell'ambito dei lavori per l'emergenza conseguente all'alluvione in Valbisagno (sia in Piazzale Adriatico che in via Fereggiano, Brignole e nell'area stoccaggio allestita in Piazzale Kennedy), come dimostrano alcuni filmati e fotografie in nostro possesso.
Dalle informazioni raccolte si apprende che, come per l'anno precedente, detti incarichi sarebbero stati affidati tramite AMIU ed ASTER. (Giunta comunale Marta VINCENZI)
LAVORI D'URGENZA PER SOCIETA' GRUPPO IREN
Nel dicembre 2012 la ECO-GE continuava ad operare per le imprese del GRUPPO IREN in interventi di pronto intervento. Di seguito foto di uno di detti cantieri, in questo specifico nel quartiere di San Fruttuoso.
I CANTIERI DELLA GENOVA HI-TECH
Ininterrottamente dall'avvio dei cantieri la ECO-GE ha operato nell'ambito dei lavori per la GENOVA HI-TECH. Se inizialmente questa aveva una posizione “marginale” nei subappalti, ha acquisito con il tempo una sempre maggiore presenza acquisendo, di fatto, quasi la totalità dei cantieri. In detta sede operava la “BIELLA SCAVI” (si veda Operazione TENACIA – DDA Milano) che dall'avere inizialmente la quasi totalità dei subappalti ha visto crollare la propria presenza (scalzata di fatto dalla ECO-GE). Per un determinato periodo – come avevamo già reso noto – operava nell'ambito di uno dei cantieri degli Erzelli anche la SCAVOTER dei FOTIA. A seguito di una nostra pubblicazione, nel 2011, con foto dei mezzi in opera la SCAVO-TER (che non risultava in alcun cartello di cantiere) è svanita nel nulla, mentre la ECO-GE aumentava ancora la propria presenza sia con gestione di lavori autonoma sia unitamente alla “BIELLA SCAVI”.
Anche in questo ambito abbiamo a dimostrazione dei fatti indicati sia video che foto dei diversi sopralluoghi da noi effettuati. Di seguito se ne producono alcune a riscontro.
Il cantiere in questione, pur essendo gestito dalla “GENOVA HIGH TECH SPA” (società privata) per la realizzazione dell'operazione “Erzelli” ha non solo avuto concessioni pubbliche ma anche una forte spinta per conquistare un sostegno economico pubblico attraverso l'impegno al trasferimento in detta sede di strutture pubbliche come l'Università di Ingegneria (in particolar modo perseguito dal Presidente della Regione Claudio BURLANDO).
[stato dei cantieri a fine marzo 2011]
2011 (ECO-GE, SCAVO-TER, BIELLA SCAVI)
2012 (ECO-GE)
LAVORI NELL'AMBITO DEL PORTO DI GENOVA - AREA MULTEDO
Nell'ambito dell'area portuale di Genova, presso la zona di Multedo (porto petroli), risultavano presenti, sino ai mesi scorsi, e non si può escludere che siano ancora presenti, cassoni della ECO-GE a testimoniare attività da questa svolte anche in tale ambito.
cassoni ECO-GE Area Portuale (zona Multedo) - 10 giugno 2013
cassoni ECO-GE Area Portuale (zona Multedo) - 15 giugno 2013
AREE CORNIGLIANO EX ACCIAIERIE
Nell'ambito dei cantieri delle aree ex Acciaierie di Cornigliano continua ad operare la ECOGE. Ciò avviene nonostante il cambio formale dei vertici della società pubblica “SVILUPPO GENOVA” (a seguito dell'emergere dell'inchiesta “PANDORA” ed anche in presenza della formale Informativa “atipica” antimafia emessa dalla Prefettura).
I mezzi della stessa hanno continuato e continuano ad operare con subappalto. In alcune giornate operavano unitamente alla “F.LLI BAGNASCO” con cui già operavano nell'ambito dell'area ex ACNA di Cengio e con cui risulta essere in costante rapporto la SCAVO-TER dei FOTIA.
Anche in questo ambito abbiamo a dimostrazione dei fatti indicati molteplici video e foto che documentano tale presenza ininterrotta nei cantieri in questione. Qui si indicano alcune immagini del 2013.
GENNAIO 2013
APRILE 2013
GIUGNO 2013
NOVEMBRE 2013
CANTIERI RFI E GRANDI STAZIONI
In questo ambito risultano operare sia la ECO-GE che altre imprese citate negli atti dell'inchiesta sul “cartello” dei MAMONE (inchiesta PANDORA), quali PAMO.TER. e DE.SPE.. Appare anche verosimile – stando alle intercettazioni tra il Gino MAMONE e gli AVIGNONE – che abbia operato anche la SCA.MO.TER (o altra impresa) degli AVIGNONE.
- STAZIONE BRIGNOLE – “GRANDI STAZIONI SPA” “RFI SPA”
Da alcuni mesi opera nell'area del cantiere dei lavori promossi dal “GRANDI STAZIONI SPA” e “RFI SPA” relativi alla STAZIONE DI GENOVA BRIGNOLE proprio la ECO-GE.
Pare non possa che trattarsi di un un subappalto relativo a lavori scavo e movimento terra (lavori accertati essere eseguiti dalla ECO-GE.
Tale presenza risulta essere avvenuta nel cantiere in questione a seguito della messa in LIQUIDAZIONE della stessa ECO-GE.
Se l'appalto in questione risulta essere stato assegnato alla “GUERRATO SPA” (dall'ottobre 2012) []– con anche accordi tra impresa e REGIONE LIGURIA []- dai committenti “GRANDI STAZIONI SPA” e “RFI SPA” e tale incarico risulta riportato nel cartello cantiere dove l'incarico alla ECO-GE non compare in alcun modo.
CARTELLO CANTIERE DAVANTI AD AREA DI SCAVO
e CARTELLO CANTIERE DAVANTI A FACCIATA STAZIONE BRIGNOLE
Nell'immagine qui sopra si vede una donna sotto l'escatore in
attività, sul bordo di uno scavo, priva di ogni protezione.
- STAZIONE PRINCIPE – “GRANDI STAZIONI SPA” “RFI SPA”
La Stazione Principe è oggetto, come quella di Genova Brignole, di un intervento di ristrutturazione ed adeguamento seguito con “RFI” dalla “GRANDI STAZIONI SPA”.
Inoltre la Stazione Principe è contemporaneamente coinvolta nei lavori per l'adeguamento del NODO FERROVIARIO che coinvolgono parte dell'area della Stazione.
Per quanto concerne l'appalto per la sistemazione della struttura “STAZIONE” è il medesimo che è stato già indicato per la Stazione di Genova Brignole.
Per quanto concerne i lavori in subappalto relativi all'adeguamento del “NODO FERROVIARIO” ad operare vi è la PA.MO.TER.
cartello cantiere inerenti i lavori nell'ambito della riqualificazione della STAZIONE
mezzi PAMOTER nel cantiere relativo al NODO FERROVIARIO
- SCALO TERRALBA – LAVORI NODO FERROVIARIO
Nell'ambito del cantiere “RFI” ed “ITALFER”, come si evince dal cartello-cantiere, vede come “appaltatore” il “CONSORZIO STABILE EURECA” composto da “CMB – COOPERATIVA MURATORI E BRACCIANTI DI CARPI”, “UNIECO” e “CLF COSTRUZIONI LINEE FERROVIARIE” (legata ad UNIECO), e che tra le imprese con subappalti vi sono la “PA.MO.TER” e la “DE.SPE” (già indicate nell'Informativa “PANDORA”, con la DE.SPE. individuata come “aderente” al “cartello” del MAMONE per il controllo degli appalti e subappalti nei cantieri di Cornigliano)
- VALPOLCEVERA – LAVORI NODO FERROVIARIO
Si tratta di uno dei cantieri “gemelli” rispetto a quello di TERRALBA. Nell'ambito del cantiere “RFI” ed “ITALFER”, come si evince dal cartello-cantiere, vede come “appaltatore” il già citato “CONSORZIO STABILE EURECA” composto da “CMB – COOPERATIVA MURATORI E BRACCIANTI DI CARPI”, “UNIECO” e “CLF COSTRUZIONI LINEE FERROVIARIE” (legata ad UNIECO), e che tra le imprese con subappalti vi sono la “PA.MO.TER” e la “DE.SPE” (già indicate nell'Informativa “PANDORA”, con la DE.SPE. individuata come “aderente” al “cartello” del MAMONE per il controllo degli appalti e subappalti nei cantieri di Cornigliano).
In questo caso però le aree “cantiere” e gli accessi agli stessi risultano molteplici. Tra questi uno presso la Stazione Ferroviaria di Rivarolo; uno nell'area ex cargo a Rivarolo, in sponda destra Polcevera, adiacente alla rotatoria di Via Ferri; uno in corrispondenza dell'area di Fegino adiacente la sede della ECO-GE; uno in sponda destra più a valle della stazione di Rivarolo, uno in via della Pietra (nella medesima area vi è un ulteriore accesso da Via del Campasso); uno a Trasta.
Nell'area cantiere tra via della Pietra e via del Campasso è presente un'area adibita, a quanto pare, a "stoccaggio" ove ci era stato segnalato (senza riscontro) siano stati presenti in opera anche mezzi della ECO-GE, e dove certamente operano i mezzi PA.MO.TER.
Mezzi PAMOTER verso l'accesso di via della Pietra
Mezzo PAMOTER nell'area con accesso da via Trasta
Area cantiere con accessi da via Campasso e via della Pietra
Area cantiere adiacente Stazione Ferroviaria di Rivarolo Cartello Cantiere reso praticamente illeggibile
Nell'ambito del cantiere del Nodo Ferroviario di Genova (RFI – ITALFER) è stato assegnato contestualmente all'appalto (CONSORZIO EURECA) sulla tratta ferroviaria anche la costruzione della Caserma dei Carabinieri di Rivarolo (che dovrebbe andare ad ospitare tutte le attuali sezioni di Fegino e Bolzaneto). Tale fatto ci è stato confermato dal Provveditorato ai LLPP, da noi contattato per sapere chi seguisse la costruzione di tale caserma. Il fatto è confermato dal prospetto online sui lavori del NODO FERROVIARIO di Genova ().
La struttura adibita a nuova Stazione dell' Arma dei Carabinieri è in fase di costruzione nell'area a nord della Stazione Ferroviaria di Rivarolo. I lavori sono stati sospesi per oltre un anno e sono ripresi – a quanto segnalatoci – solo alcune settimane fa...
Chissà se la caserma in costruzione che vediamo sempre ferma allo stato di "scheletro" non sia - visto che qualcuno dice che i lavori vanno avanti (mah) - un'illusione ottica, magari dovuta all'uso di cemento depotenziato, talmente depotenziato che non si vede.
** CASERMA CARABINIERI E GLI AVIGNONE **
In merito a detto cantiere – ovvero quello relativo alla costruzione della Caserma o comunque quello relativo ai lavori nell'area ferroviaria di Rivarolo – si deve considerare la possibilità che ad operare (per scavi e movimento terra) siano stati anche gli AVIGNONE con una delle loro imprese (si presume la SCA.MO.TER.). Tale supposizione deriva dal contenuto di alcune intercettazioni telefoniche tra AVIGNONE Domenico (già segnalato per 416 BIS, indicato come appartenente alla cosca SANTAITI-GIOFFRE' ed omicida nel 1992, 1994 e nel 2003 ) ed il MAMONE Gino agli atti dell'inchiesta “PANDORA” e che di seguito si riportano:
(...) Data Fonia: 23/03/2007 ora: 11.21.43 (…)
MAMONE Gino = G - AVIGNONE Domenico = D
D: e... sono MIMMO... GINO...
G: ciao MIMMO come stai?
D: bene... bene... ascoltami
G: dove sei?
D: io qua in giro, io so..i ieri sono andato a veder...la il posto
G: ah
D: per il lavoro
G: ottimo
D: là quello... che e proprio dove c'è la stazione RIVAROLO
G: come è comodo... o è incasinato?
D: ma è co... è la strada dove c'è la stazione di RIVAROLO subito dopo
G: ah..
D: il ponte
G: bene... bene...
D: è su... e... la strada diceva là però bisogna vedere se gli allacci vanno fatti
dentro fuori, perché sai ci sono dei...
G: ..inc.le.. questo qua poi lo vediamo un attimino nel dettaglio, tu comincia a farti venire un idea poi quando c'abbiamo sotto le mani lui facciamo tutto che c'è da fare... eh?
D: e perché bisogna vedere la cosa è da fare... dentro perché fuori diciamo lo spazio c'è però
G: mh
D: se le cose bisogna farla...
G: vabbè poi lo sediamo al tavolo e ci parliamo
D: ..inc.le...
G: insieme a lui... eh
D: hm
G: ve bene?
D: va bene... quando... ma l'appuntamento quando lo fissiamo? ..inc.le..
G: settimana prossima ci ..inc.le.. al tavolo perché questo è un po' incasinato però lo cerchiamo di sedere al tavolo un minuto.. eh...
D: hm... va bene
G: tutto a posto?
D: tutto bene si
Si salutano
(…) Data Fonia: 10/08/2007 ora: 17:57:59 (…)
AVIGNONE Domenico = A - MAMONE Gino = M
M: dimmi Mimmo?
A: si Gino
M: ciao dimmi tutto
A: non ho sentito che ero ...inc.le
M: eh si ero... eh eh eh
A: ascolta, c'hai 'sti geometri che sono quasi quasi mi impiccano ah ah!
M: ma no e che preso per il collo perché lì... tu speriamo di prendere il resto del lavoro eh!!
A: lo so... si no me l'ha spiegato... inc.le guarda che stiamo proprio già eravamo proprio a filo a filo a filo
M: si lo so lo so
A: io gliel'ho detto se lo dobbiamo farlo lo facciamo non è che
M: ma dobbiamo farlo solo perché poi domani li c'è da fare tutti i lavori di scavi di cose...
A: si ma te adesso è una cosa perché eventualmente.. inc.le... loro quindi non è...
M: eh ehh
A: non è che ci voglio... però neanche andare a rimetterci Gino
M: no no dai... che ci mandi della gente che si metta lì e il lavoro lo fa capito?
A: io gliel'ho detto cerchiamo di mettere tutto però se c'è bisogno di una mano poi che ce la diano eventualmente con... delle cose... che ci viene incontro anche lui sul lavoro diciamo... inc.le (rumori sottofondo)
M: vabbuò dai! Vediamo di farlo dai
A: ti dico già il prezzo l'avevamo tirato tirato tirato perché però a scendere ancora... è un po'...
M: eh lo so purtroppo lì è così guarda Mimmo poi li ci sarà futuro speriamo che facciano tutto il resto del lavoro dai!
A: mh va bo Gino
M: inc.le... tutti... ciao caro
A: ma tu vai fuori? o M: no vado in campagna poi lavoro perché c'ho d'andare anche in Sicilia di un lavoro in raffineria in Sicilia sono incasinato guarda!
A: fino a che ora ci sei?
M: adesso sto andando via... inc.le..
A: che c'ho un pensiero da portarti
M: ah... io sto qua mezzoretta guarda
A: mh se ce la faccio... inc.le...
M: ehhh?
A: lunedì ci sei?
M: no no lunedì non ci sono che sono a Milano tutto il giorno perché...
A: va beh se ce la faccio passo prima che vai via... dai
M: se no c'è Ninetto! Ce lo lasci a Ninetto [Antonio MAMONE cl. 64, ndr]
A: okay okayokay ciao
M: ciao
- ALTRI SUBAPPALTI LAVORI “RFI SPA” e “ITALFER” nell'ambito ligure
Oltre al noto subentro nei subappalti dei lavori per il raddoppio e spostamento della tratta ferroviaria dell'estremo ponente ligure, della SCAVO-TER dei FOTIA (a seguito dell'attentato incendiario ai mezzi della BETON-PONENTE che si è dovuta ritirare) ed all'indagine relativa alle forniture con CEMENTO DEPOTENZIATO per la medesima tratta ferroviaria, anche la PA.MO.TER. risultava già operare - nell'ambito del territorio dell'Emilia-Romagna - con subappalto, per lavori commissionati da RFI ed ITALFER, appaltatore ASTALDI, per la “RETE TIRRENICA NORD”. Qui fotografammo il cantiere per il "raddoppio della linea ferroviara PARMA-LA SPEZIA", dove, oltre alla PA.MO.TER., nei subappalti vi erano anche la CALCESTRUZZI SPA e la UNIECO...
Inoltre anche la ECO-GE aveva già operato, in subappalto da COOPSETTE, per lavori sulla linea ferroviaria a Cornigliano, sia per la realizzazione del nuovo ponte sul Polcevera, sia per il ponte sovrastante la rotatoria Via Degola – Via Spataro - Via Pacinotti.
Inoltre, emergeva dalle intercettazioni dell'inchiesta “PANDORA” la richiesta di mezzi a Gino MAMONE, da parte del Vincenzo STEFANELLI, per i lavori della c.d. “ALTA VELOCITA'”, nonché anche contatti con soggetti terzi per la questione dei lavori lungo la tratta ferroviaria di Genova-Pra', su cui Gino MAMONE si informava per cercare di acquisirne la commessa.
CANTIERE CON COOPSETTE – IN VALBISAGNO
Il rapporto tra ECO-GE e COOPSETTE si conferma consolidato, tra i molteplici subappalti minori e, soprattutto, le principali opere di COOPSETTE a Genova in cui ha operato la ECO-GE (per demolizioni, scavi, bonifiche e movimento terra), tra cui IPERCOOP SAN BIAGIO, RESIDENZE SAN BIAGIO e RESIDENZE SAN BIAGIO 2, FIUMARA (tutte con affiancamento, per la costruzione, della “CEMIN SRL” - Partita IVA 01441120993 - di RASO Antonino come abbiamo già ricordato tempo addietro).
L'operazione in questione è volta alla riconversione dell'ex stabilimento ITALCEMENTI. L'operazione ha prodotto uno sbancamento molto ampio della collina (indicata sotto tratteggiata in rosso) e comporta un vasto aumento di impermeabilizzazione del territorio in una zona critica della Val Bisagno, ovvero a monte, in sponda sinistra, del Bisagno, in adiacenza dell'area indicata nel “Piano di Bacino” come “inondabile” (tra cui Piazzale Adriatico già devastata dall'alluvione del 2011).
Non si comprende come, alla luce del Piano di Bacino e della recente alluvione, sia stato possibile procedere, da parte della P.A., all'autorizzazione dell'intervento promosso da COOPSETTE. Le date dell'autorizzazione risultano del luglio 2012, ovvero dopo l'insediamento dell'attuale Amministrazione retta dal sindaco DORIA.
Per i lavori di sbancamento e movimento terra è stata incaricata la ECO-GE. I mezzi della ECO-GE ripresi e fotografati effettuano anche sversamenti di terra nella zona a monte del cantiere. Tali carichi vengono effettuati da escavatore presente nel sito a ridosso della struttura in costruzione. Non si esclude però che in tale sito avvengano anche i conferimenti provenienti dall'esterno.
Da un sopralluogo effettuato, anche in questo caso, così come per i lavori relativi alla realizzazione del ponte sul Polcevera, da parte del personale operante per COOPSETTE, si è registrata l'assenza del rispetto delle norme di sicurezza, in quanto si è in presenza di operai privi delle adeguate ed obbligatorie protezioni, sia per lavori a terra, sia per quelli sulle impalcature della costruenda struttura.
ALTRI APPALTI ECO-GE DA SOCIETA' PUBBLICHE GENOVA
- FIERA INTERNAZIONE DI GENOVA
Dopo l'assegnazione di circa 1 milione di euro di incarico dalla FIERA DI GENOVA SPA (società pubblica) per EUROFLORA 2011 (venendo anche inserita negli “SPONSOR TECNICI” ), nonostante il precedente della passata edizione con inchiesta del NOE per conferimenti illeciti relativi allo smaltimento non conforme dei materiali derivanti dallo smantellamento degli spazi di EUROFLORA, la ECO-GE, con il nuovo vertice dell'ENTE FIERA (tra cui la ARMELLA Sara, moglie dell'esponente PD savonese LUNARDON Giovanni), ha proceduto ad altri incarichi alla ECO-GE.
Per tale incarico si accertava che i mezzi della ECO-GE procedevano allo smantellamento con rimozione dei rifiuti speciali di EUROFLORA dall'area fieristica della Foce, ed effettuando scarico dei camion presso l'area di Fegino, sede della ECO-GE. Era il maggio 2011. A quanto ci risulta l'area di Fegino non era autorizzata per stoccaggio.
Alcune dei fotogrammi dell'arrivo dei mezzi ECO-GE alla Fiera di Genova per il carico e poi dell'arrivo a Fegino per lo scarico:
Vi è poi, nei rapporti tra FIERA DI GENOVA ed ECO-GE, quello per la manifestazione "Model Expo Italy Genova" nel dicembre 2012.
Anche in questo caso la FIERA DI GENOVA non faceva solo operare la ECO-GE ma procedeva anche ad inserire, tra le foto inviate dall'Ufficio Stampa dell'Ente, per la promozione della manifestazione, anche la foto che ritraeva ben visibile lo striscione ECOGE (unico “sponsor” fotografato e trasmesso dall'Ufficio Stampa della FIERA).
Ecco l'unica foto inviata dall'Ufficio Stampa della FIERA DI GENOVA SPA in cui è visibile uno "sponsor":
- CANTIERE DELLA “SAN BARTOLOMEO SRL”
Detto cantiere è relativo ad operazione immobiliare ex monastero di via San Giacomo e Filippo (GE).
Nell'ambito dei lavori commissionati dalla società SAN BARTOLOMEO SRL (Società il cui capitale sociale risulta così costituito: 55% della SPIM SPA - società al 100% del COMUNE DI GENOVA - e 45% della SAN BART - del GRUPPO ELAH (facente capo al REPETTO Flavio, sino a poche settimane fa Presidente della Fondazione CARIGE)-.
Amministratore della SPIN risultava ARMELLA Sara, poi divenuta presidente della FIERA DI GENOVA SPA e su cui abbiamo già parlato sopra) con un investimento di 19 milioni di euro, finalizzati alla realizzazione di 58 appartamenti, 7 uffici e 125 box auto. E' stato affidato incarico alla ECO.GE SRL, per i lavori di scavo e movimento terra. Qui avveniva una cosa strana. Se ci veniva segnalato che i lavori di scavo risultavano terminati, i mezzi della ECO-GE raggiungevano detto cantiere già carichi, sostavano per qualche tempo in tale sito, e quindi ripartivano per i conferimenti.
Dopo la fase di sbancamento è stata avviata quella della realizzazione deegli appartamenti, uffici e box ed in questa fase dei lavori compare la CODELFA del gruppo GAVIO (la stessa che dovebbe rilevare l'operazione del parcheggio interrato dell'Ospedale San Martino dove operava, per scavi e movimento terra la ECO-GE).
I lavori del FURFARO (quello che vince le gare per "CAMBIARE I SOLDI")
LA CO.S.PE.F. SRL DI ANTONIO FURFARO (e “Tour Ronde srl”)
Le imprese del FURFARO (CO.S.PE.F SRL a socio unico e la TOUR RONDE SRL di cui è “procuratore”) sono entrate in modo crescente (soprattutto la CO.S.PE.F.) negli Appalti Pubblici a seguito delle problematiche giudiziarie della ECO-GE, soprattutto con progetti finanziati o cofinanziati dalla REGIONE LIGURIA (amministrazione di Claudio BURLANDO).
Il FURFARO inoltre è stato uno dei soggetti che operava già in stretto raccordo con il vecchio MAMONE Luigi (soprattutto nell'ambito di lavori stradali nell'entroterra della Val Polcevera).
Nel 2001 il ROS, nell'ambito dell'indagine MAGLIO, mappano il FURFARO Antonio come "fedelissimo" del boss Antonio RAMPINO, che era, con i suoi fratelli, a capo della 'Ndrangheta in Liguria. Quei RAMPINO legatissimi ai MAMONE ed al GULLACE, oltre che al vecchio Francesco FAZZARI.
In merito si era già prodotto ampio materiale relativamente agli appalti assegnato dall'Amministrazione di Marta VINCENZI per le manutenzioni dei marciapiedi del COMUNE DI GENOVA alla “TOUR RONDE SRL” ed alla GULLACE Ferdinando, così come per un maxi appalto relativo al Centro Storico di Genova (vedi qui)
Il FURFARO, interpellato dal giornalista Matteo Indice de “Il Secolo XIX”, affermava che lui non partecipava alle gare per guadagnarci (da lì le offerte con ribassi che scalzavano ogni concorrenza) bensì per “CAMBIARE I SOLDI”.
Oltre ai citati appalti (che a seguito della nostra segnalazione videro l'intervento del Prefetto Musolino), e prima di addentrarci nell'attualità, la CO.S.PE.F. del FURFARO ha operato nei seguenti cantieri:
* DARSENA DI GENOVA (2012)
FONDO EUROPEO PER LA PESCA 2007-2013
Ammodernamento della Darsena di Genova con ristrutturazione banchine e servizi
Importo lavori 316.068,66 € oltre IVA
* PRA' (2011)
PROGETTO COFINANZIATO DELL'UE
INTEVENTO COFINANZIATO DALLA REGIONE LIGURIA
COMUNE DI GENOVA – Area Lavori Pubblici e Politiche della Casa
(assente oggetto intervento dal cartello cantiere)
Importo contrattuale: 1.334.925,15 € inclusi oneri per sicurezza 103.516,90 €
La CO.S.PE.F ha inoltre avuto incarichi nell'ambito del COMUNE DI GENOVA per interventi di “SOMMA URGENZA”. Certamente i seguenti:
– 185.000,00 euro in via Spalato 35 - rio Sciorba
– 65.000,00 euro per Rio Lago Lungo, occlusione canale sottostante via S.Felice
– 200.000,00 euro per sgombero tombinatura sotto piazza Grosso a S.Desiderio.
MESSA IN SICUREZZA (?) FEREGGIANO
La CO.S.PE.F. di FURFARO ha avuto incarico - come abbiamo già ricordato - per la realizzazione della copertura di un tratto del torrente Fereggiano finalizzata alla creazione di parcheggi.
Tale intervento è stato assegnato da Claudio BURLANDO e dall'Ing. Gian POGGI (ampiamente citato nell'informativa “PANDORA” per i contatti con il MAMONE Gino), non come REGIONE LIGURIA, bensì come “COMMISSARIO STRAORDINARIO PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL FEREGGIANO” nominato dal Governo.
Per la realizzazione dell'opera è stato utilizzato parte del finanziamento dello Stato destinato agli interventi per la MESSA IN SICUREZZA del torrente Fereggiano al fine di ridurre il rischio di alluvione.
L'alluvione del novembre 2011 dimostra che tale intervento non ha in alcun modo ridotto tale rischio. Forse, invece, ha contribuito all'aggravarsi dello stato del torrente. L'intervento della CO.S.PE.F è stato infatti realizzato a monte di Largo Merlo, ovvero a monte dell'area del torrente già coperto. L'esondazione del Fereggiano ha colpito l'area a valle di tale copertura (quella già esistente di Largo Merlo e quella di recente realizzazione da parte della CO.S.PE.F.).
Per la realizzazione della copertura adibita a parcheggio è stato certamente realizzata una trasformazione dell'alveo in una sorta di canale, con pareti e fondo in cemento, liscio. Tale situazione ha certamente determinato non solo un aumento della pressione (derivante dalla tombinatura) ma anche l'aumento delle velocità dell'acqua che poi, al termine della copertura ha travolto l'argine causando l'esondazione.
Tralasciando comunque detta valutazione appare evidente che la realizzazione di parcheggi con l'utilizzo dei fondi (e delle procedure semplificate) per la messa in sicurezza appare fortemente di dubbia legittimità e correttezza.
La “paternità” dell'intervento è stata in più occasioni rivendicata da BURLANDO come, ad esempio, in un video pubblicato sullo stesso sito ufficiale della REGIONE LIGURIA e disponibile al seguente link:
Inoltre all'intervento è stato dato massimo risulta pubblico con lo stesso BURLANDO e GIAN POGGI presenti con il FURFARO in area cantiere, unitamente all'allora Presidente della Provincia Alessandro REPETTO (ora VicePresidente CARIGE).
CAIRO MONTENOTTE (SV)
La CO.S.PE.F del FURFARO sta realizzando un intervento presso il COMUNE DI CAIRO MONTENOTTE (SV), FINANZIATO DALLA REGIONE LIGURIA, avente ad oggetto:
“LAVORI DI REALIZZAZIONE PISTE COMPLANARI IN VIA BRIGATE PARTIGIANE”
con importo 403.603,07 €. (foto giugno 2013)
BERGEGGI (SV)
La CO.S.PE.F del FURFARO sta realizzando un intervento presso il COMUNE DI BERGEGGI (SV). L'opera realizzata con FONDI COMUNALI, “CONTRIBUTO REGIONALE “PER LA RISERVA NATURALE REGIONALE DI BERGEGGI” E “CONTRIBUTO MINISTERIALE PER L'AREA MARINA PROTETTA”, è relativa alla “PASSEGGIATA A MARE FRONTE ISOLA DI BERGEGGI”. (foto giu./lug. 2013)
Importo 305.418,59 €.
Nel cartello-cantiere NON è indicata la CO.S.PE.F.
SUBAPPALTI ALLA “EDIL D.C.R.” (da TOUR RONDE e TELECOM)
Si è già richiamato l'appalto (anno 2010) del COMUNE DI GENOVA relativo ai “lavori per interventi diffusi di manutenzione straordinaria dei marciapiedi cittadini, Lotto 1” (ovvero l'appalto gemello a quello assegnato alla GULLACE FERDINANDO D.I. di CANOLO - RC).
In merito all'appalto in questione - assegnato alla “TOUR RONDE” - ci si limita a segnalare qui che detto lavoro non è stato realizzato dalla “TOUR RONDE” (di cui il FURFARO è Procuratore), ma è stato eseguito con il subappalto alla EDIL DCR.
Come si palesa dal cartello-cantiere il contratto prevedeva un importo di 475.530,18 € (su importo netto lavori di 615.530,18 €), ha visto la TOUR RONDE come impresa “esecutrice” ma con effettivo lavoro della “EDIL DCR di PEZZANO MASSIMO”.
L'impresa “EDIL DCR di PEZZANO MASSIMO” ha effettuato lavori di scavo per conto di “TELECOM”, certamente nei mesi di maggio/giugno 2013 nel quartiere di San Fruttuoso. In detti cantieri non è mai stato visto cartello cantiere, le uniche "segnalazioni" erano i foglietti A4 stampati con indicazione "TELECOM" su cartelli di divieto di sosta.
A riscontro di pubblicano alcune foto dei mezzi in sosta in via Paggi (Genova):
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