Prima di tornare sull'estremo ponente ligure dobbiamo doverosamente sbugiardare Claudio Burlando, il presidentissimo della Regione per lungo lungo tempo in stretto rapporto con i MAMONE, come abbiamo già evidenziato anche recentemente (vedi qui). Il "gerundio" ha dichiarato in riferimento al ponente ligure: "Qui avrebbe trovato alcuni agganci dentro le istituzioni". Certo che ci vuole coraggio ad indicare il "peccato" di altri, quando si è commesso lo stesso identico "peccato", ovvero il rapporto con i mafiosi! Ma a Burlando c'è poco da fare, piace burlarsi dei cittadini e della decenza, ormai lo sappiamo... Senza entrare nemmeno sul periodo ipotetico che usa, quando invece quegli "agganci" sono una certezza ormai svelata, e senza addentrarci oltre alle dichiarazioni di Burlando, lo sbugiardiamo proprio sulla questione "ponente", o meglio sulla questione di uno degli 'ndranghetisti individuati dalle indagini, facente capo al "locale" di Ventimiglia: Vincenzo MOIO.
Quando Vincenzo MOIO si muoveva dall'estremo ponente sino a Genova per candidare sua figlia alle elezioni regionali del 2010, qualcuno, tra i dirigenti del Pd di Imperia, allertò Claudio Burlando, gli dissero chi era quella ragazza che si sarebbe candidata nella lista dei Pensionati, nella colazione di centrosinistra che appoggiava Burlando. Gli dissero chi era Vincenzo MOIO. Burlando quindi sapeva e cosa decide di fare? Di accettare l'appoggio della lista dei Pensionati con la MOIO candidata! MOIO si mise in movimento con gli uomini della 'ndrangheta, e questo è tutto agli Atti dell'indagine "Maglio" come abbiamo già ampiamente scritto (vedi qui). La questione quindi è questa: Burlando che dopo l'emergere di chi fosse MOIO disse che lui non sapeva nemmeno che la figlia fosse candidata a Genova nella sua coalizione, ha mentito! Sapeva e gli andava bene che lì, in una lista collegata a lui, ci fosse quella candidatura!
Non dimentichiamo nemmeno che Burlando ebbe tra i supporter della sua lista "NOI CON BURLANDO" sempre alle regionali anche quel Marco BERTAINA che, nella sua lista per per provinciali, schierava niente meno che: Vincenzo MOIO!!! Quel Marco BERTAINA che nelle sue campagne elettorali a Camporosso incassava il sostegno degli "avversari" dei Comuni limitrofi, dai MOIO di Ventimiglia a BIASI di Vallecrosia e compagnia cantando... E voglia andare a vedere un altro candidato della lista "MARCO BERTAINA" per la Provincia di Imperia, con il MOIO? Troviamo l'Ettore CASTELLANA, l'uomo del Giuseppe MARCIANO' di cui abbiamo ampiamente parlato (clicca qui) condannato per l'attentato all'imprenditore più omertoso della Liguria (che manco la Confindustria ha osato cacciare, attendendo le sue auto-dimissioni), Pier Giorgio PARODI.
Ma andiamo avanti, perché partendo dall'estremo ponente ligure si può capire di più di questa martoriata Liguria colonizzata dalla 'ndrangheta...
ore 21:41 - conferma a quanto riportato dalla Casa della Legalità che BURLANDO SAPEVA, PERCHE' ERA STATO INFORMATO. La conferma arriva direttamente dalle dichiarazioni del consigliere regionale Pd Giancarlo Manti a Il Fatto Quotidiano.
Titola il Fatto: "La ‘ndrangheta ligure in lista? La notizia arrivò a livello regionale, ma nulla accadde" ed il sommario dell'articolo di Davide Milosa sintetizza: "Parla Giancarlo Manti consigliere regionale del Pd. Fu lui a sollevare dubbi su alcune candidature per le regionali. Dubbi rimasti inascoltati dal presidente Burlando. "Non fu una decisione felice - dice -. Doveva esserci maggiore attenzione sul controllo dei candidati" |
E' stato azzerato lo Staff dell'ormai ex sindaco Scullino. E' finito con l'essere "manomesso" il computer dell'Ufficio Ragioneria. L'ex sindaco Scullino è stato interrogato in merito alla vicenda del Porto. Il Segretario Generale del Comune è indagato (così come anche quello di Bordighera) per non aver richiesto, come previsto dalle normative vigenti, la certificazione antimafia alle ditte con incarichi e concessioni. Chi era stato cacciato dall'Amministrazione retta dal duo Scullino-Prestileo è stato riammesso nelle proprie funzioni. Passi avanti quindi... uno dopo l'altro.
Se andiamo a leggere cosa ha scritto, nella sua relazione il Ministro dell'Interno, apprendiamo che quella situazione che noi denunciamo ed indichiamo da lungo, lungo tempo è ormai scritta nero su bianco negli Atti ufficiali. Vediamone alcuni passaggi a partire da "Sussistono concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti diretti ed indiretti degli amministratori locali con la criminalità organizzata di tipo mafioso e su forme di condizionamento degli stessi".
Ed ancora: "Le indagini hanno evidenziato continuità tra gli amministratori degli ultimi due mandati: ben 18 dei 26 amministratori sono al secondo mandato. E collegamenti e frequentazioni tra amministratori, burocrati e la criminalità"... "La Dia ha accertato che le due figure di vertice dell'amministrazione, sindaco e direttore generale, hanno frequentazioni con i membri della locale famiglia mafiosa. Incontri che sono diminuiti, su suggerimento dello stesso direttore generale, nel corso degli ultimi mesi al fine di eludere le indagini in corso".
Anche la questione MARVON - CIVITAS - COMUNE è ormai conclamata negli Atti: "Sulla base di una determina dirigenziale, adottata a seguito di una direttiva di giunta, si è dato incarico ad un dirigente di affidare in via diretta ad una cooperativa sociale i lavori per la manutenzione del mercato coperto. La direttiva è illegittima. E la ditta risulta avere collegamenti con la criminalità organizzata di Ventimiglia"... ed ancora con riferimento specifico alla CIVITAS: "E' emersa la volontà dei vertici dell'ente di mantenere rapporti privilegiati con alcune ditte collegate alla locale criminalità organizzata dando luogo ad un intreccio politico amministrativo affaristico. Aspetti sintomatici dell'atteggiamento funzionale dell'apparato politico e burocratico agli interessi della criminalità sono evidenti nella circostanza che fin dalla sua costituzione la società in house ha assunto un atteggiamento di favore per una cooperativa il cui statuto è stato predisposto nel 2006 in qualità di commercialista dallo stesso direttore generale del Comune. I primi lavori affidata da Civitas sono stati realizzati proprio dalla cooperativa Marvon, che ha ottenuto il 60% dell'importo totale delle opere appaltate. Il presidente di amministrazione della società era lo stesso direttore generale Marco Prestileo".
Ma ora torniamo sulla questione VALLECROSIA... ovvero all'altro Comune su cui si deve procedere con immediatezza (lo indicammo insieme a Ventimiglia nell'agosto 2010 al Prefetto e ne tornammo a parlare ampiamente nella "mappatura" dell'estremo ponente ligure qualche tempo dopo (vedi qui)...
VALLECROSIA è un insediamento su area esondabile. E' stato costruito dove prima le acque del torrente tracimavano e coprivano terreni non urbanizzati. E' il Comune, se non ci sbagliamo, con la più alta concentrazione "abitanti/km2" della Liguria... del Paese: circa 7.200 abitanti in 3 km2. E quando una cittadina viene costruita dove prima scorreva l'acqua o si fanno gli interventi per la messa in sicurezza oppure saranno danni ripetuti... ed a VALLECROSIA i danni si sono ripetuti...
Andiamo con ordine. Ripartiamo da quanto avevamo scritto nella mappatura del e man mano procediamo ad aggiornare con qualche dettaglio in più (che per maggior visibilità scriviamo in rosso).
Il "controllo" capillare di VALLECROSIA (ed un po' di CAMPOROSSO)
Partiamo dal Comune di Vallecrosia. Qui c'è un organizzazione perfetta che garantisce il controllo del territorio... Una ventina di persone che normalmente passeggiano per il Paese, ogni giorno, fungendo da sentinelle che segnalano prontamente "al vertice" ciò che accade: chi incontra chi, cosa dice tizio e caio. Qui se due si incrociano e iniziano a parlare, anche per pochi minuti, vengono "fotografati"... Se un commerciante, ad esempio, viene avvicinato per proporgli una candidatura in una lista di opposizione, dopo poche ore riceve la visita di uno dei "calabresi" che, gentilmente, gli sconsiglia di accettare... E nelle giornate di elezione, ad esempio, davanti alle sedi delle sezioni elettorali, si schierano soggetti ben vestiti a costituire un corridoio in mezzo al quale gli elettori devono passare per recarsi in cabina elettorale, sotto lo sguardo dei "signori" supporter delle liste di maggioranza.
[Dopo la pubblicazione del nostro articolo la pratica degli "imbuti" davanti ai seggi elettorali non si è ripetuta... anche se la 'ndrangheta non ha rinunciato a condizionare l'espressione di voto, ma lo ha fatto con maggiori attenzioni... anche perché che ormai le indagini siano in corso, su tutta la Liguria, soprattutto in merito al rapporto mafia-politica, è fatto noto]
E qui a Vallecrosia c'è ancora, a quanto raccontano alcune testimonianza, il "voto di scambio" vecchio stile... 50 euro è il valore di un voto e sarebbe un bar di Via I Maggio il luogo dove i "candidati" interessati possono recarsi per comunicare l'interesse all'acquisto di qualche preferenza, per poi essere contatti e perfezionare l'accordo.
D'altronde qui vi erano (e sono) i MARCIANO', a partire dal vecchio Giuseppe, a cui già Alberto TEARDO si rivolgeva per comprare i pacchetti di voti dei "calabresi"... ed a cui anche Alessio SASO si era rivolto prima delle ultime regionali per essere dirottato ad incontrare il boss Mimmo GANGEMI a Genova. E' proprio a Vallecrosia che i MARCIANO' avevano già allora, ai tempi di TEARDO, il suo buon ristorante e si atteggiava a boss, vizietto che pare essersi conservato e tramandato ai più giovani esponenti della famigliola. Qui, tra l'altro, c'è qualcuno che si lascia andare nel dire che il ristorante CASABLANCA (i cui muri sono di proprietà del Comune di Vallecrosia) pare fosse nella disponibilità del MARCIANO', a cui sarebbe molto vicino un ex maresciallo dei Carabinieri, Vittorio URIUOLI, attualmente consigliere e capogruppo della lista di BIASI al Comune di Vallecrosia.
[Ed il MARCIANO' Giuseppe si è riscontrato essere a capo proprio del "locale" della 'ndrangheta di Ventimiglia. Lui ancora come ai tempi di TEARDO aveva il "potere" di definire dove dirottare pacchetti di voti, ma anche di condizionate appalti e incarichi pubblici, come si è evidenziato, ad esempio, con i lavori del CIVITAS e CALATA DEL FORTE, alla Cooperativa MARVON... ma di tutto questo abbiamo già dato ampia documentazione - vedi qui]
Ma a Vallecrosia il "voto di scambio", a parte quel che si dice sui nuovi tariffari e canali di raccolta, pare soprattutto essere altro... ed ancora una volta sono i soldi pubblici, le licenze, il favore! Vallecrosia è un piccolo Comune, non ha grandi risorse, ma quello che sistematicamente accade fa pensare ad un meccanismo perfezionato su piccola scala che i soldi li fa arrivare...
A Vallecrosia le alluvioni sono puntuali e sistematiche, anche perché nonostante si sapesse e si sappia cosa occorra fare per evitarle, non si è fatto e non si fa nulla per evitarle! Così le alluvioni si susseguono e si susseguiranno ancora... Nel 1998, con grossi danni a Soldano, nel 2000 quando sono "saltati" i ponti tra San Biagio e Vallecrosia con esondazione nella parte alta del Comune, nel 2006 con il fiume che è sceso per poi esondare dopo il formarsi dell'ennesima diga. Dal 2006 la Provincia ha indicato che il Ponte dell'Aurelia è una barriera dove la prossima volta potrebbe capitare il peggio. Ma nonostante l'accaduto e l'allarme, nessun intervento è stato fatto per evitare il ripetersi del disastro. Qualcuno però, ad ogni occasione, ha potuto incassare dal disastro che tanti danni a creato alla comunità di Vallecrosia. Infatti ad ogni alluvione consumata arrivavano i soldi per gli interventi di somma urgenza, ovvero quelli che vengono assegnati senza gara... e sistematicamente i lavori hanno visto gli incarichi per la società del clan PELLEGRINO!
[Olà... anche a VALLECROSIA quindi si scopre che interventi di messa in sicurezza non se fanno e che poi, così arrivano i fondi per l'emergenza e che tra ditte che direttamente (e indirettamente con subincarichi) ottengono i lavori, invitati direttamente dall'Amministrazione Comunale ci sono i PELLEGRINO. A proposito e come la mettiamo con la Certificazione Antimafia??? Bordighera (per approfondire vedi qui) e Ventimiglia che non la chiedevano sono finiti sciolti, perché dietro alla "non richiesta" della documentazione c'era ben altro, l'infiltrazione ed il condizionamento della 'ndrangheta]
Solo nel 2006 si è trattato di circa un milione di euro... incarico pubblico ai PELLEGRINO che hanno poi ad assegnare (loro) un pochino di fondi per interventi di subappalto ad artigiani locali... così tanto per far capire chi effettivamente detiene il "potere"...
A Vallecrosia non poteva poi mancare la partita urbanistica, visto che siamo nella regione per eccellenza del "partito del cemento". Qui il Piano Regolatore è scaduto nel 1990 (era dell'80) ed a oggi non c'è ancora il nuovo PUC... e così si procede a "discrezione", di volta in volta, senza un disegno preciso di cosa vuole essere questo territorio. Non vi è una visione di insieme, ma vi sono, a quanto pare, interessi di alcuni "insiemi" di gruppi politici, imprenditoriali ed anche mafiosi.
[e guarda che caso il nuovo PRG è fermo al palo da quando sono iniziate, a tambur battente, le indagini della Procura e dell'Antimafia. Sarà un caso ma se è pronto perché lo tengono fermo nel cassetto? Cosa ci sarà mai nel nuovo Piano Urbanistico che non si osa tirarlo fuori?]
Partiamo da due grandi operazioni immobiliari e, quindi, arriviamo ai grandi signori dell'Amministrazione che su questa partita hanno avuto ed hanno peso, con quell'immancabile tradizione dilagante chiamata "conflitto di interessi"...
Partiamo da quella che vedrebbe - ci viene raccontato - anche un certo interesse dell'ormai ex-sindaco di Bordighera Giovanni BOSIO, ovvero l'operazione che si sviluppa sulle cenere della vecchia fabbrica-vaseria sulla via Romana, la TONET. Qui si nasconde anche una necropoli del Tardo Impero, ma ciò è ignorato dalle volontà politiche dell'Amministrazione di Vallecrosia, perché qui si vuole far sorgere una scuola e soprattutto altre iniziative immobiliari.
Alle spalle della TONET vi è un ampia area. E' stata acquisita da MASALA che ha promosso un progetto con una quindicina di blocchi immobiliari, probabilmente folgorato dai casermoni stile boom anni settanta. Ma su questo progetto, che risale nel tempo, cadde la vecchia Giunta di Vallecrosia, del sindaco Paolino, nella cui maggioranza svolgeva ruolo importante il Marco PRESTILEO (commercialista, amico di Scullino e poi divenuto City Manager di Ventimiglia). In allora si parlò di un voto contrario di parte della maggioranza alla variante urbanistica, che avrebbe dato il via all'operazione promossa da MASALA, perché non tutti avrebbero avuto un adeguato ritorno. Ma se questo è, come si suol dire, leggenda, quel che è certo è che da allora il Comune di Vallecrosia sia andato per due volte a scioglimento anticipato con ben due commissariamenti, visto che i due potenti fronti, uno dei BIASI e l'altro dei PRESTILEO, si fronteggiavano, senza arrivare ad un intesa.
[PRESTILEO, eccolo anche qui, nella storia di VALLECROSIA. Il Direttore Generale del COMUNE DI VENTIMIGLIA e uomo alla guida della CIVITAS che si è accertato essere in contatto con esponenti della 'ndrangheta e che piegava, con l'amministrazione SCULLINO, la gestione della cosa pubblica a VENTIMIGLIA, agli interessi ed affari della 'ndrangheta]
Nella "faida" sull'urbanistica al Comune di Vallecrosia, si aggiunge la partita dell'ex fabbrica di caramelle FASSI. Qui l'area era pubblica, ovvero del Demanio, e fu svenduta per la realizzazione di un azienda che creasse occupazione, come appunto era la vecchia fabbrica di caramelle. Quest'area è arrivata poi nella proprietà di Walter TORASSA, già assessore a Bordighera, coordinatore PDL di Bordighera e rappresentante della Provincia di Imperia nel Cda dell'Autostrada dei Fiori, oltre che, si dice, molto legato, ad una giornalista locale del Il Secolo XIX. E l'area dell'ex FASSI è un altro dei tasselli cruciali della speculazione immobiliare in questo territorio.
Ed è così che, dal 1990, a Vallecrosia si gioca la partita del PRG... Una prima approvazione del nuovo strumento di pianificazione vi fu, da parte del Comune, con la Giunta Paolino, ma quel Piano, scritto per accontentare tutti, senza definire alcun filo logico di sviluppo urbanistico della cittadina, venne respinto, dagli Uffici della Regione, proprio per l'assenza di un disegno di insieme che i Piani urbanistici devono garantire. Solo nel 2009 viene approvato un preliminare del nuovo Piano Urbanistico Comunale, scritto in costante contatto con la Regione guidata da Burlando. Questi, sarebbe, si racconta, il frutto del grande "accordo" (che prelude anche a quello elettorale) tra i gruppi BIASI e PRESTILEO... ma nonostante la Regione abbia già prodotto le Osservazioni, in Comune a Vallecrosia si è deciso di attendere dopo la prossima tornata elettorale di maggio per approvarlo in via definitiva, così da evitare di scontentare qualche elettore.
Ed nel nuovo PUC (in fase di adozione) vi sono delle chicche niente male... ad esempio quella relativa ad un'area non edificabile, accanto al Depuratore, che a PUC, non si sa bene come, prevede la realizzazione di un albergo 5 Stelle (vista Depuratore, non è niente male!) oltre ad un borgo marinaro (senza darsena).
Comunque sia, nel frattempo, se il gruppo PRESTILEO è ancora saldamente inserito nel Comune, durante questo tragitto sulla partita del Piano Urbanistico, Marco PRESTILEO, si dimise da assessore, come già ricordammo, dopo che il suo Ufficio e la sua auto furono crivellate di colpi da arma da fuoco... Erano i tempi dei grandi attriti con il gruppo BIASI... ed erano inquietanti fatti che il PRESTILEO non denunciò subito, forse perché fondamentalmente abituato ad atti intimidatori, visto che il chiostro delle madre, proprio a Vallecrosia, anni prima, andò a fuoco senza che mai si capisse perché!
E tornando alle pratiche "urbanistiche" ed al resto, non possiamo che collegarci alla questione dei CRUDO... famiglia calabrese importante a Vallecrosia, con iniziative "imprenditoriali" quanto meno curiose, che passano da uno all'altro dei figli, con aste che vanno deserte perché qualche interessato dopo una "ripassata" decide di non presentare più l'offerta di acquisto. E la famiglia CRUDO è quella di cui abbiamo parlato di recente, sia per il capofamiglia, Domenico, arrestato con un bel fucile a canne mozze, oliato e carico, detenuto clandestinamente, sia per la concessione del Comune alla società "BLU GARAGE SRL" [società poi passata a terzi che ci hanno contatto per dirci che nulla hanno e nulla voglione avere a che fare con i CRUDO] per la realizzazione di box interrati in cambio di qualche onere di urbanizzazione che, tra l'altro, si sarebbe dovuto realizzare prima di qualsiasi intervento nell'area dei box, ma che invece non si è ancora visto. E questi box sorgono in una zona di Vallecrosia che si potrebbe proprio ribattezzare il "rione CRUDO". Proprio lì vicino, infatti, in via Giovanni XXIII, vi è il negozio di ortofrutta gestito dagli anziani signori CRUDO... e poco distante, nella medesima via, vi era il supermercatino della figlia, che diceva che con i fratelli non voleva aver nulla a che fare, e che poi ha chiuso l'attività per lasciare spazio ad una più fruttifera "Sala Giochi"....
[Sempre per rimanere ai CRUDO sembra che questi abbiano fatto e possano fare, nella loro campagna, un po tutto quello che gli pare, compresi interramenti non leciti... Cose che pare nessuno, tra le Autorità competenti, partendo dalla Provincia, vogliano vedere]
D'altronde di licenze per "Sale Giochi" al Comune di Vallecrosia non si fanno molti problemi a rilasciarne, visto che un'altra, con una coloratissima insegna, è stata aperta proprio di fronte all'edicola-tabaccheria-cartoleria di quel Vincenzo "Enzo" MOIO, affiliato alla 'Ndrangheta secondo gli atti della DDA di Reggio Calabria, che ha portato Scullino ad essere eletto sindaco di Ventimiglia (e per cui ha fatto per due anni il vice-sindaco, mentre ora è rimasto uno dei Consiglieri).
Ma torniamo al "conflitto di interessi" nell'ambito della pubblica amministrazione.
L'assessore all'urbanistica ed all'edilizia privata, nonché vice-sindaco e componente commissione Lavori Pubblici e Edilizia Pubblica, è il già citato Armando BIASI. Questi è figlio del potente e grande tessitore di rapporti, Rinaldo BIASI, divenuto, dopo l'esperienza in Comune, vice Presidente della Fondazione Rachele Zitomirski che gestisce la Casa di Riposo di Vallecrosia (che è gestita dal Comune di Vallecrosia insieme alla Curia). Nel precedente ciclo amministrativo, Armando BIASI, era Assessore ai Lavori Pubblici... ed ora, come avevamo anticipato, si candida a Sindaco.
L'altro assessore che dobbiamo conoscere in questo ambito è Teodoro TURONE, con deleghe ai Lavori Pubblici ed all'Edilizia Privata, nonché membro delle commissioni Urbanistica ed Edilizia Privata.
Durante il loro mandata, sia BIASI sia TURONE, non hanno sospeso la propria attività di Geometra, con studi ed attività immobiliari. Ed è così che mentre da una parte lavoravano da privati, dall'altra il Comune che amministravano (ed amministrano) approvava (ed approva). I progetti presentati dai loro studi sono andati avanti tranquilli a Vallecrosia, mentre, ad esempio, qui, si è dovuto piegare persino il signor Pier Giorgio Parodi, visto che uno dei suoi progetti, con la pecca di non essere realizzato dagli studi del BIASI o del TURONE, ma da un ingegnere, è stato respinto dall'Amministrazione comunale che vede come Responsabile dell'Ufficio Urbanistica Micol RAMELLA.
Ed andiamo oltre, passiamo ad altri soggetti e altre questioni che ci permettono meglio di capire la realtà di Vallecrosia...
Già in altra occasione senza smentita alcuna indicammo che il BIASI, alle precedenti elezioni, vantava tra i suoi supporter che distribuivano i volantini quei MACRI' poi arrestati ed ora condannati. Ecco cosa si dice dei MACRI' nella Relazione della Direzione Nazionale Antimafia:
"Procedimento nei confronti di MACRI' Alessandro e MACRI' Michele per illegale detenzione di arma comune da sparo. I due soggetti, padre e figlio, risiedono a Vallecrosia e sono ugualmente ritenuti contigui ad ambienti della criminalità organizzata calabrese. Nel corso di intercettazioni ambientali, è emerso che era loro intenzione attentare alla vita del Comandante della Compagnia CC di Bordighera e del Comandante della Stazione CC di Vallecrosia per riaffermare la loro superiorità rispetto alle istituzioni dello Stato. Sono stati arrestati l'8/1/2011 non appena si è avuta la certezza della detenzione in casa dell'arma destinata a commettere i reati. Processo già definito in primo grado con condanne.".
Noi avevamo detto che non si comprende come mai il poi candidato sindaco BIASI - poi eletto - per il Comune di VALLECROSIA, non avesse mai dichiarato che rifiutava ogni voto di mafiosi e condannava senza appello quegli 'ndranghetisti che piegano il territorio, l'economia e la politica nell'imperiese (e non solo). Purtroppo non lo abbiamo sentito pronunciare queste parole... purtroppo abbiamo assistito al gettar acqua sul fuoco per minimizzare incendi dolosi che hanno colpito quella terra... Ma può sempre smentirci e dichiarare guerra senza quartiere agli interessi delle cosche, possibili in molteplici ambiti, grazie anche alle omissioni o alle concessioni dell'Ente che guida.
Restando al tema elettorale... in questa terra dove il "voto di scambio" è ormai conclamato dato acquisito dalle inchieste (e che abbiamo sintetizzato recentemente in un articolo - vedi qui - sul connubio MAFIA-POLITICA o ancor prima elencando i politici che hanno rapporti accertati con i mafiosi - vedi qui), quella particolare spartizione tra centrodestra e centrosinistra per garantire una parvenza di "normalità" l'abbiamo sintetizzata in un grafico... perché era davvero un quadretto curioso:
Come si evince gli uomini di Claudio SCAJOLA e del suo "alfiere" venuto da AN, Eugenio MINASSO hanno il consenso delle cosche... così come l'uomo di Claudio BURLANDO ha quelle stesse indicibili alleanze per la raccolta del consenso con quel Vincenzo MOIO affiliato alla 'ndrangheta. Insomma, se la Liguria è piegata dal grande "patto" tra i due Claudio, gli uomini dei due trovano consensi proprio in quella torbida area dei rapporti indicibili... ma che ormai, giorno dopo giorno, emergono sempre di più alla notorietà! Insomma quello stesso blocco di potere teardiano, con quelle stesse identica alleanze affaristico-mafiose, appare più saldo che mai, anche se con due soggetti al posto del vecchio Alberto Teardo.