All'assemblea pubblica "Andora è la terra nostra" di noi c'eravamo, il Sindaco Franco FLORIS invece no. C'erano i cittadini che hanno riempito la sala parrocchiale, ma il Sindaco FLORIS no, nonostante avesse ricevuto ben tre inviti (uno verbale e due, da parte dei Comitati andoresi, formalmente protocollati in Comune). Lui si trincera nel fortino, dietro ai recinti, per non rispondere ai cittadini. Ed invece deve, dovrà, uscire... Deve venire in campo aperto, nella piazza... in quella che una volta si chiamava "agorà". Il Sindaco ha il dovere di rispondere delle responsabilità proprie e della sua amministrazione, perché sono responsabilità politiche sulla gestione della cosa pubblica, su cui - anche se non gradisce - i primi ad essere chiamati a valutare e giudicare sono i cittadini...
FLORIS e la sua maggioranza devono capire che il "giochetto" di sottrarsi al confronto per poi dire di essere vittime di attacchi non regge. La loro assenza sabato 16 luglio, così come alla nostra conferenza stampa del 2 luglio, è la testimonianza del loro sottrarsi sistematicamente ad un civile confronto... Ma chi non teme nulla, perché è certo di aver lavorato bene, non deve temere i confronti... così come deve temere le verifiche ed i controlli.
Loro hanno saputo solo produrre (con le dichiarazioni del FLORIS, i comunicati del PD andorese o quelli della medesima maggioranza del FLORIS e del PD, ovvero "ViviAndora") proclami di vittimismo, senza alcuna minima risposta nel merito delle pesanti questioni che abbiamo sollevato (vedi qui, qui ed ancora qui)... loro anzichè rispondere sui fatti minacciano querele a noi, ad organi di informazione e consiglieri di opposizione.
Premesso questo e prima di svelare uno dei più riusciti affari ad Andora per i FOTIA (e non certo per il Comune e la comunità di Andora) eccovi qualche "pillola":
1. pillola d'acqua
avevano negato che l'approvazione di un secondo Bilancio di Previsione 2011 fosse dipendente dall'occultamento nel primo Bilancio (approvato a marzo) della "buco-voragine" di debito verso la DEPURATORE INGAUNO SCARL (di cui il FLORIS era vice-presidente). L'assessore Franco BRUNO si è arrampicato sugli specchi di fantomatici "cambi di scenario" per giustificare il doppio Bilancio e negando fino all'improponibile che ci fosse quel "buco". Ma guarda tu che strana coincidenza - che conferma quanto avevamo detto e scritto - che è avvenuta con le ultime delibere dell'Amministrazione FLORIS del Comune di Andora: il ripianamento del debito con la DEPURATORE INGAUNO SCARL! Non ci credere, eccola qui: e .
2. pillola d'edilizia
ma come è possibile che oltre al plateale conflitto di interessi del capogruppo di maggioranza (e più votato dello stesso FLORIS), ovvero del Geom. Paolo MORELLI, protagonista di buona parte dei progetti privati resi possibili con le concessioni pubbliche (come quello della pallazina sulla costa già posta sotto sequestro dalla Procura), nessuno noti quello che ruota intorno al vice sindaco Avv. Alessandro CIBIEN? Infatti se nello Studio Legale del CIBIEN opera l'avvocato Fabrizio DE NICOLA, consulente del COMUNE DI ANDORA (!!!) nonché figlio del Luog. Canio DE NICOLA della Guardia di Finanza (operante proprio nel nucleo con competenza su Andora), nello stesso studio risulta l'avv. PISTONI Samantha, che negli ultimi anni è stata anche - nominata dalla stessa giunta con il CIBIEN vice sindaco - componente della Commissione Edilizia del COMUNE DI ANDORA.
3. pillola alla Scajola
Per vivere meglio l'Amministrazione FLORIS nel PUC (tanto ambientalista, sic!) ha previsto che il terreno degli ISNARDI, parenti strettissimi del Claudio SCAJOLA, potesse subire qualche "leggera" modifica. Da una collina verde, tra area boscata, antichi cipressi e coltivazioni che circondano la storica villa, il nuovo PUC (che è davvero tanto ambientalista, sic!) prevede, per dare l'idea: struttura alberghiera, rifugio, villaggio turistico con servizi e bungalow! Per FLORIS un parco pubblico a pagamento!
E su questa partita, infatti, era già chiaro quanto riportato nel libro-inchiesta "Il Partito del Cemento" di Marco Preve e Ferruccio Sansa:
"Andora non è certo una delle cosiddette perle della Riviera. Eppure il paese, adagiato su una delle rare piane costiere della Liguria, in provincia di Savona, a pochi chilometri da Alassio e da Cervo, nonostante la selvaggia speculazione degli anni Settanta, conserva ancora un bellissimo polmone verde ai confini dell'abitato: la temuta di Stampino. Diversi ettari di bosco oggi di proprietà della famiglia Isnardi di Imperia, imprenditori oleari imparentati con gli Scajola e presenti nelle grandi operazioni immobiliari della loro provincia. E adesso anche in quelle savonesi. Perché la recente approvazione del PUC di Andora, oltre che la costruzione di una torre a ridosso della passeggiata a mare - circondata dall'immancabile parco verde - prevede anche una serie di interventi nella tenuta. Alcuni erano già previsti da un precedente strumento urbanistico. Ma il recente piano ne ha introdotti altri nuovi di zecca. Tra gli ambientalisti, solo il Wwf ha provato a richiamare l'attenzione rifacendosi anche alla Soprintendenza regionale che nel dossier delle criticità, nel 2007 aveva scritto: "Andora. Nuovo villaggio sulla testata di promontorio, circa 15 mila metri cubi, previsione contemplata nel Puc in sede di valutazione progetto definitivo".
"Qui avevamo questa collina, un milione e 200 mila metri quadrati" spiega il sindaco Franco Floris, centrosinistra. "Il vecchio Isnardi la usava come tenuta di caccia, ci invitava gli amici, beato lui, e ci aveva messo piante di pregio. Ma oggi c'è bisogno di manutenzione e loro ci hanno detto che non ce la fanno con spese". Gli Isnardi? Fatturati milionari, interessi industriali, immobiliari e consiglieri Carige?
"Io non posso fare i conti in tasca a nessuno - risponde il sindaco - io ho un interesse politico a salvaguardare la collina. Così abbiamo fatto uno studio e trovato una soluzione che consente di reperire i soldi per il mantenimento, che trasforma la quasi totalità dell'area in parco pubblico, seppur con un biglietto d'ingresso, con percorsi per biciclette e laghetti, punti di sosta, aree per i bimbi, un trenino elettrico. Loro, gli Isnardi, potranno trasformare la casa padronale solo in un albergo, con parco e guardi che avrebbero potuto farne un residence se avessero voluto. Inoltre, sarà loro permesso di realizzare un villaggio turistico, che però era già previsto dal precedente piano e poi potranno costruire, questa sì è la cosa nuova, un borgo che dovrà però riprendere le caratteristiche di quello storico di Andora, con case in pietra e stradine".
Ed ecco qui la scheda del PUC, così ognuno valuta i dati ufficiali e non le favolette del FLORIS... .
Ma veniamo ai FOTIA. Prendiamo uno dei tanti lavori ed esaminiamolo con attenzione...