Armando BIASI, il sindaco di VALLECROSIA, amato e voluto dalla famiglia 'ndranghetista dei MARCIANO', pare voglia dimettersi questa mattina. Sarebbe l'ennesima vergognosa fuga, dopo quella tentata da Tano SCULLINO a Ventimiglia, per impedire l'arrivo della Commissione d'Accesso. La "via d'uscita" che il vecchio boss MARCIANO' auspicava e voleva anche per Bordighera e Ventimiglia, è la strada scelta da BIASI con le dimissioni.
BIASI scappa, fugge con la coda tra le gambe, perché sa benissimo che la Commissione d'Accesso avrebbe un solo esito: SCIOGLIMENTO PER CONDIZIONAMENTO MAFIOSO. Armando BIASI vuole impedire che quel COMUNE venga ripulito e con la scorciatoia delle dimissioni vuole salvare se stesso e gli altri tasselli della ragnatela di influenza della 'Ndrangheta in quel Comune. Così facendo, impedendo che l'inchiesta amministrativa (che noi, come Casa della Legalità, chiediamo dall'agosto 2010, riibadendola, in ultimo, anche con ulteriore richiesta ufficiale il 10 dicembre 2012) accerti i fatti, tiene aperta, inoltre, per se ed i suoi uomini nell'amministrazione comunale, la possibilità di ricandidarsi.
Il COMUNE DI VALLECROSIA deve essere liberato e bonificato, le dimissioni di BIASI vogliono impedirlo. E' l'ennesima vergogna, resa possibile, anche grazie a quei ritardi, gravissimi ritardi, che vi sono stati con la gestione dell'ex Prefetto Di Menna ed anche della vecchia passata gestione della DDA genovese.
Se questa mattina BIASI Armando si dimette non avremo altra via che indicarlo pubblicamente, con fermezza e determinazione, come colui che prima stringeva il "patto" con la 'ndrangheta ed ora vuole impedire l'accertamento dei fatti e la "rinascita" del COMUNE DI VALLECROSIA. Come abbiamo fatto con SCULLINO: non gli daremo tregua, lo indicheremo all'attenzione della comunità, lo inchioderemo alle sue (ir)responsabilità pubblicamente!
Se scappa dal COMUNE oltraggia non solo la decenza, ma, una volta di più, anche la comunità ed il COMUNE, quell'Istituzione che ha già piegato al desiderata dei MARCIANO'. Con le sue dimissioni il BIASI si dimostrandosi incapace di assumersi le responsabilità delle proprie azioni.
AGGIORNAMENTO...
Il Sindaco BIASI Armando afferma di essere sereno e di compiere questa scelta di dimetteresi per tutelare la sua "dignità" e, quindi, ha rassegnato formalmente, le dimissioni questa mattina dalla carica di Sindaco di VALLECROSIA. Ma cosa sta dicendo??? Se fosse sereno, sicuro che nessuna ombra vi sia sull'operato della sua Amministrazione e di quella precedente (in cui era Vice-Sindaco) allora sarebbe rimasto al suo posto, altro che dimissioni. Se uno scappa davanti al prossimo - più che possibile - arrivo della Commissione di Accesso, significa che non vuole la verifica! Con serenità e certezza di aver operato bene invece avrebbe atteso la Commissione. Quindi non racconti frottole ai cittadini. Se dignità aveva l'avrebbe dimostrata restando al suo posto ed attendendo l'esito delle verifiche amministrative sugli Atti del Comune di Vallecrosia... ed invece fugge con la velocità di un fulmine.
I Carabinieri, da quanto si apprende, avrebbero già inviato al Prefetto un'apposita Relazione in cui confermano le ingerenze della 'ndrangheta sul COMUNE DI VALLECROSIA, e con cui, quindi, chiedono formalmente lo scioglimento per condizionamento mafioso degli organi elettivi.
I Carabinieri non guardano alle nuvole, ma a fatti e risultanze certe. Così come hanno fatto su Bordighera e Ventimiglia.
BIASI ha paura di questa verifica e dello scioglimento perché smentirebbero in modo inequivocabile le sue dichiarazioni di questi anni, mesi e settimane, così come erano state smentite quelle di Bosio a Bordighera e di Scullino a Ventimiglia.
L'offesa all'onore ed alla dignità della città di Vallecrosia, alla comunità ed allo stesso COMUNE, arrecata dal "patto" con i MARCIANO' e dal piegare la gestione dell'amministrazione ai desiderata del sodalizio del "locale" 'ndranghetista di Ventimiglia, è una macchia che le dimissioni non cancellano... anzi.
Prima di dare un breve quadro della situazione di Vallecrosia, con una prima puntata, ricordiamo che il Prefetto di Imperia può tentare di percorrere la strada che già si era evidenziata come possibile, in base alla norma, per arrivare comunque allo scioglimento per condizionamento mafioso: 1) sospensione degli organi elettivi, sulla base della Relazione dei Carabinieri; 2) richiedere relazioni ulteriori ai diversi reparti investigativi (Gico, Sco, Ros e DIA), così da avere un quadro ampio e dettagliato; 3) valutare quindi le risultanze di dette relazioni che dovrebbero fornire, anche alla luce degli elementi già acquisiti con l'attività di indagine c.d. "LA SVOLTA", e procedere alla richiesta al Ministro dell'Interno di scioglimento, con conseguente nomina della triade di Commissari per la gestione del Comune di Vallecrosia.
Appunti sul Comune di Vallecrosia, alla luce dell'Op. LA SVOLTA:
Oltre a quanto già evidenziato in precedenza, appare opportuno richiamare quanto abbiamo pubblicamente indicato in merito alla passata ed attuale Amministrazione del COMUNE DI VALLECROSIA in due nostre pubblicazioni che qui si richiamano integralmente:
31 marzo 2011
'Ndrangheta, politica e territorio, una fotografia del contesto di Ponente
disponibile qui
22 febbraio 2012
E torniamo sul ponente, Ventimiglia, Vallecrosia... ed alle bufale di Burlando
disponibile qui
Quanto pubblicato nei citati articoli, a quanto si evince dal contenuto dell'OCC “LA SVOLTA”, sarebbe stato anche oggetto - per quanto concerne certamente la pubblicazione del 31 marzo 2011 - di attenzione ed iniziative da parte degli esponenti del “locale” della 'Ndrangheta di Ventimiglia. Nell'Ordinanza firmata dal GIP di Genova si legge, ad esempio:
04/04/11 – Ambientale - casa di MARCIANO' Giuseppe
"MARCIANO' G, spiega alla ELIA Angela che ieri lo ha chiamato FEDERICO (PARASCHIVA) molto allarmato, il quale gli avrebbe detto di andare subito a vedere l'articolo in questione secondo cui a Vallecrosia non si muoverebbe una foglia senza che MARCIANO' non se ne sia al corrente (ndr, è stata acquisita una copia dell'articolo della Casa della Legalità sul blog). MARCIANO' G. spiega che secondo l'articolo ci sarebbero almeno una ventina di personaggi assimilati al rango di sodali alle dipendenze di MARCIANO', tra cui anche il figlio stesso, erede diretto".
Ed ancora il 28/06/11
“Arriva in casa (di MARCIANO' Giuseppe, ndr) PARASCHIVA che porta le novità a MARCIANO' G. e gli chiede che giornale ha. PARASCHIVA informa che sul giornale in suo possesso c'è il loro nome; legge il pezzo riguardante MARCIANO' G, verosimilmente tratto dal sito della Casa della Legalità, ossia la parte in cui viene scritto che MARCIANO G., cugino di Mimmo GANGEMI boss di Genova, nonché cugino di Giuseppe e Alessandro MARCIANO' condannati per l'omicidio di Francesco FORTUGNO, ha incontrato per due volte Alessio SASO."... "Si è già detto, ad esempio, che nei primi giorni di aprile 2011 PARASCHIVA informa MARCIANO' Giuseppe di un articolo che tratta della leadership mafiosa di quest'ultimo in Vallecrosia (...). MARCIANO' Giuseppe rimane colpito dalla notizia appresa da PARASCHIVA, tanto che, essendo stato contattato telefonicamente dal figlio Vincenzo, gli intima di chiudere immediatamente la conversazione, facendo un chiaro riferimento ai risultati di un'indagine secondo la quale lui è al comando di un gruppo di persone e il figlio è il secondo nella lista; un particolare che riscontra quale grado di attendibilità fosse riconosciuta allo stesso PARASCHIVA dal "capo".
A quel punto MARCIANO' Vincenzo (cl. '77), preoccupato per il comportamento eccessivamente timoroso del padre, telefona proprio a PARASCHIVA e gli chiede di recarsi dal padre per verificare esattamente cosa sia accaduto. Egli si reca effettivamente presso l'abitazione del MARCIANO' e parla con il capo-"locale" di un articolo online apparso sul sito della "Casa della Legalità"..."
Da un'altra intercettazione del 24/04/2011:
"PARASCHIVA: ha fatto la denuncia, ha detto, (ndr. riferimento ai recenti articoli di stampa contro l'organizzazione e i politici locali)
MARCIANCO' G: e ma il sindaco m'ha detto no! M'ha detto che ha telefonato al Procuratoreper dirgli, questa gente non possono fare così e che il Procuratore c'ha detto di non fare niente, che tanto (inc.).
PARASCHIVA: Armando [BIASI] mi aveva detto che aveva scritto una lettera..."
Gli ulteriori elementi emersi dall'indagine che ha condotto alla c.d. Operazione “LA SVOLTA” e che appare essere solo uno dei filoni su cui sta procedendo la DDA di Genova, ha evidenziato non solo i contatti con gli amministratori del COMUNE di VALLECROSIA ma anche anche il coinvolgimento, in quanto partecipe del “locale” di Ventimiglia, di ALLAVENA Omar, già agente della Polizia Municipale di quello stesso Comune.
Sono inoltre molteplici i richiami ad azioni di influenza da parte dei MARCIANO' su attività nell'ambito del territorio del COMUNE DI VALLECROSIA, nonché interventi diretti sull'ex Sindaco e sull'attuale Sindaco, al fine di definire candidature ed eletti di quella Amministrazione civica. Uno degli elementi contestati nella citata OCC al MARCIANO' Giuseppe risulta essere:
“nelle elezioni amministrative di Vallecrosia del 2011 dissuadendo alcuni aspiranti a candidarsi ed intervenendo nella scelta dei candidati da inserire nella lista “BIASI”
(fine prima parte)