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La mappatura della Liguria
con le famiglie di 'Ndrangheta
e le radici di Cosa Nostra.
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Quella realtà di Diano Marina
che vorrebbe oscurare i fatti,
oscurando noi. Tutta la storia.
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Le cementificazioni hanno un
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in sicurezza del territorio
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La messa in sicurezza latita,
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[In coda il link all'Ordinanza]
L’inchiesta ed operazione “Onorata sanità” della DDA di Reggio Calabria mette nuovamente in luce l’intreccio mafia-politica nella gestione della sanità calabrese. Non una novità, ma una svolta sul piano giudiziario...
Conosciamo bene il panorama che, ad esempio, le due Relazioni - quella sulla Asl di Locri e quella sulla Asl di Vibo Valentia –mettevano in luce. Asl occupate dalla ‘ndrangheta che ne dettava assunzioni, promozioni, appalti e incarichi. Un sistema di connivenza conosciuto anche perché Francesco Fortugno era primario di quella Asl di Locri infiltrata sino al midollo dalle ‘ndrine; la vedova Maria Grazia Laganà (indagata dalla DDA di Reggio per truffa aggravata) era responsabile del personale – vice direttore sanitario di quella stessa Asl; il padre della Laganà è stato per anni ed anni il massimo responsabile di quella Asl. In quella Asl lavoravano, ad esempio, sia la figlia del boss Morabito, protagonista di una avanzamento di carriera fulminante, sia quel Marcianò collega della porta accanto della Laganà e già sostenitore di Fortugno prima di passare con Crea e che con i Fortugno-Laganà aveva ottimi rapporti d’amicizia.
La speranza è che sul piano giudiziario i magistrati riescano a completare il quadro per colpire mortalmente quel sistema di connivenza e complicità tra gestione della cosa pubblica e mafia. Parallelamente vi è l’auspicio che, alla luce di questi ultimi risvolti, venga immediatamente sciolto il Consiglio Regionale della Calabria, che pur sapendo di questa realtà inquietante ha taciuto e non ha mosso alcun provvedimento e che, tra l’altro, vede il Presidente della Regione, Agazio Loiero, rinviato a giudizio per gli appalti nella Sanità.
E’ altrettanto auspicabile che la vedova Fortugno dica tutto quello che sa su quella Asl di cui era dirigente sino all’elezione in Parlamento, e dopo l’aver promosso proprio con Domenico Crea una lista elettorale alle elezioni provinciali di Reggio Calabria, particolare sottolineato anche dagli inquirenti. Rinnoviamo quindi anche alla signora Maria Grazia Laganà l’invito a riferire alla DDA (abbandonando l’utilizzo della facoltà di non rispondere) ed alla Commissione Parlamentare Antimafia tutto quello che è a sua conoscenza diretta, naturalmente dimettendosi dalla Commissione Antimafia, per palese conflitto di interessi vista la sua doppia veste di indagata della DDA e componente di un organismo con poteri dell’autorità giudiziaria che può accedere a fascicoli secretati, oltre che interrogare testimoni, ad esempio.
Quanto da sempre abbiamo ripetuto come Casa della Legalità, insieme a DemocraziaLegalità, trova oggi una nuova conferma: l’omicidio Fortugno è maturato nell’ambito degli equilibri inquinati della sanità calabrese e nell’ambiente politico calabrese (lo stesso ambiente, la Margherita, di Fortugno e della signora Laganà).
Se sul piano giudiziario siamo solo all’inizio, la politica dove affrontare immediatamente questa situazione senza più tentennamenti, equilibrismi ed abbandonando la giustificazione addotta - sino ad oggi – che vorrebbe far passare come “accettabili” le connivenze e complicità dicendo che la “contiguità” tra amministratori pubblici e mafiosi in terra di mafia, come la Calabria, è normale. Non lo è per niente, basta!
L'Ufficio di Presidenza
C.Abbondanza - S.Castiglion - E.D'Agostino
IL DOCUMENTO INTEGRALE DELL'O.C.C. "ONORATA SANITA'"
22 MARZO 2015
ore 21:30 al
BRIXTON
Via Robutti 11, Alassio (SV)
facciamo il
punto
sulle mafie
in Liguria
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"SARZANA.
Tra sinistra,
'ndrangheta,
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(e l'omicidio
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SIAMO DI NUOVO
OPERATIVI ONLINE
(IN ESILIO DIGITALE)
Dal 29 dicembre si è
lavorato sodo per
salvare i dati e portare il
sito in sicurezza all'estero.
Abbiamo cercato, già che
si doveva operare sul sito,
di rinnovarlo e migliorarlo.
Ci sono ancora alcune cose
da sistemare e lo faremo
nei prossimi giorni.
Ma intanto si riparte!
Andiamo avanti.
f.to i banditi
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"PEDOFILIA
E OMERTA'
Savona,
chi sapeva ed
ed taciuto su don
Nello Giraudo?"
con documenti
dell'inchiesta su
don Nello Giraudo
e documenti interni
della Chiesa
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Tra sinistra,
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