La storia di Carlo Bagnascoe della Villa Pompeo Mariani è una storia inquietante. Ne avevamo anche parlato di recente perché in quel territorio l’asse ‘ndrangheta-massoneriasi mostra più forte dello Stato [vedi qui].
Una storia che mette in evidenza la perfetta coordinazione di ‘ndrangheta, massoneria e potere economico-politico. Tutto parte con Marcello Dell’Utriche vuole mettere le mani sulle opere di Mariani, al “no” ricevuto seguono furti di opere e poi l’assalto. Parte Pier Giorgio Parodi, imprenditore, massone in stretti rapporti con la ‘ndrangheta e da sempre parte della ragnatela che fa capo a Claudio Scajola. Al posto della Villa, dell’Atelier e del parco (dove disegnò Monet) vuole farci appartamenti e posti auto. Carlo Bagnasco, con gli eredi di Mariani, resiste ed il tentativo di speculazione non va in porto. Per quell’eccellenza a livello mondiale non arrivano finanziamenti pubblici, che invece vengono elargiti dagli Enti (a partire dalla Regione) su larga scala...
Nell'imperiese, con epicentro traSanremo e Taggia, vi è storicamente una delle più attive articolazioni territoriali della 'ndrangheta.
Emergeva dai tempi dell'inchiesta sul clanTeardo(allora Presidente della Regione Liguria) ed è emersa più di recente con l'indagine “Maglio 3” (in particolare quando il già consigliere regionale e ricandidato alle elezioni regionali del 2010, Alessio Saso, incontrò - presso il suo point elettorale a Taggia - per concludere la trattativa sull'acquisizione del supporto elettorale “a largo raggio”dagli esponenti della 'ndrangheta Vincenzo La Rosae Massimo Gangemi, così come incontrò direttamente anche il reggente in Liguria Domenico Gangemi- foto sotto)...
[in coda le slide sulla scia di sangue ed attentati relativi al solo capoluogo della regione]
Ferruccio Sansa: «Nella nostra Liguria la mafia ha deciso finora di compiere gesti di violenza ma non così eclatanti...» [11.09.2020]
Sansa minimizza, nasconde la realtà dei fatti. Un atteggiamento inquietante, così come il negazionismo. Le mafie, che hanno imparato a collaborare tra loro, coordinandosi, hanno perseguito la mimetizzazione, l'agire (in prevalenza) con un profilo basso, comprano e corrompono, offrono servizi a imprese e politica. In Liguria, come altrove, agiscono sempre di più attraverso quel "corpo riservato" che attivano quando devono fermare e screditare, quando non eliminare, chi contrasta le organizzazioni mafiose, le loro cointeressenze ed i loro affari. Nascondere o negare gli atti eclatanti compiuti - spesso dagli stessi soggetti che sono ancora oggi sullo scacchiere - non conduce alla necessaria attenzione, bensì asseconda la pratica della mimetizzazione, quella c.d. "mafia silente", che silente non è affatto, capace di ottenere assoluzioni e archiviazioni...
Una campagna elettorale, quella del 2020, in cui il centrodestra ed il centrosinistra sono orfani quest'uomo: Gregorio FOGLIANI.
Quel trasversale FOGLIANI con il "suo" gruppo "QUI" ove operavano oltre al CHIRIACO Rodolfo cugino del più noto CHIRIACO Carlo Antonio esponente apicale della 'ndrangheta di Pavia (vds operazione "INFINITO), anche SPECIALE Michele che svolgeva ruoli in quel gruppo "KUADRA" dai pesanti legami con la Camorra. Con il fallimento con circa 600 milioni di buco, in tanti hanno avuto danni, a partire dagli esercenti che non si sono visti pagare i buoni pasto per arrivare a chi si è ritrovato buoni pasto che altro non erano che carta straccia. Ma lui, il FOGLIANI, nonostante quanto venne indicato dalla DIA nel 2002, era tanto amato da entrambi gli schieramenti, da cui spesso pescava per assunzioni e consulenti.
Avete sentito qualche politico dei due schieramenti, molto amici di FOGLIANI e del suo "impero del buco", chiedere scusa alla comunità per tali rapporti?
Il patto dei due Claudio, Scajola e Burlando, ha radici profonde e resiste. Un patto di potere e di reciproca tutela. Un patto palpabile soprattutto nella terra imperiese. Quella stessa provincia definita dalla Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Rosi Bindi, nella scorsa legislatura: «La sesta provincia della Calabria» e dove i pacchetti di voti controllati dalla ‘ndrangheta pesano, nel condizionamento del voto e della politica, come ci ricordano anche le ultime Relazioni della Procura Nazionale Antimafia.
Nell’anno 2020, a ridosso delle elezioni regionali, il centrosinistra che candida alla presidenza della Regione Liguria Ferruccio Sansa, prima di formalizzare le proprie liste, tenta la carte di un intesa con Claudio Scajola.
Lo racconta lo stesso Scajola a “la Repubblica” (giornale di uno dei più stretti collaboratori di Ferruccio Sansa e candidato nella sua lista, Marco Preve), intervistato da Donatella Alfonso: «... Però lei ha incontrato il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, per vedere se i suoi moderati avrebbero potuto appoggiare il candidato del centrosinistra
…"Mi era stato chiesto un incontro e volentieri ho ascoltato, ma non c’erano ipotesi su cui convenire
"...»
[La Repubblica - ed. Genova - 03.09.2020]
Che tale tentativo di intesa fosse stato perseguito dal centrosinistra era già emerso. Così come erano sembrati palesarsi molti tentativi di ‘rassicurazione’ verso la ragnatela di Claudio Scajola...
E' la storia dell'impianto Icose di bitume e del fluttuante concetto di “tutela ambientale e della salute” che si evidenzia sull'entroterra savonese.
L'ambientalismo (e tutela della salute), diciamocelo, non è mai stato e non è patrimonio del centrodestra di Giovanni Toti e non lo è nemmeno però di chi parla tanto di “green”, ovvero il centrosinistra di Ferruccio Sansa. Questi, ad esempio, fa un tour in Val Bormida, lo racconta e documenta lui stesso, e si scopre che nulla dice sull'inquinante Italiana Coke che oltre ad inquinare quel territorio, produce carbone che viene bruciato altrove (seminando danni ad ambiente e salute)...
Caro Ferruccio Sansa, così non va proprio. Prima di tutto se Nicola Morra ed il M5S non hanno un adeguato senso delle Istituzioni, ed anzi lo sviliscono, tu avresti dovuto tirartene fuori e dire che il senso delle Istituzioni ed il rispetto dell'autorevolezza di una importante Commissione, come quella Parlamentare d'Inchiesta Antimafia, imponeva che il Presidente di tale Commissione (Morra) salvaguardasse il ruolo super partes che ricopre e che non doveva, quindi, scendere in campo in campagna elettorale. Invece hai fatto come gli altri, quelli che criticavi nel tempo passato, da giornalista e cittadino, che usavano le cariche istituzioni a fini elettorali. Citi poi la vicenda che narrasti sulle ultime amministrative di Ventimiglia, quando indicavi che Scullino aveva posto la questione mafie solo dopo le spiagge per cani ed al contempo, nello stesso articolo, indicavi il silenzio di Ioculano che nel programma proprio non aveva indicato la questione. Ioculano oggi è candidato nella tua coalizione, dopo aver salvaguardato gli interessi della Nostra Signora dei Porticcioli - come avevate ribattezzato la Beatrice Cozzi Parodi nel libro "il Partito del Cemento" - che ha evitato il fallimento della "Casa del Forte". Infatti se erano emerse gravi irregolarità proprio in materia antimafia da parte della società "Cala del Forte" che non aveva richiesto le informative antimafia sulle imprese affidatarie dei lavori (ed aveva affidato lavori ad imprese e cooperative della 'ndrangheta), la Giunta Ioculano poteva revocare per tali gravi inadempienze la concessione e procedere ad affidarla attraverso una gara europea, ed invece l'Amministrazione del sindaco Ioculano ha accolto la richiesta di variante avanzata dalla "Cala del Forte" per permettere a questa di vendere il porticciolo di Ventimiglia alla società monegasca.
Ma andiamo avanti, velocemente. Rolando Fazzari è stato isolato dal mondo imprenditoriale e dalle Amministrazioni locali perché il Ninetto Gullace, capo della cosca Gullace-Raso-Albanese, non gradiva una vita tranquilla per Rolando, "reo" di essersi dissociato dalla sua famiglia d'origine e di aver denunciato. Il mondo imprenditoriale e le amministrazioni comunali del savonese e non solo (vds Regione) avevano sempre assecondato gli appetiti del Gullace (con anche danno, in parallelo, a Rolando). Hai incontrato alcuni giorni fa gli esponenti del PD di Albenga e dell'Amministrazione di quella città. "Bene", nel PD di Albenga - oltre al massone teardiano Mauro Testa, dirigente locale di quel partito - vi è anche Giorgio Cangiano, ovvero colui che alle scorse elezioni comunali, quando venne eletto sindaco, aveva nella sua coalizione candidato il 'factotum' di Gullace, quel Fabrizio Accame, con cui si metteva anche in posa insieme all'allora Ministro Boschi.
Rolando Fazzari è stato preso in giro dal Presidente della Regione Giovanni Toti che aveva promesso di far sì che il Comune di Balestrino ricostruisse i circa 400 metri di strada distrutti dall'alluvione e dallo sversamento della cava-discarica dei Fazzari-Gullace nel novembre 2016. La promessa non è stata mantenuta e Rolando Fazzari ha tutta la sua impresa, come mezzi e camion, bloccati in cima al monte. Tu, alcuni giorni fa, tornando da Imperia, lo hai chiamato per passare a salutarlo e quando sei passato e volevi fare un video, Rolando ti ha risposto di no e che se volevi, come qualunque altro candidato, ti avrebbe portato a riprendere il suo impianto, in cima al monte, dove è stata la sua vita e dove la vita l'ha persa suo figlio Gabriele. Tu hai risposto che non hai tempo per andare là dove la sua impresa è ad arrugginirsi dal 2016. Ecco, non hai avuto un incontro, sei passato a salutare perché per la storia di Rolando e vedere cosa gli hanno fatto non avevi tempo.
Passiamo all'ultimo punto che affronto qui, perché altrimenti diviene un poema. Nel tuo post scrivi «Oggi in Liguria è venuto Nicola Morra, presidente della Commissione Parlamentare Antimafia. Ha parlato non solo a noi, ma a tutti gli schieramenti in corsa alle elezioni...». Non mi risulta che siano stati invitati all'incontro gli altri schieramenti e non mi risulta che Morra, quale Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia abbia, oggi, incontrato gli altri schieramenti, bensì abbia incontrato solo te ed invitato a votare te. Magari mi sbaglio ed allora chiedo ad alcuni dei candidati (Alice Salvatore, Marika Cassimatis, Aristide Fausto Massardo) se sono stati invitati ad un incontro con il Presidente della Commissione Parlamentare d'Inchiesta Antimafia e/o se hanno avuto occasione di parlargli oggi.
P.S.
L'assessorato alle politiche antimafia è una castroneria, come abbiamo sempre detto e ripetuto nel tempo.
LIGURIA - CAMPAGNA ELETTORALE.
OGGI GRAVE ASSENZA DI SENSO DELLE ISTITUZIONI DA PARTE DEL PRESIDENTE COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA (con Sansa accanto)
L'assenza del senso delle Istituzioni trova conferma nello svilimento del ruolo della Commissione Parlamentare Antimafia in tempi di campagna elettorale. Chi entra e soprattutto chi Presiede la Commissione parlamentare d'inchiesta Antimafia si deve spogliare, in tale veste istituzionale, della propria bandiera politica. Ne va della credibilità ed autorevolezza dei lavori della Commissione Parlamentare Antimafia che non può essere strumento di una parte o di un partito, bensì ha il dovere di agire in modo indipendente e senza strabismi od opportunismi politici o elettorali. Chi ricopre il delicato ruolo di Presidente di tale Commissione ha quindi l'onere, durante tale mandato, di essere ed apparire super partes. Il fatto che Ferruccio Sansa, ovvero un candidato alla Presidenza della Regione, con il M5S, realizzi un'iniziativa elettorale* con Nicola Morra «Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia», è quindi un segnale pessimo, che deprime il senso delle Istituzioni ed al contempo svilisce il ruolo e la funzione della Commissione Parlamentare Antimafia...
[IN CONDA LE MAPPE DI CANTIERI E ARTICOLAZIONI 'NDRANGHETA]
Le mafie, in Liguria come altrove, si coordinano tra loro.
'Ndrangheta, Cosa Nostra e Camorra esistono da decenni in questa Regione e dopo conflitti e azioni eclatanti - che avrebbero dovuto creare allarme sociale e attirare attenzioni investigative e giudiziarie - hanno saputo armonizzarsi nella spartizione di ciò che più gli interessa: gli affari.
Il negazionismo
E se è vero che l'incontro con la massoneria - forte di articolazioni “coperte” al fianco di quella formalmente legale – ha rappresentato e rappresenta uno degli elementi di forza delle organizzazioni mafiose e della 'ndrangheta in particolare, anche in questa regione del Nord, è soprattutto l'accettazione sociale, politica e imprenditoriale l'elemento fondamentale del loro potere di inquinamento e condizionamento.
Il negazionismo, come anche l'acquiescenza e l'accettazione delle organizzazioni mafiose, non è stato scalfito minimamente dalle inchieste e nemmeno dalle sentenze che di recente hanno confermato anche sul piano giudiziario il radicamento e l'operatività delle cosche...
Oggi il candidato del nuovo centrosinistra alla Presidenza della Regione Liguria, Ferruccio Sansa, nell’imperiese per presentarsi insieme ai candidati consiglieri.
Sansa dichiara: «Abbiamo candidati nuovi e della società civile. E' quello che ci è sempre stato chiesto. Persone premiate per le loro competenze per aver svolto dei lavori e avere un ruolo sociale sul territorio. Questo è rinnovamento».
Tra questi candidati con Ferruccio Sansa vi è Andrea Gorlero (nella foto a lato insieme) che vogliamo presentarvi con le parole di Ferruccio Sansa (e Marco Preve) contenute nel libro “Il Partito del Cemento”:
Gli scandali di Sanremo...
Il 1 agosto 2020 Ferruccio Sansa mi chiama per avere conferma del numero di cellulare della Albano, perché disse "la voglio candidare nella mia lista". Poi non la chiama e poi emerge un richiesta di "dare una mano" rivolta alla Albano con un parallelo, chiaro e netto "no" ad una sua candidatura nella lista Sansa, direttamente da chi coordina la campagna elettorale al candidato presidente del centrosinistra.
Il gruppo dirigente imperiese del PD (su cui torneremo a breve come Casa della Legalità), compreso Ioculano, rasenta il ridicolo nel sostenere che lei non si fosse autocandidata... e che per loro i temi della legalità sono importanti. Il tema della legalità e del contrasto alla 'ndrangheta li hanno cancellati nel loro agire e persino dalla loro campagna elettorale, da quando hanno scelto di aprire le porte a coloro che arrivavano dal contesto grigio che in quel territorio ruota attorno alla 'ndrangheta, o coprendo, per fare un altro esempio, l'omertà palesatasi nell'ambito del Comune di Camporosso in riferimento ad un consigliere comunale (della lista unitaria con il PD) sparato che non denunciava e ricorreva alle cure di un medico delle medesima lista (con il PD) che a sua volta non denunciava la ferita d'arma da fuoco del collega consigliere. Ma su tutto questo torneremo a breve...
[in coda l'articolo de "La Riviera"]
In quel territorio dell'estremo ponente un determinato contesto capace di condizionare il voto, ovvero il contesto della 'ndrangheta, non ha mai digerito che il Governo ove vi era Sonia Viale Sottosegretario all'Economia e poi agli Interni, approvasse la proposta del Ministero dell'Interno che decretava lo scioglimento e commissariamento dell'Amministrazione del Comune di Bordighera per condizionamento della 'ndrangheta... Il padre di Sonia Viale, Giulio*, assessore della Giunta di Bordighera del Sindaco Bosio, si dimise dalla Giunta quando i Carabinieri inviarono al Prefetto la proposta di scioglimento.
Di non aver mai digerito tale scioglimento non ha fatto mistero nemmeno Claudio Scajola (condannato in primo grado a Reggio Calabria per aver favorito la latitanza di Amedeo Matacena, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa), attuale Sindaco di Imperia ed in prima linea nella definizione delle candidature per le elezioni regionali della lista unitaria con Forza Italia, alleata della Lega, a sostegno di Giovanni Toti...
Era piena estate di quattro anni fa quando,l’11 agosto 2016 quando il Sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano (del PD) emanava l’Ordinanza 129 in cui poneva il divieto di distribuzione ai migranti di cibo e bevande, prevedendo sanzioni per chi osava “essere umano”...
Era aprile 2017 quando Ferruccio Sansa su “Il Fatto Quotidiano” parlava dei nuovi iscritti di peso del PD del ponente ligure, nomi che erano noti perché candidati in quella lista per le comunali di Vallecrosia che, dalle intercettazioni dell'inchiesta “La Svolta”, era stata formata su indicazione del capo-locale della 'ndrangheta di Ventimiglia, Giuseppe Marcianò. Scriveva Ferruccio Sansa: «Quanta folla al funerali. Tutti che vanno a baciare il figlio del defunto. Nessuno sembra imbarazzato dal fatto che Giuseppe Marcianò, morto lo scorso 26 gennaio a Sanremo, fosse stato condannato a 15 anni in appello nel processo La Svolta[responsabilità penale quale “capo-locale” confermata anche dalla successiva sentenza della Cassazione, ndr] sulle infiltrazioni di 'ndrangheta nel Ponente ligure. (…) a mostrare il proprio dolore ai familiari c'erano esponenti politici e diversi neoiscritti di peso del circolo PD di Vallecrosia. Così della questione si è occupata anche Donatella Albano, membro PD della Commissione Parlamentare Antimafia: “Non c'è solo il funerale”, spiega Albano, “negli ultimi mesi a Vallecrosia sono arrivati decine di nuovi iscritti, alcuni fino a pochissimi mesi fa militavano in schieramenti avversari del PD. Im mio partito deve fare chiarezza”, chiede Albano» (1).
Il PD, con il gruppo dirigente che contava tra gli altri anche l'allora Sindaco di Ventimiglia, Enrico Ioculano (oggi candidato PD con Ferruccio Sansa), fece la sua scelta: quegli iscritti andavano benissimo, al bando doveva essere posta (e sarà posta) Donatella Albano...
Quella del contrasto alle organizzazioni mafiose in questa Provincia(e nel resto della Liguria) è stata una parentesi. Una parentesi breve. Stroncata prima che si arrivasse ad assestare un colpo decisivo all'asse 'ndrangheta – massoneria ed al rapporto e condizionamento da questo asse prodotto e perpetuato su politica, economia e, quindi, gestione della cosa pubblica e del territorio.
Guardiamo rapidamente tre esempi concreti che documentano questa resa. Una resa delle Istituzioni e della politica. Di quelli che governano, oltre che molti territori anche la Regione, da decenni e che, da una parte e dall’altra, con centrodestra e centrosinistra, sono ancora lì pronti a continuare...