A Campochiesa sulle famiglie 'ndranghetiste dei Fazzari e Gullace

A Campochiesa sulle famiglie 'ndranghetiste dei Fazzari e Gullace

Domenica 16 Ottobre 2011 18:32 Ufficio di Presidenza
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A Campochiesa per dire no alla discarica delle famiglie 'ndranghetiste


Come previsto, questa mattina, la Casa della Legalità, con la presenza anche del Wwf, ha effettuato l'iniziativa contro il progetto di una nuova discarica a Morteo, nella frazione di Campochiesa del Comune di Albenga, promosso da una delle società delle famiglie 'ndranghetiste dei FAZZARI e GULLACE. Un progetto perseguito attraverso la SAMOTER SRL che aveva visto il positivo parere della passata amministrazione di centrosinistra ed ora anche il favore dell'amministrazione di centrodestra... Peccato che, come abbiamo ricordato, tale progetto, a seguito delle Osservazioni del Wwf e le denunce della Casa della Legalità, era già stato respinto con un secco no dagli organismi tecnici della Regione Liguria... perché una discarica è assolutamente incompatibile in quel sito (e per rendere l'ideabasta guardare la foto di apertuta qui sopra).
Nel ringraziare le Forze dell'Ordine presenti per garantire il regolare svolgimento dell'iniziativa, ribadiamo l'invito alle competenti Autorità, a partire dalle Prefetture di Savona ed Imperia, affinché vengano immediatamente adottati i provvedimenti preventivi antimafia per le società facenti capo ai FAZZARI e GULLACE, che abbiamo richiesto e ribadito con apposite istanze documentate. Ecco il testo distribuito alla comunità ed agli organi di informazione nella mattinata...




Gli atti dell'Antimafia li indicano chiaramente come famiglie di 'ndrangheta. Le loro società, come la SAMOTER SRL, come "di fatto" ammesso dallo stesso vecchio e defunto boss Francesco FAZZARI, sono state create quando già riciclavano i proventi delle attività illecite che caratterizzavano già negli anni Ottanta e Novanta i loro "affari", tra cui l'interramento illecito dei rifiuti nocivi nella vecchia cava di Borghetto Santo Spirito (per cui il Filippo FAZZARI è stato condannato anche al risarcimento di oltre 20 milioni di euro... oltre che al carcere).

1993 - Franco RAMPINO e Carmelo GULLACE"QUELLI DI TOIRANO", come vengono indicati nelle telefonate per eludere le identificazioni, sono soggetti storicamente pericolosi, legati a sequestri di persona, estorsioni, omicidi, traffici di droga, armi, oltre che a truffe, riciclaggio, traffici di rifiuti pericolosi... Hanno messo in piedi reti societarie direttamente intestate loro ed altre fittiziamente intestate a terzi, non trovando ostacoli nell'infiltrazione nell'economia locale, negli appalti e nelle concessioni pubbliche. Una storia vergognosa resa possibile da complicità pesanti (ormai finite) e omertà!

Una delle frasi "celebri" intercettate al boss Carmelo GULLACE (a destra nella foto - 1993 - con Franco RAMPINO che con il fratello Antonio, sino alla morte, sono stati al vertice della 'ndrangheta in Liguria) è questa: "i nemici dei PIROMALLI sono nemici miei e i nemici miei sono nemici dei PIROMALLI, ecco, la base è questa", ripetendo il medesimo concetto in riguardo ai MAMMOLITI e precisando "Ecco, abbiamo fatto un accordo con quello lì".

Con il Carmelo "Nino" GULLACE ci sono poi i fratelli Francesco ed Elio. E se per Carmelo "Nino" GULLACE non è soltanto accertata dai Reparti e dalla Magistratura la sua appartenenza alla 'Ndrangheta ma anche il suo ruolo apicale (negli Atti dell'indagine "IL CRIMINE" si legge: ""GULLACE Carmelo, una delle figure più rappresentative del gruppo "RASO-GULLACE-ALBANESE"), anche per l'Elio GULLACE (quello della GIUMAR SRL) è accertata l'affiliazione all'organizzazione mafiosa.

Rita FAZZARI con il consorte Roberto ORLANDOLa cosca dei GULLACE-RASO-ALBANESE si è imparentata, oltre che con i MAMONE ed i PIROMALLI, con i FAZZARI. Carmelo GULLACE è il marito di Giulia FAZZARI, sorella di Rita FAZZARI (nella foto a sinistra con il consorte ORLANDO Roberto) che ha "assunto" il Carmelo GULLACE nella SAMOTER. Il vecchio boss Francesco FAZZARI in una raccomandata estremamente significativa che scriveva alle figlie, ricordava alle figlie Giulia FAZZARI e Franco RAMPINOGiulia e Rita FAZZARI l'accordo intercorso che prevedeva l'intestazione fittizia delle sue società alle due sorelle e l'impegno delle stesse a versare al Francesco FAZZARI una quota mensile. Il FAZZARI indicava nella lettera le medesime società su cui già si era evidenziata l'origine nei capitali di illecita provenienza e frutto delle attività illecite perseguite dalla stessa famiglia unitamente al gruppo del GULLACE. Nella missiva inviata, il boss Francesco FAZZARI, indicava: le STRADE E COSTRUZIONI quale società a tutti gli effetti sua e solo erroneamente intestata alla Rita FAZZARI, e poi il CONSORZIO FERROVIAL, la SAMOTER e la COMITO società a lui riconducili e create dallo stesso.

Il gruppo del GULLACE è risultato in contatto non solo con i RASO ed i MAMONE (altra famiglia 'ndranghetista al centro di molteplici inchieste di diverse Procure) ma anche con i FOTIA (quelli della SCAVO-TER, della cosca MORABITO-PALAMARA-BRUZZANITI), con il boss Antonio FAMELI, e soprattutto con i parenti e imparentati vari, a partire da alcuni dei soggetti arrestati nelle recente Operazioni Antimafia (CRIMINE e MAGLIO), quali, ad esempio: PRONESTI' Bruno Francesco (cugino del GULLACE, come il pluriomicida PRONESTI' Rocco detto "u lupo"), RASO Giuseppe detto "Peppe" ed "avvocaticchio", i GORIZIA (legatissimi ai MAMONE) ed il MULTARI Antonino (legato e imparentato con l'ALBANESE cugino dei GULLACE, e legato al "capo" ligure, Mimmo GANGEMI).

Ecco, questi signori vorrebbero aprire una DISCARICA a CAMPOCHIESA, nel Comune di ALBENGA... e la Giunta Guarnieri si è mostrata favorevole al progetto cercando di "sdoganarlo", visto che era già stato bocciato dalla Regione dopo le Osservazioni del WWF e le nostre denunce. Questo non è tollerabile, così come non è tollerabile che alcuni si pieghino alle intimidazioni che il GULLACE compie con le sue "visite" per promuovere i loro affari. Bisogna non solo bloccarli ma soprattutto fargli sentire il più totale disprezzo sociale. Bisogna isolarli. Bisogna fargli terra bruciata intorno e chiedere a gran voce che sia aggredito il loro patrimonio e le loro società, in base alle norme che esistono e che basta applicare! Si possono e si devono colpire, senza paura! Il dovere di colpire la mafia e le loro contiguità è prima di tutto dei cittadini!

NON BISOGNA TEMERLI, LA LORO FORZA DI INTIMIDAZIONE FINISCE SE NON CI SI CHINA A LORO!



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