Alle fìmmani degli STRANGIO come dei NIRTA (e famiglie connesse, ai primi ed agli altri) che si incatenano contro la Giustizia, che sono fìmmani di 'ndrangheta, diciamogli chiaro che sono feccia. Sono una vergogna non solo per la Calabria ma per il Paese intero. Sono l'antitesi della donna, della madre e dell'onore. La loro morale è l'immorale. Il loro onore è il disonore. La loro coscienza è intrisa di sangue. La loro esistenza è puro controsenso perché puzza della morte seminata.
Bene ha fatto il Questore ad impedirgli la possibilità di oltraggio nella pubblica piazza e male ha fatto la Chiesa nel permettergli di incatenarsi in una Chiesa. Al luntrune non si deve cedere e concedere spazio. Lo si deve spazzare via, sempre ed ovunque, senza margine di dubbio e senza appello.
Che sentano sulla loro pelle, palpabile davanti ai loro occhi, il disprezzo più assoluto. L'isolamento più totale. Non solo nelle carcere, ma in ogni luogo. Anche a San Luca. E che il rimorso per le barbarie che coprono, condividono ed a volte ordinano, le faccia vivere nella desolazione più assoluta, come è appena giusto che sia.
Se vogliono ripulire quei nomi che portano, cercando di allegirere il peso della coscienza, una strada ce l'hanno: collaborare con lo Stato, confessare e raccontare tutto. Consegnarsi alla Giustizia e consegnare i beni allo Stato.
Altro da dire non c'è... se non che se non lo leggono bene, e se non capiscono bene il messaggio di questa immagine, qualcuno gli porti l'imbasciata.
