MAGLIO 1, colpevoli di 416 bis gli 'ndranghetisti del basso Piemonte

MAGLIO 1, colpevoli di 416 bis gli 'ndranghetisti del basso Piemonte

Martedì 10 Dicembre 2013 22:03 Ufficio di Presidenza
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L'arresto di CARIDI GiuseppeLo avevamo detto e tali sono stati riconosciuti, in Appello, i 16 uomini del “locale” della 'ndrangheta del basso Piemonte. Gli uomini del “locale” facente capo al cugino del GULLACE Carmelo, il PRONESTI' Bruno Francesco, hanno visto ribaltato – come era prevedibile e giusto – la Sentenza di primo grado che li assolveva. Con l'Appello voluto in modo deciso dalla DDA di Torino sono arrivate le condanne per tutti ()...

La pena più pesante è quella per il PRONESTI' Bruno Francesco: 7 anni e sei mesi.
6 anni a MAIOLO Antonio e PERSICO Domenico.
5 anni e quattro mesi a REA Romeo, CERAVOLO Fabrizio, COLOCA Roberto e GARIUOLO Michele.
4 anni e otto mesi a INI' Giuseppe, BANDIERA Angelo, BANDIERA Gaetano, ROMEO Sergio e CARIDI Giuseppe.
4 anni a GUZZETTA Damiano.
3 anni, mesi uno e dieci giorni a DILIBERTO MONELLA Luigi, DILIBERTO MONELLA Stefano, GARIUOLO Luigi.

Interdizione perpetua dai Pubblici Uffici per il PRONESTI', MAIOLO, PERSICO, CERAVOLO, COLOCA, GARIUOLO M., REA, oltre ad interdizione legale durante l'esecuzione della pena.
Interdizione dai Pubblici Uffici per 5 anni disposta per INI', GUZZETTA, i BANDIERA, ROMEO, i DILIBERTO MONELLA, GARIUOLO L. e CARIDI Giuseppe (l'ex consigliere comunale, presidente della Commissione Territorio del Comune di Alessandria nel precedente ciclo amministrativo).
Per tutti disposta anche la misura della libertà vigilata per una durata non inferiore ad un anno. 

Ecco quindi che quanto individuato dal ROS con l'indagine che aveva portato all'esecuzione dell'Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere dei suddetti () non era frutto di “visioni”. Noi avevamo sostenuto da sempre che l'appartenenza alla 'ndrangheta di tali soggetti fosse chiara e inequivocabile. Ci è dispiaciuto che non si sia arrivati già in primo grado alla condanna, ma quelle assoluzioni (), come abbiamo visto (vedi qui), erano conseguenza di un'impostazione "originaria" debole da parte della DDA di Genova (che trasmie gli atti a Torino per competenza), con l'assenza di indicazione (e contestazione) di reati-fine, che hanno condotto alla valutazione assolutoria del GUP... Assoluzioni che si potevano e dovevano ribaltare con l'Appello (come è stato). Noi contribuimmo in modo concreto, per quanto era a noi possibile, per rendere (documentalmente) evidente che quel pezzo della 'ndrangheta, con quei soggetti del “locale” del basso Piemonte, era non solo attivo nell'ambito dei rapporti interni al sodalizio criminale, ma aveva una sua pesante influenza sulla politica, sull'amministrazione pubblica e sull'economia ad Alessandria (e non solo).

Possiamo oggi dirci soddisfatti di questo primo traguardo che cancella, definitivamente, il negazionismo che in troppi hanno promosso e che, non dimentichiamocelo mai, è il principale “alleato” delle organizzazioni mafiose.

P.S.
ora attendiamo (e sollecitiamo) il seguito, perché nel basso Piemonte c'è ancora tanto marcio da spazzare via.



Leggi anche:

28 settembre 2012
Alessandrino, tra 'ndrangheta che si dedica all'urbanistica
e 'ndrangheta che lavora per grandi imprese...
 

[con le schede della nostra inchiesta]

13 ottobre 2011
Sempre su basso Piemonte ed 'ndrangheta...
Tra imprese e politica
 


24 settembre 2011
'Ndrangheta in Basso Piemonte, un Centro Benessere
ad Alessandria ed una ditta truffata a Roma


7 settembre 2013

Alessandria, l'affiliato CARIDI può possedere armi da fuoco?



e la rassegna stampa e web
 

[La Stampa]

[AlessandriaNews]

[AlessandriaNews]

[Repubblica]

[AlessandriaNews]

[La Stampa e RadioGold]
Rassegna stampa sul Convegno del 21 settembre ad Alessandria