Genova - Tragedia, nuovo atto. Il punto.

Genova - Tragedia, nuovo atto. Il punto.

Venerdì 10 Ottobre 2014 20:30 Ufficio di Presidenza / Ninin
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La storia non insegna nulla. Non solo quella più lontana nella memoria, ma nemmeno quella delle ferite e delle morti recenti, del novembre 2011. Il “sistema” Genova è responsabile, con colpe specifiche e chiare dei diversi attori Pubblici...

Per la messa in sicurezza del suolo, di una città, provincia e regione, sotto la perenne mannaia del dissesto idrogeologico, non ci sono mai soldi. Quando ci sono vengono “distorti” per realizzare (come è stato per il Fereggiano) dei bei parcheggi, tombinando rivi e torrenti, perché è questo che fa “guadagnare” voti. Ci sono i via libera continui a nuove cementificazioni come le grandi opere (vedesi il Terzo Valico) che altro non producono che nuovi disboscamenti, impermeabilizzazioni del suolo, deviazioni di rivi e corsi d'acqua sotterranei, deviazione del deflusso naturale delle acque.

La speculazione è la parola d'ordine...

Che lo sia dei privati è ovvio, normale e logico. Ciò che è illogico è che il Pubblico anziché assolvere alla propria funzione di tutela e salvaguardia del bene pubblico (ed il territorio è uno di questi), si vende firmando deroghe e varianti, concessioni edilizie per ampliamenti, nuove opere devastati. Ed allora non c'è più argine. Non ci sono più quelli naturali dei torrenti e dei rivi, sempre più soffocati dal cannibalismo di suolo. Non ci sono più le terre libere, boscate che assorbono le acque, frenano o fermano il suo scivolamento a valle. C'è cemento e asfalto. Scalinate e vie diventano cascate e fiumi impetuosi che trascinano a valle tutto.

C'è insofferenza verso i vincoli nei palazzi delle Autorità Pubbliche. Dai Comuni alla Regione, passando per quelle che furono le Province. E' corruzione della coscienza di funzionari pubblici e politici, quando non corruzione d'altro genere. E' anche business dell'emergenza. I disastri rendono di più, con procedure di somma urgenza dove, come è documentato, chi viene chiamato sono spesso le imprese legate alla 'ndrangheta.

Territorio da divorare e esseri umani (con le loro vite o attività economiche) da sacrificare. Questa è Genova, è la Liguria. Che ha passato la notte della nuova tragedia e che ancora è sotto scacco dell'alluvione.

Dichiarazione-sindaco-DoriaIl Comune di Genova non si è mosso dopo ore ed ore di pioggia intensa. Non è colpa nostra, dicono, perché nessuno ha proclamato quella fatidica “allerta”. E' giusto, loro se non hanno un fax con scritto “allerta”, anche se le acque di rivi e torrenti escono dagli argini e travolgono tutto, attendono il disastro, la tragedia, prima di muoversi. E l'ARPAL? L'ARPAL, piegata troppo spesso ad interessi altri, non quelli del bene comune, come già evidenziato da inchieste e fatti eclatanti, dice che loro non potevano dare quella “allerta” perché il “temporale è rigenerante”.

Domani costoro saranno ancora al loro posto, come sempre.

La ricerca di fondi straordinaria andrà avanti da parte di Regione e Comuni. Le grandi opere devono andare avanti. Ora c'è anche il nuovo progetto di Renzo Piano per la Fiera del Mare. Ci sono l'Aurelia Bis nel ponente ligure e la Gronda a Genova. Sono queste cose che danno guadagno alle imprese “amiche” dei politici e di certi pubblici funzionari. Movimentare terre da Genova a Savona mentre da Savona si moviventa terra per portarla a Genova, con incassi record per le imprese del movimento terra... La messa in sicurezza del suolo non è per loro, mai, una priorità. Non garantisce attenzione mediatica, costruzione di consenso... incasso di sponsorizzazioni (una volta si chiamavano “tangenti”) dalle imprese “amiche”. La Regione, dei Burlando (e Paita), è poi troppo impegnata per i “grandi progetti” per poter dare attenzione alle “pochezze”. Devono aiutare Tirreno Power perché questa possa tornare ad uccidere con il carbone o cercare di varare Leggi illegittime per tutelare gli affari dei signori delle Discariche (e della Cave).

Questa è Genova, ottobre 2014 d.C.
 

I FATTI 
(ED ANNOTAZIONI NON SECONDARIE)


L'ARPAL alle
ore 11 del 10 OTTOBRE 2014 si accorge della situazione e proclama la massima "ALLERTA" sino a mezzanotte.Ieri, ieri sera, questa notte e questa mattina, erano impegnati, con la Protezione Civile, nei calcoli matematici che non indicavano lo stato di "ALLERTA". La realtà non conta, loro si basano su calcoli matematici. Anche se si trovano con l'acqua alla gola ma i calcoli gli dicono che va tutto bene, la conclusione è che va tutto bene.



Qui il semplice “AVVISO dell'ARPAL di ieri sera:


A precisare che erano impegnati nei "calcoli matematici" e quindi non accorgevano di ciò che stava accadendo è stata anche l'Assessore Regionale
Raffaella PAITA (in un momento di pausa della sua "prioritaria" campagna elettorale per le Primarie come candidata Presidente della Regione nel solco di Burlando e nell'azione di spinta alle grandi opere).
 La Protezione Civile ha dato l'allarme ieri sera dopo i primi disastri e pochi minuti prima del peggio (il morto).

Protezione-Civile-sms


Il
FEREGGIANO è esondato nello stesso punto del 2011, travolgendo il nuovo muraglione costruito dopo l'alluvione di allora. Il Comune ed il Commissario Straordinario Claudio BURLANDO hanno proprio dato il meglio prima di allora e dopo quel dramma. E l'allarme che l'altra volta la VINCENZI Marta, allora Sindaco, con il Comune non diedero, questa volta è scattato? Sì, dopo che il FERREGGIANO si era ripreso la strada e correva giù trascinando ogni cosa che incontrava sul percorso.

ESONDAZIONE-2014
 
In VALPOLCEVERA è DERAGLIATO il FrecciaBianca 9764. Ferito il macchinista, diversi feriti . Il binario di quella tratta ferroviaria, tra Fegino e San Quirico, è a ridosso di una delle aree di cantiere del TERZO VALICO (l'Alta Velocità), quello di “Galleria Campasso”. Disboscamento e sbancamento della collina non potevano che lasciare spazio a frane ed una frana è quella che ha causato il deragliamento del FrecciaBianca. E su questo, come su altro, presenteremo un Esposto alla Procura di Genova...

 Il Sindaco di Genova, Marco DORIA, tra le varie dichiarazioni della giornata (quella del io non saccio), ha anche sparato una delle più colossali castronerie: la Magistratura rallenta i lavori.

Va bene che ieri sino all'orlo del disastro Marco DORIA era a teatro per la prima del Carlo Felice e quindi fino a disastro in atto il Comune è rimasto immobile, ma svegliarsi la mattina e dire che le colpe sono della Magistratura che con le indagini e tempi lunghi impediscono i lavori è davvero intollerabile e vergognoso! Noi gli facciamo, prima di andare avanti, un invito: pubblicate online in tempo reale gli incarichi che affidate in somma urgenza… così contribuisci ad accelerare le indagini… e se evitate di dare incarichi, come già avvenuto e documentato nel 2011, ad imprese di famiglie legate se non appartenenti alla 'ndrangheta è ancora meglio e si fa ancora prima. (Non ce ne voglia il suo amico e sponsor politico Arch. Bruno GIONTONI che tante di quelle ditte di soggetti legati alla criminalità organizzata - che infatti si sono viste poi soggette ad interdizione antimafia alcune ed a confisca le altre - ha fatto operare nei cantieri dell'ABIT-COOP LIGURIA... uno dei quali, ad esempio, proprio a Varazze dove poi, devia un rio di qua e sposta il deflusso delle acque di là, venne fuori una devastante alluvione qualche anno fa).


Questa volta, per nascondere sotto il fango le inadeguatezze e incompetenze dei signori della Pubblica Amministrazione e l'ipocrisia della politica, la POLTICA HA TROVATO LA LINEA DI DIFESA... Una linea unitaria, dal Sindaco DORIA, al Presidente della Regione BURLANDO, arrivando al Governo. In estrema sintesi la colpa è del TAR perché avrebbe – secondo loro – bloccato i lavori per cui hanno già i soldi pronti, che avrebbero se già realizzati eliminato i rischi e quindi impedito l'alluvione. FALSI, FALSI ed ancora spudoratamente FALSI!

a) L'unico appalto rallentato è quello relativo ad un lotto del rifacimento della copertura del Bisagno. Un'opera che non è stata seguita da COMUNE e nemmeno dalla REGIONE. Un'opera seguita invece dal Commissario Straordinario nominato dal Governo, l'ex Prefetto ROMANO Giuseppe (in onore dell'Opus Dei). Un appalto nato male e finito peggio.

b) Nessun altra opera per la messa in sicurezza dei rivi e dei torrenti è stata invece bloccata dal TAR. Non è successo perché:

- la realizzazione dello scolmatore del FEREGGIANO necessità di ingenti fondi che le Pubbliche Amministrazioni non vedevano come priorità (preferivano il TERZO VALICO e la GRONDA);

- dopo l'alluvione del 2011 sono stati spesi altri fondi per mettere in sicurezza (in attesa dello scolmatore) il FEREGGIANO, quanto meno per ridurne il pericolo. Peccato che il FEREGGIANO sia esondato proprio nello stesso identico punto del 2011... Ed i progetti ed i lavori chi li ha fatti e gestiti? Non certo i Magistrati o il TAR ma la Pubblica Amministrazione.

- i lavori di messa in sicurezza del FEREGGIANO avevano visto stanziare ingenti fondi dallo Stato, fondi gestiti dal Commissario Delegato del Governo, sempre il solito BURLANDO. Cosa ci ha fatto? Tombinatura di un tratto del Fereggiano per realizzare dei bei parcheggi (che come lo stesso dichiarava sono le cose che la gente vuole e che quindi portano voti). Di questo già ne parlammo nel 2011, sono quelli affidati dal BURLANDO e dal suo fido Gian POGGI (tra una telefonata e l'altra con Gino MAMONE) al noto FURFARO Antonio già mappato in “MAGLIO”, la prima inchiesta sulla 'ndrangheta in Liguria e già in rapporti, come abbiamo denunciato facendo saltare un appalto, con il GULLACE Ferdinando di Canolo e strettamente legato al “capo locale” del paesino calabrese RASO Giuseppe detto “avvocaticchio”, fratellastro del noto GULLACE Carmelo detto “Nino”.

Ed ora vediamo questo:
- a monte di Piazzale Adriatico, una delle zone più critiche in sponda del Bisagno, è stato dato il via libera (dal COMUNE DI GENOVA, non dai magistrati!) all'ennesima mega speculazione di COOPSETTE, con l'ECO-GE dei MAMONE in subappalto, che ha condotto a sbancamenti pesanti;
- il TERZO VALICO non è stato fermato dal TAR, è stato spinto in tutti i modi dalla politica... ed i risultati sono stati fiumi di terra che hanno invaso TEGLIA e la frana sulla tratta ferroviaria con il deragliamento già visto del FrecciaBianca.
Nemmeno le omesse pulizie dei rivi e dei torrenti sono state causate dal TAR o dai Magistrati. Sono state omesse perché i soldi si preferiva spenderli altrove, dove rendono mediaticamente... dove producono consenso. E chi ha fatto queste scelte? La politica con le Pubbliche Amministrazioni.

E vogliamo poi parlare di quanti soldi le Pubbliche Amministrazioni gettano nelle mani di chi loro desiderano? Cantieri con ritardi mostruosi che non vedono la richiesta di penale bensì il pagamento di extra (con accordi “bonari”, ovviamente)... Cantieri che vengono aperti con assegnazioni al massimo ribasso ma poi vedono l'adozione di varianti che fanno lievitare i costi (con accordi “bonari”, ovviamente)...

Ed allora di chi è la responsabilità degli omessi interventi, del “non ci sono abbastanza risorse”? Del TAR, dei Magistrati? No, proprio no!
 

Dire che fanno schifo nel perenne tentativo di sottrarsi alle loro responsabilità è fargli quasi un complimento, ma se gli si dice ciò che gli andrebbe detto si finirebbe per passare agli insulti... ed allora diciamogli semplicemente che provocano conati di vomito. E' una reazione legittima verso certi personaggi e comportamenti.