Liguria-Italia - Una regione in via di estinzione

Liguria-Italia - Una regione in via di estinzione

Venerdì 04 Luglio 2008 01:00 M.Preve e F.Sansa
Stampa PDF
L'introduzione al libro-inchiesta "Il Partito del Cemento"
Dopo la speculazione edilizia degli anni Cinquanta e Sessanta le coste italiane sono di nuovo minacciate. A partire dalla Liguria, il partito del cemento avanza ovunque. Non c'è bisogno di essere ambientalisti per accorgersene. Basta andare ad Alassio o a Sestri Levante per precipitare in una sorta di girone dantesco: migliaia di auto che circolano senza sosta alla ricerca di un parcheggio. Oppure basta mettersi alla ricerca di una spiaggia per fare il bagno: quei lunghi spiaggioni deserti che frequentavi da ragazzino, tipo Bergeggi o Spotorno, sono scomparsi, di libero ci sono solo miseri coriandoli di sabbia, tutto il resto è privato, cintato, riservato.

Allora ti viene il dubbio che qualcosa sia davvero cambiato mentre tu dormivi. Alzi la testa e vedi che le città, i paesi, i borghi stanno ormai invadendo le ultime colline verdi, e se quelle sono già impegnate ecco le seconde case in riva al mare.

La Liguria è una regione che si sta estinguendo. Con la stessa inquietudine che ci assale guardando un documentario del National Geographic sulla scomparsa della foca monaca o dello scoiattolo rosso, si dovrebbe pensare alla Liguria come a una specie in via di estinzione. Soffocata o divorata da un'infinita serie di predatori.

E' incredibile come questa sottile striscia di terra abbia attirato negli ultimi anni una molteplice concentrazione di interessi. Qui, come vedremo, sono venute a investire le grandi banche italiane - quelle decapitate dalle inchieste giudiziarie, ma pure altre che sono sulla cresta dell'onda -, ci sono i più importanti gruppi immobiliari, le onnipresenti cooperative, e poi i grandi nomi romani e milanesi della finanza e dell'industria.

Tutti qui, appassionatamente, proprio come le centinaia di migliaia di lombardi e piemontesi che il sabato e la domenica affrontano chilometri di code e di stress per guadagnarsi uno spicchio di spiaggia. Per i pendolari del business però gli obiettivi sono altri. Intanto, nuove case (utili anche per aumentare il valore dei propri titoli in Borsa) da costruire ovunque sia consentito da un piano urbanistico comunale, una variante, un cambio di destinazione d'uso. Ex fabbriche, ex colonie, ex macelli, oppure ex terreni agricoli, ex terreni franosi, ex mercati, e naturalmente ex alberghi. Sparisce una gamma di manufatti edilizi e se ne rafforza uno solo: la seconda casa. Questo a terra. Ma anche in mare la fauna cementifera si sviluppa a ritmi vertiginosi, come risulterà affrontando il tema dei porti turistici, quelli che nessuno ha ormai più il cattivo gusto di chiamare porticcioli, considerate le dimensioni delle banchine e dei natanti ospitati.

Accanto a tutto questo ribollire di operosità mettiamoci alcune grandi convergenze politico-finanziarie sulle infrastrutture e i trasporti e il quadro generale è, quasi, completo.